A Christmas Carol – i canti di Natale in epoca vittoriana

A Christmas Carol – i canti di Natale in epoca vittoriana

A Christmas Carol – i canti di Natale in epoca vittoriana, in viaggio fra tradizioni antiche e nuove dell’800 inglese.

A Christmas Carol oggi ci fa subito pensare a Dickens e alla sua grande opera, nota in italiano come Canto di Natale. A Christmas Carol, come vi racconterò in un prossimo articolo, fa parte di una serie di racconti natalizi, i Libri di Natale (The Christmas Books), una serie di storie che include anche Le campane (The Chimes, 1845), Il grillo del focolare (The Cricket on the Hearth, 1845), La battaglia della vita (The Battle for Life, 1846) e Il patto col fantasma (The Haunted Man, 1848).

Questo racconto, col suo titolo, ci porta a conoscere una delle tradizioni più importanti del Natale in epoca vittoriana, quella dei canti di Natale, Christmas Carols, di cui vi racconterò oggi.

A Christmas Carol – i canti di Natale in epoca vittoriana

I canti di Natale in epoca vittoriana – le case ricche

L’epoca vittoriana vede un ritorno di fiamma riguardante i canti natalizi.

Le case più abbienti hanno quasi tutte, negli arredi, un pianoforte, su cui le signorine e le signore suonano, con risultati più o meno eccelsi, per intrattenere amici, parenti, ospiti, probabili mariti ecc. Il periodo Natalizio diventa per queste famiglie un momento pieno di impegni, soprattutto sociali. Gli scambi di visite accompagnano tutto l’avvento e i giorni di Natale, nelle case addobbate e festose risuonano le note dei canti più amati della tradizione, in nuovi arrangiamenti e rivisitazioni, nuove canzoni affiancano le più antiche.

I canti di Natale in epoca vittoriana – le case povere

Abbiamo visto che per i poveri in epoca vittoriana c’è ben poco da festeggiare. Spesso c’è chi lavora anche il giorno di Natale, nella speranza di guadagnare qualche penny in più e poter dare cibo e riscaldamento alla famiglia.

In queste povere case non c’è molto tempo da dedicare a canti, come poco denaro è a disposizione per le decorazioni, che però, quando possibile, vengono comunque preparate con materiale di recupero e inventiva.

A Christmas Carol – i canti di Natale in epoca vittoriana

I canti di Natale in epoca vittoriana – le strade

Ma Christmas Carol, per antonomasia, è il canto all’aperto.

In epoca vittoriana, infatti, si diffonde la tradizione del canto natalizio porta a porta, o lungo le strade, con l’obiettivo di racimolare offerte per i più poveri o qualche soldo da spendere per rendere migliori le feste.

I Chirstmas carolers, i cantori di natale, erano spesso ricchi impegnati nel sociale, che procedevano porta a porta per cantare, fare gli auguri e raccogliere offerte per le mense dei poveri. In questo periodo, infatti, i più abbienti si dividono il due correnti di pensiero: quelli che vedono nell’opera di carità un dovere umano e sociale e quelli che ritengono che aiutare i più poveri impedisca loro di affrancarsi autonomamente. Questi ultimi ritengono che il povero sia tale perché pigro e incapace di migliorarsi e quindi non meritevole di sostegno.

Dickens, con le sue battaglie sociali e letterarie, fu fra i più importanti avversatori di questa corrente di pensiero.

I carolers dunque impegnavano il loro tempo a favore dei più poveri e sostenevano quello “spirito natalizio” che le opere di Dickens ci hanno trasmesso così bene.

I carolers non erano sono ricchi caritatevoli, ma anche poveri, bimbi, talvolta, che cantando cercavano di ottenere qualche soldino, dolci, cibo da portare a casa.

Le strade delle città – quelle dove passavano i ricchi a fare spese, non certo gli slums – diventavano teatri a cielo aperto, ovunque risuonavano le note di canti ricchi di buoni sentimenti e gioia.

I canti di Natale in epoca vittoriana – i canti.

Ma da dove arrivano i canti più famosi, e quali erano amati in epoca vittoriana?

