L’anello di fidanzamento in epoca vittoriana
L’anello di fidanzamento è una tradizione antichissima, per una volta non inventata in epoca vittoriana.
Si può risalire alla tradizione di donare un anello alla futura moglie con sicurezza già dall’epoca romana, ma è probabile che si usasse anche prima.
Alle fidanzate romane si regalavano addirittura due anelli, uno d’oro, per uscire, e uno in ferro da portare durante le attività quotidiane.
L’anello di fidanzamento in epoche successive ebbe alterne vicende, ma non sembra fosse utilizzato da tutti, indistintamente: nel 1477, l’arciduca Massimiliano d’Austria commissionò il primissimo anello di fidanzamento con diamante mai registrato per la sua promessa sposa, Maria di Borgogna. Questo prezioso dono rese particolarmente popolari gli anelli di diamanti tra l’aristocrazia e la nobiltà europee. Si trattava comunque di doni che si permettevano solo i più ricchi, le fidanzate povere si accontentavano della promessa.
Il Claddagh ring – anello di fidanzamento e oltre
Il Claddagh ring è un anello dalla forma unica e riconoscibile, tipico della tradizione irlandese.
Si tratta di un anello formato da due mani che reggono un cuore incoronato e può essere costituito di metalli più meno nobili, adornato o meno di pietre preziose.
Il Claddagh ring fi forgiato per la prima volta nell’omonimo villaggio nei presso di Galway, intorno al XVII secolo e da allora è divenuto sempre più popolare, in Irlanda e oltre.
Il disegno delle mani giunte appartiene a una tipologia di anello molto più antica: era foggia diffuso in epoca romana e molto amato in quella medievale. Gli anelli fede (da cui supponiamo arrivi poi il termine moderno di “scambiare le fedi”) rappresentavano, più o meno stilizzate, delle mani unite a simboleggiare l’unione, la fedeltà, e in seguito la fede appunto. In epoca romana, più probabilmente, rappresentavano due mani giunte per sancire un patto: l’impegno preso dai due fidanzati.
Un forte simbolo di legame, dunque, che nella versione Claddagh si arricchisce di ulteriori particolari, col cuore e la corona: un dono che rappresenta un affetto puro e perfetto, coronato dalla lealtà. Manon necessariamente l’amore sponsale, tanto che può anche essere un dono da madre a figlia per la maggiore età.
Il Claddagh ring, in effetti, poteva essere donato come pegno di amicizia e fratellanza, come anello di fidanzamento e poi diventare anello nuziale.
Scoperto dai vittoriani negli anni ’30 dell’800, è stato riscoperto nel ventesimo secolo ed è diventato un souvenir molto ricercato, o un dono considerato ricco di simboli.
Secondo l’autore irlandese Colin Murphy, un anello Claddagh è stato indossato con l’intenzione di trasmettere lo stato sentimentale di chi lo indossa:
Sulla mano destra con la punta del cuore verso la punta delle dita: chi lo indossa è single e potrebbe cercare l’amore.
Sulla mano destra con la punta del cuore verso il polso: chi lo indossa è in una relazione; qualcuno “ha catturato il loro cuore”
Sull’anulare sinistro con la punta del cuore verso la punta delle dita: chi lo indossa è impegnato.
Sull’anulare sinistro con la punta del cuore verso il polso: chi lo indossa è sposato.
L’anello di fidanzamento in epoca vittoriana – la regina Vittoria
La regina Vittoria, salita al trono diciottenne, aveva il privilegio di “scegliersi un marito”, ossia secondo le regole, toccava a lei, essendo di rango più alto in assoluto nel regno, mostrare al futuro sposo il suo desiderio di sposarsi. Un fatto unico e raro, in un Paese dove le donne potevano a malapena avere voce in capitolo su chi sposavano… questo significava che poteva sposarsi per amore, anche se la ragion di stato era al primo posto dei criteri che la fanciulla regale doveva utilizzare. Fu fortunata e donò il suo cuore all’uomo giusto per lei e per l’Inghilterra. Albert era un principe tedesco, parente alla lontana, ma non troppo, della regina e il loro affetto fu sincero per tutta la durata del matrimonio.
Il patto di fidanzamento fu sancito col dono dii un anello che Albert donò alla fidanzata, un anello che fece scuola e storia.
