Il matrimonio in epoca Regency

Il matrimonio in epoca Regency costumi e abitudini

il matrimonio in epoca regency
Fonte: www.ebookcrossroads.com

Il matrimonio in epoca Regency era una questione importante.

Abbiamo già seguito la nostra giovane coppia Regency nel gioioso percorso del corteggiamento e del fidanzamento, abbiamo visto le regole e gli obblighi da assolvere per arrivare al matrimonio. Ora non rimane che… partecipare alle nozze!

L’immagine del matrimonio che abbiamo noi oggi riceve molte influenze dalle consuetudini instaurate a partire dall’epoca vittoriana, che ha dettato legge sulla moda e sui costumi delle epoche successive.

Il matrimonio in epoca Regency era, come molti altri aspetti della vita, molto meno formale e “famigliare”.

Il matrimonio nei ceti più bassi

Il matrimonio in epoca Regency costumi e abitudini
Abito da sposa del 1814, parigino. Da Pinterest. La sposa indossa un lungo velo.

Come sempre, noi facciamo riferimento a quelle classi sociali che troviamo più facilmente nei romanzi: piccola e media borghesia, famiglie di piccoli possidenti, fino ai ceti sociali più elevati. Per i ceti più bassi, come accennato anche parlando di alimentazione, tutto si svolgeva in base alle possibilità del momento, senza eccessi e con semplicità.

Se un bel pollo era considerato un regalo di fidanzamento molto gradito, possiamo immaginare anche il tenore di tutto il resto: la sposa semplicemente indossava l suo abito migliore e dopo le nozze si trasferiva a casa del marito, dove avrebbe vissuto con la famiglia di lui.

Prendiamo a esempio il matrimonio fra Harriet Smith e Mr. Martin, celebrato da Mr. Elton nella parrocchia. Una piccola cerimonia in presenza di parenti e forse qualche amico, e niente di più, se non forse un pasto più ricco in famiglia.

Harriet, divenuta la nuova signora Martin, si è poi trasferita alla fattoria, dove abitavano anche la madre e le sorelle di lui.

Il matrimonio in epoca Regency: la cerimonia

il matrimonio in epoca regency
Il matrimonio veniva celebrato sempre in chiesa, salvo in caso di licenza speciale.
(immagine di ragione e sentimento)

Il matrimonio in epoca Regency doveva svolgersi entro la mattinata, dalle otto a mezzogiorno e doveva essere celebrato in una chiesa della fede d’Inghilterra da un pastore anglicano o al massimo in una sinagoga.

La cerimonia era molto semplice, e comprendeva un formulario preso dal libro delle preghiere Book of Common Prayer, nella versione del 1662.

Il rito prevedeva che gli sposi si scambiassero promesse, come ancora oggi accade.

Gran parte della cerimonia ancora oggi viene utilizzata, infatti, nei matrimoni nordamericani: il libro delle preghiere comuni infatti nel corso dei secoli ha subito modifiche, ma alcune parti sono relativamente invariate.

Davanti agli sposi e all’assemblea riunita, il vicario descriveva lo scopo della riunione e faceva una breve introduzione al significato religioso delle nozze.

Seguiva la famosa formula di dichiarare l’esistenza di impedimenti alle nozze (in pratica veniva proclamata una pubblicazione). Dopo una piccola pausa di silenzio finalmente gli sposi venivano chiamati a scambiarsi i voti

“have and to hold from this day forward … thereto I plight thee my troth”.

Seguivano preghiere, una benedizione, letture bibliche e un’omelia: ecco la cerimonia in breve.

Il matrimonio in epoca Regency: l’anello

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L’anello nuziale
Fonte: www.songsmyth.com

Mentre per il fidanzamento l’uso di un anello non era consolidato, anche se talvolta veniva regalato come pegno d’affetto, alla sposa veniva donato un anello durante la cerimonia.

Non si trattava necessariamente di un anello d’oro: poteva essere un metallo meno prezioso oppure presentare pietre preziose.

Lo sposo invece non portava anello.

Sugli anelli e in generale sui gioielli indossati da innamorati e sposi si potrebbe aprire un capito a parte: si portavano infatti anelli, spille, ciondoli contenenti ciocche di capelli dell’amato/a, oppure minuscoli ritratti… anche solo dell’occhio dell’innamorato.

Questi gioielli appartenevano anche ai più noti mourning jewerly, i gioielli da lutto: erano sostanzialmente gioielli che servivano a tenere vicino un pegno o un ricordo del fidanzato, marito ecc., vivo o morto.

Prima di lasciare la chiesa, la coppia era tenuta a firmare un registro per dare ufficialità alle nozze.

Gli inviti a nozze

il matrimonio in epoca regency
All’uscita dalla chiesa.
In ragione e sentimento la sposa ha il velo

Nei matrimoni di campagna, e in quelli di una certa importanza in città, per curiosità si riversavano spesso molti membri della comunità, ma ad essere affollate erano solo le cerimonie.

Gli inviti alle nozze erano riservati ai parenti stretti e ad amici, che venivano invitati attraverso la corrispondenza.