La carola, o ballata, è un canto corale che si può ballare in girotondo. Un canto danzabile, o una danza cantata, insomma.

I principali canti natalizi erano quelli che accompagnavano le funzioni religiose, che per gli anglicani non riguardavano la notte della vigilia, ma il giorno di Natale.

Fra i più amati in epoca vittoriana erano i canti “It Came Upon a Midnight Clear,” “Good Christian Men Rejoice,” “O Little Town of Bethlehem, “Away in a Manger,” and “We Three Kings”.

Alcuni canti famosi.

A Christmas Carol – i canti di Natale in epoca vittoriana
Dante Rossetti, Christmas carol

Deck the Halls

Deck the halls (titolo originale inglese: Deck the hall with holly) è una tradizionale ed allegra canzone natalizia, pubblicata per la prima volta in Inghilterra nel 1881 da J. P. McCaskey, che la inserì nella raccolta Franklin Square Song Collection, e celebre ormai in tutto il mondo soprattutto per il ricorrente “fa la la la la, la la la la” (derivato forse da un originario suono d’arpa) del ritornello.

L’autore del testo è rimasto anonimo (qualcuno ritiene che si tratti dello stesso McCaskey, anche se forse le parole hanno avuto origine negli Stati Uniti), mentre la melodia è stata quasi certamente attinta da Nos Galan (= “Vigilia di Capodanno”), una tradizionale canzone gallese, databile probabilmente intorno al XVII secolo ed attestata per la prima volta in un manoscritto musicale dell’arpista gallese John Parry Ddall (1710–1782).

A Christmas Carol – i canti di Natale in epoca vittoriana
Ancora Rossetti, canto di natale

Christians Awake

Canto per la mattina di Natale scritta da John Byron – Broughton 1692, Manchester 1763. Byron scrisse questo poema nel 1745 per la sua piccola figlia Dorothy.

La mattina di Natale la bimba trovò il manoscritto tra i suoi regali, col titolo originale “Christmas Day per Dolly”, ma ebbe il nuovo titolo, oggi più noto, quando la musica fu aggiunta da J.Wainwright.

A Christmas Carol – i canti di Natale in epoca vittoriana
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Jingle Bells.

Vi siete mai chiesti come mai la canzone di Natale più famosa non accenni affatto al Natale e ai suoi simboli principali, religiosi o meno? Perché questo canto in effetti è stato scritto per… il Ringraziamento.

Jingle Bells è stata scritta da James Lord Pierpont e pubblicata nell’autunno 1857 con il titolo One Horse Open Sleigh per i ragazzi alla Boston Sunday School. Nel corso degli anni, Jingle Bells è stata cantata e registrata da numerosi artisti tra cui Louis Armstrong, i Beatles, Frank Sinatra, Luciano Pavarotti e altri cantanti e band hanno creato numerose versioni alternative della canzone.

Il canto fa riferimento alle gare fra slitte, che nel periodo tardo autunnale erano in voga fra i giovani, e solo in seguito è  stato modificato il testo per farlo diventare un po’ più adatto al Natale.

The holly and the ivy

The holly and the ivy (“L’agrifoglio e l’edera”) è un tradizionale canto natalizio inglese, il cui testo è apparso per la prima volta in un manoscritto del 1710, ma fu ufficialmente pubblicato solo nel 1871 nella raccolta, curata da Henry Ramsden Bramley e da John Stainer, Christmas Carols New and Old. Il brano è accompagnato da una melodia popolare francese dell’XI secolo. La versione tuttora comunemente utilizzata si basa sull’arrangiamento fatto da Cecil Sharp e pubblicato nel 1911 nella raccolta English-Folk Carols.

Twelve Days of Christmas

Twelve Days of Christmas (I dodici giorni del Natale) è una famosa canzone natalizia in inglese. Si tratta di una delle canzoni di natale più popolari e registrate.

Ne abbiamo parlato in modo più approfondito qui.

 

https://raccontidalpassato.wordpress.com/2016/12/21/canti-di-natale-in-epoca-vittoriana/

https://www.carols.org.uk/

 

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