Letture da brivido: i fantasmi per l’estate per le notti insonni
Fantasmi per l’estate e non solo per le lunghe notti invernali. Se l’estate ha portato sugli scaffali tante storie d’amore, i bestseller del momento e finalmente avete potuto mettere mano al grande volume che avete da parte da mesi, ma adesso siete a secco di idee, perché non provare con qualche mistero? Da appassionata di romance storico, quest’anno ho provato l’emozione del thriller, ma senza l’elemento che amo di più, il soprannaturale, devo dire che ho sofferto un po’ di nostalgia, anche se la lettura di Delitti a Fleat House, con le atmosfere del Norfolk, con il collegio in stile regina Anna e l’inverno del nord Inghilterra ha fatto bene al mio umore, soprattutto perché per una benedetta volta pure io sono riuscita a dipanare l’intricata matassa e a scoprire l’assassino, cosa che non mi riusciva mai in passato.
Ma oggi voglio parlare dei fantasmi per l’estate
Oltre ai classici racconti, di cui già vi ho parlato in altre occasioni, pare che la ghost story sia sempre di moda, e che continui a essere narrata in chiave moderna, rivisitata in chiave gotica e che non smetta di appassionare i lettori, anche se Amazon ha un piccolo difetto: divide il giallo thriller dal fantasy horror, in modo tale che le storie di spettri e gli horror si mescolano gioiosamente a libri per ragazzi in stile Harry Potter e Youg Adult, rendendo complicata la selezione, un po’ come accadeva nelle libreria qualche anno fa, quando ancora non si sapeva che il fantasy non era – tutto – per bambini. Ancora, insomma, agli autori e agli editori fanno compilare con accuratezza le categorie, per poi buttare tutto in un calderone indifferenziato.
Un leggero romanzo di fantasmi per l’estate è Teddy, di Jason Rekulak.
Una trama che parte nel modo più classico possibile: una babysitter in una casa da favola, una famiglia fantastica, un bambino adorabile, se non fosse che i suoi disegni si fanno ogni giorno più inquietanti, a causa della sua amica immaginaria, che compare in scene sempre più terrificanti. C’è qualcosa che il piccolo Teddy vede, nascosto agli occhi di tutti gli altri e che Mallory, la tata dal passato doloroso e bruciato dalla dipendenza da ossicodone, cerca di scoprire.
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I fantasmi per l’estate fanno paura se sono I fantasmi di Ashburn House, di Darcy Coates
Un altro classico intramontabile, sempre amato dai lettori di ghost story: la casa infestata. Ci sono case che trattengono l’essenza di chi vi ha vissuto, altre nelle quali sono accaduti fatti terribili e rimangono contaminate dal male, in cui si ripete all’infinito il delitto. In altre, il male resta intrappolato per agire, ancora e ancora. I fantasmi aspettano, silenti, finché non arriva una nuova vittima. Se va bene, ti fanno solo impazzire. Questo è accaduto alla precedente proprietaria di Ashburn House. Che cosa ne sarà di Adrienne, decisa a scoprire la verità sulla casa ereditata, in cui gli spettri non sono affatto benevoli?
La casa dei fantasmi di John Boyne
Fantasmi per l’estate anche il romanzo di John Boyne, un romanzo interessante soprattutto se avete letto e conoscete benissimo Giro di vite di James. In questo caso, trovate una trasposizione moderna, con molti richiami all’epoca vittoriana, a partire dalla motivazione che porta la protagonista nella “casa dei fantasmi”, una lettura di Dickens, che causa a suo padre un aggravamento della sua malattia e poi alla morte.
Proprio come una giovane d’altri tempi, Eliza si ritrova a dover fare l’istitutrice, lasciando Londra per il Norfolk, nella dimora misteriosa e ostile dove si deve occupare dei piccoli Isabella ed Eustace. Il passato della casa pesa su tutti loro, portandoli in un parossismo di terrore e di visioni…
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Fantasmi per l’estate o l’estate dei fantasmi?
Questo libro è ancora in coda di lettura, ma ci arrivo presto. Ragazze in fuga, un giovane scomparso, un lago che nasconde segreti nelle sue acque oscure, e atmosfere sempre più horror. Direi che ci siamo.
Il gotico vittoriano fa scuola in tutti questi romanzi, per quanto spesso le ambientazioni si spostino in altre località: qui siamo in Louisiana, ma sempre in zone paludose, nebbiose, e come ci hanno insegnato i maestri del gotico fra 1700 e 1800, gli elementi che giocano un ruolo fondamentale nella ghost story e nell’horror sono principalmente due: l’acqua e la terra.
L’acqua è l’elemento della nascita, ma è ambivalente: è vita, purificazione, e contemporaneamente anche un elemento di morte. rappresenta il femminile e l’inconoscibile. Le nubi temporalesche, la nebbia, i laghi, i torrenti, fanno spesso da cornice ai racconti di fantasmi e agli horror, celando alla vista e confondendo i sensi dei protagonisti. Il mistero e la paura nascono da questo contatto con l’elemento primordiale.
La terra simboleggia a sua volta il grembo materno che accoglie e nutre la vita, ma al contempo è ciò che abbraccia la morte ed è l’elemento che avvolge il corpo dopo la vita, trasformandolo. Nella narrativa spettrale cimiteri, terre incolte, boschi, selve, luoghi lontani dai centri abitati sono spesso teatro delle vicende spaventose.
L’uomo è solo con se stesso, anche quando fisicamente non è da solo, di fronte all’inconoscibile, di fronte all’acqua e alla terra, di fronte alla morte, o meglio di fronte a ciò che il velo della morte ha fino a quel momento celato. Ed è di fronte alla sua paura e alla propria interiorità.
E se invece di fantasmi per l’estate volete solo un brivido…
L’isola dei morti di Fabrizio Valenza è il libro che fa per voi. Uno dei romanzi italiani migliori che ho letto. Qui siamo nell’Italia dell’800, e leggiamo una lettera che svela il segreto di un’isola senza nome, sulle coste della Liguria, di fronte alla cittadina di Zoagli. Nessuno dalla costa ci si reca, nessuno dall’isola va mai sulla terraferma, eppure si sa che è abitata.
Il segreto che custodisce è qualcosa che incuriosisce e attrae il giovane antropologo Andrea Nascimbeni, convinto di trovare laggiù un popolo e una civiltà incontaminata. Quello che trova realmente, lo racconterà, molti anni dopo, nella lettera al suo mentore. Nel romanzo che non vi aspettereste mai di leggere.
Fantasmi per l’estate e non solo…
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