Come vediamo in alcuni film tratti dai romanzi della Austen, nei matrimoni in epoca Regency erano presenti paggetti e damigelle, bimbi appartenenti alle famiglie, e damigelle amiche della sposa, facenti anche funzione di testimone (Emma, a quanto pare, ha questo ruolo per Harriet Smith).

Un testimone dello sposo era richiesto dalla legge. Ancora una volta, la tipica presenza di damigelle in fila accanto alla sposa, arriva solo in epoca vittoriana.

L’abito da sposa

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Orgoglio e pregiudizio: Abito bianco, ma non era obbligatorio.

Il matrimonio più importante in periodo reggenza è considerato quello fra la principessa Charlotte e il principe Leopold, nel 1816. Di questo matrimonio passarono alla storia l’eleganza della sposa, i gioielli indossati e la grandiosità delle nozze.

L’abito da sposa era in questo caso formato da una sopravveste di sottile lamé d’argento, ricamato in basso con lama d’argento in conchiglie e fiori. Corpetto e maniche erano elegantemente rifinite con pizzo di Bruxelles. Il manteau era di tessuto d’argento foderato di raso bianco, con un bordo ricamato come il vestito, e fissato nella parte anteriore con uno splendido diamante ornamento. Tale era l’abito da sposa … da La Belle Assemblee (Maggio 1816).

I vestiti da sposa Regency non erano necessariamente bianchi, moda vittoriana, ma comunque venivano preferiti colori pastello, ma anche blu. Pizzi e ricami arricchivano quello che poi restava l’abito migliore della giovane sposa e veniva riutilizzato nelle grandi occasioni.

Le acconciature non prevedevano, a quanto pare, un velo come lo pensiamo oggi, ma erano più sovente cappellini acconciature arricchite da fiori e gioielli, a volte accompagnati da un velo di pizzo.

Il matrimonio in epoca Regency costumi e abitudini

Il bouquet, d’obbligo solo dall’epoca vittoriana, era spesso presente, perché faceva parte di una tradizione molto antica.

Fiori erano anche nelle mani e nei capelli delle damigelle, al occhiello dello sposo e talvolta lanciati davanti agli sposi.

La sposa indossava anche scarpe particolarmente eleganti, sovente di raso: anche queste entravano poi nell’abbigliamento di gala.

E dopo il matrimonio?

Finita la cerimonia capitava che gli sposi partissero subito per la loro destinazione, che fosse il viaggio di nozze o la casa a cui dovevano arrivare. Charlotte Lucas segue il marito alla nuova dimora, per esempio.

Anche il banchetto di nozze aveva dimensioni piuttosto modeste rispetto a oggi: il matrimonio in epoca Regency si svolgeva di mattina, perciò quella che seguiva era una colazione, per quanto ricca: uova, pancetta, carne, dolci, pesce, panini di vario tipo, fra cui i famosi sandwiches, e l’immancabile torta nuziale, di cui si disquisisce all’inizio di Emma. Erano torte alla frutta, molto ricche, belle e decorative.

Gli sposi e gli invitati in teoria erano tenuti a restare a digiuno per prendere la comunione.

Il banchetto, però poteva durare anche fino a sera, fra feste e chiacchiere, soprattutto se gli sposi erano del ton.

Qualche curiosità

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Orgoglio e Pregiudizio

In epoca Regency la chiesa di S. Giorgio, in Hannover Square, era la preferita per i matrimoni: vi venivano celebrate anche tre cerimonie al giorno, quasi una catena di montaggio. Si trattava comunque di matrimoni VIP, solo per il ton. Sposarsi lì faceva figo, insomma. E non era facile arrivare ad avere posto.

Ancora più figo, però, era sposarsi in casa. Occorreva una licenza speciale, che veniva concessa solo a nobili o parlamentari dall’arcivescovo. Fra tanti personaggi austeniani, solo per Darcy ed Elizabeth si accenna alla possibilità di ottenerla, ma i due scelgono diversamente. Mrs. Bennet ne parla per far capire l’importanza del genero, non per una vera necessità.

… e no, niente sposo che può baciare la sposa!

E in epoca vittoriana?

Il prossimo viaggio nel tempo ci porterà lì, magari a seguire le vicende della prossima generazione alle prese con gli affari di cuore.

Il matrimonio vittoriano, la tradizione e le regole

 

http://www.susannedietze.com/regency-weddings.html

http://everythingofinteresttoaromancewriter.blogspot.it/2009/10/marriage-customs-in-georgian-and.html

http://hibiscus-sinensis.com/regency/weddingdress.htm

https://www.janeausten.co.uk/weddings-during-the-regency-era/

http://www.isabellegoddard.com/regency-courtship-marriage.html

https://reginajeffers.wordpress.com/2012/11/20/regency-era-marriage-customs/

https://byuprideandprejudice.wordpress.com/2014/01/28/courtship-and-marriage-in-the-regency-period/

https://en.wikipedia.org/wiki/Book_of_Common_Prayer

http://www.eskimo.com/~lhowell/bcp1662/index.html

http://www.susannedietze.com/regency-weddings.html

http://www.kristenkoster.com/a-regency-marriage-primer/

http://christianregency.com/blog/2012/07/02/how-to-have-a-regency-wedding-ceremony/

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