Se vi state immaginando un diamante rosa a forma di cuore, avete sbagliato: era a forma di serpente in oro giallo, tempestato di diamanti, con la testa di smeraldo e rubini al posto degli occhi. Un pegno d’amore che a noi oggi pare strano, ma che aveva un significato simbolico di eternità e amore imperituro. E così il serpente per un po’ è stato il protagonista degli anelli di fidanzamento per buona parte dell’800, in forme più o meno stilizzati.
La scelta delle pietre non era casuale: lo smeraldo era considerato da Vittoria il suo colore portafortuna.
Scopri di più sul fidanzamento in epoca vittoriana!
Gli anelli di fidanzamento in epoca vittoriana
La fantasia degli orafi in epoca vittoriana non ha certo limiti, così come quella di fidanzati e fidanzate.
Fra i più amati sono gli anelli a forma di fiore, montature a rosetta, ma entrano in voga anche anelli particolari, chiamati “dearest” o “regards”.
Anelli acronimo
Questi anelli hanno la caratteristica di essere abbelliti da pietre preziosi le cui iniziali formano, appunto, l’una o l’altra parola:
diamond
emerald
amethyst or alexandrite
ruby
emerald
sapphire
topaz OR tanzanite
Oppure, “regards”
ruby
emerald
garnet
amethyst
ruby
diamond
sapphire
O ancora, “Love”
Lapis-lazuli,
Opal,
Vermeil (oggi è granato)
Emerald.
E perché non anche… “adore”?
Amethyst,
Diamond,
Opal,
Ruby
Emerald.
Insomma, anelli preziosissimi, colorati e “parlanti”.
Le pietre e il loro significato
Non solo per formare le iniziali: in epoca vittoriana la scelta delle pietre preziose per la gioielleria non era casuale.
Per dir la verità, a rendere particolarmente popolari i diamanti come pietra per anelli di fidanzamento è stata la scoperta, a fine 1800, di grandi giacimenti in Sudafrica.
Nel 1886, negli Stati Uniti, Tiffany lanciò il modello che diventerà nel tempo il più apprezzato fra tutti: il solitario, con un diamante a taglio brillante incastonato su una montatura di oro bianco o giallo.
Il diamante comunque era perfetto per simboleggiare eternità, purezza, sentimenti duraturi.
Il rubino grazie al suo colore rosso, è da sempre una pietra preziosa “regale”, presente sui gioielli e sulle corone come simbolo del sangue di Cristo. Ma non solo: il rosso, colore della passione e dell’amore, viene apprezzato come pegno d’amore.
Lo smeraldo è una pietra che porta fortuna, ed era una delle più utilizzate sugli anelli di fidanzamento, insieme allo zaffiro, che simboleggia la felicità e la pace interiore.
Posey Ring – gli anelli di fidanzamento di epoca vittoriana latori di messaggi
Posey ring, anelli con incisioni nascoste o interne, erano amati in epoca vittoriana. Oggi nelle fedi nuziali si incidono il nome degli sposi e la data delle nozze, nei posey ring si trovavano scritte di ogni genere, dalla manifestazione d’amicizia al pegno d’amore.
L’altro lato della medaglia erano gli anelli da lutto: l’epoca vittoriana, per quanto riguarda la gioielleria, è divida in tre peridi ben distinti, ciascuno collegato a un momento della vita della Regina. Ma ne parleremo!
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>Alcune fonti
https://jewellerydiscovery.co.uk/knowledge/hidden-meaning-and-acrostic-antique-victorian-jewellery/
https://www.gemsociety.org/article/victorian-period-jewelry-1837-1860/
https://diamondfoundry.com/blogs/the-foundry-journal/jewelry-in-the-victorian-era
https://www.victorbarbone.com/pages/queen-victoria-engagement-ring
Colin Murphy e Donal O’Dea. (2006)The Feckin ‘Book of Everything Irish, Barnes & Nobles
https://www.antiquetrader.com/collectibles/polish-up-on-the-history-of-the-engagement-ring
https://www.sellingantiques.co.uk/279938/victorian-emerald-diamond-ring-c1850/ (immagine)
https://etsy.me/2ZJDf9c (immagine)