Le cartoline natalizie vittoriane – victorian Christmas card
Le cartoline natalizie vittoriane sono forse quelle più belle ed evocative, in rete ne trovate tantissime digitando la ricerca “victorian Christmas card”: strane, divertenti, inquietanti, dolcissime: ma conoscete la loro storia?
Croce e delizia della mia infanzia, quando ero costretta a scriverne numerose in bella grafia, non so perché fosse compito mio, sono oggi un augurio un po’ passato di moda, superato da mezzi più rapidi e meno faticosi.
Però che bello ricevere posta e trovare le dolci immagini di Natale pensate per noi!
Anche questa tradizione, come molte altre legate al Natale, trae le sue origini dall’epoca vittoriana.
Ecco un pezzetto della loro storia, e qualche divertente curiosità!
Le cartoline natalizie vittoriane – l’origine.
Forse l’abitudine che aveva la mia mamma di far scrivere a me le cartoline di Natale un motivo l’aveva: secondo alcuni, i prototipi di Christmas card erano proprio i “pezzi natalizi”, con cui nel XIX secolo gli studenti mostravano ai genitori i propri progressi nella scrittura.
Prima delle cartoline natalizie, però, a diffondersi furono quelle per la festa di san Valentino, già nell’Inghilterra della Reggenza, ma l’usanza di scambiarsi auguri per l’anno nuovo è molto più antica, addirittura risalente al 1400.
Con le difficoltà nei viaggi, soprattutto invernali, era la posta a regalare alle famiglie quel senso di vicinanza e continuità: dapprima con lettere in cui ci si aggiornava e ci si facevano gli auguri, poi attraverso queste deliziose immagini, e infine, in epoche più recenti, anche attraverso l’utilizzo delle fotografie, usate come cartoline, per donare ai parenti lontani le immagini dei bambini e delle famiglie.
Le prime victorian Christmas card, a soggetto religioso, comparvero però nel cuore dell’Europa, in Germania, e nei paesi Bassi.
Le prime cartoline erano dipinte a mano e di un certo valore: prima che diventino una diffusa consuetudine dovrà passare ancora un po’ di tempo.
Le cartoline natalizie vittoriane -victorian Christmas card
Quando furono stampate le prime cartoline “vere”?
Per le prime cartoline natalizie vittoriane bisognerà aspettare fino al 1843, quando Henry Cole (1802-1882), un uomo d’affari nel settore delle poste, commissionò al disegnatore e amico John Callcott Horsley la realizzazione di ben 1.000 cartoline natalizie da inviare ai propri amici al posto delle lettere d’auguri.
La scelta del pittore e di Cole ricadde su un soggetto non religioso: sulle cartoline furono disegnati i membri della famiglia seduti a un banchetto natalizio, intenti a brindare con un punch (fatto che non mancò di suscitare polemiche). Intorno, delicate scene di carità e povertà e la scritta la scritta a lettere maiuscole “A Merry Christmas and a Happy New Year to You” (ovvero “Un Buon Natale e un Felice Anno Nuovo a te/voi”).
Le cartoline furono stampate in litografia dalla Jobbins of Warwick Court di Holborn di Londra e colorate da un pittore professionista.
Cole le pagò 1 scellino l’una. L’idea era buona, il gusto… forse meno!
Secondo alcuni, tuttavia, la prima vera cartolina natalizia della storia potrebbe essere una cartolina conservata nel British Museum, realizzata dal sedicenne William Egley Jr. e databile tra il 1842 e il 1849. Visto che la data non è certa, il dibattito è aperto: il giovane artista realizzò quattro scene di vacanze natalizie con scritte beneaugurali.
Il mercato delle Christmas card iniziò nel 1873, quando entrarono in commercio le litografie prodotte da Prang e Mayer.
Le cartoline natalizie vittoriane – i soggetti
Cock robin
Il mio viaggio, questa volta, è andato a ritroso, perché a dire il vero è partito da qui.
Perché molte cartoline natalizie vittoriane riportano soggetti discutibili, come uccellini morti, rane che giocano, insetti giganti e altre stranezze?
Già, perché i soggetti che oggi consideriamo natalizi, scene religiose o innevate, sono solo una parte del notevole archivio di immagini vittoriane.
Se in un primo momento, infatti molti soggetti appartenevano alla tradizione, ben presto il gusto dell’epoca ha spostato l’interesse verso immagini più ironiche, o allegoriche, o anche solo considerate divertenti.
Gli uccellini morti richiamano un poema molto in voga nel periodo, Cock Robin, che racconta appunto della morte di un pettirosso. Questo poema, che ispirò anche molti di pinti di John Anster Fitzgerald, richiama la simbologia celtica, che vede nella morte del pettirosso la fine dell’anno vecchio. Il recupero dei miti antichi è tipico del periodo vittoriano, ed ecco che pettirossi morti diventano… un buon augurio!
Altri animali
Le rane che giocano, la rana assassina, insetti che ballano, topi in sella ad aragoste… nelle cartoline vittoriane si trova davvero di tutto.
A parte le simbologie, i richiami ad antiche culture, a quanto pare le cartoline natalizie vittoriane avevano l’obiettivo di divertire chi le riceveva, di allietare con un pensiero e un’immagine simpatica.
D’altra parte, li avete guardati bene i biglietti di compleanno che regaliamo oggi?
Se il destinatario amava i cavalli, perché non mandargli un bel testone di cavallone? E così i soggetti buffi (almeno per il gusto dell’epoca) si sono moltiplicati!
I soggetti natalizi veri
Non mancavano, in effetti, i soggetti che oggi consideriamo classici. Questi si possono dividere in tre categorie: quelli religiosi, che però in epoca vittoriana non avevano grande successo, quelli mutuati dalla tradizione natalizia europea, da cui i vittoriani presero a man bassa per trasformare il loro Natale in una festa speciale (e qui ci sbizzarriamo: Babbo Natale, alberelli, calze appese…) e infine le immagini di suggestive scene invernali, con strade innevate, ville illuminate, movimentate notti di Natale in cui le vie si animano di carrozze e canti.
Sono le mie preferite!
In questa serie troviamo belle famiglie che intorno all’albero si scambiano doni, angeli che portano luce e regali… ma non mancano, soprattutto fra le più antiche, semplici immagini floreali accompagnate da scritte. Attenzione, però: i fiori hanno un significato e anche queste immagini, apparentemente semplici, nascondevano messaggi per i destinatari.
Bambini e dispetti
Infine, il cattivo gusto vittoriano ci regala un’altra serie di soggetti, le cartoline coi bambini.
No, non sono tutte così terribili: molte rappresentano gioiosi bimbi che giocano con la neve, o si abbracciano, o ricevono doni… tutti belli e paffutelli da sembrare angioletti.
A volte, in bambini finiscono in pentola, e allora ci chiediamo se il soggetto sia poi così beneaugurale. Ma anche qui, ci dobbiamo stupire? Se avete letto le versioni integrali delle fiabe, magari quelle di Andersen, o anche dei Grimm, già vi siete risposti. Il recupero della fiaba avviene proprio in questo periodo dorato e la fiaba è parte integrante, coi suoi simboli, dell’immaginario vittoriano.
Le card, come le fiabe, non erano certo per i bambini, ma soprattutto appartengono a un mondo che dei bambini ha una visione molto diversa da quella odierna.
No, non li mangiavano!
I mostri di Natale
Pupazzi di neve terrificanti.
Creature dalla testa enorme che festeggiano circondate da bimbi gioiosi.
Cibi antropomorfi, ma anche diavoletti e folletti per nulla rassicuranti. I mostri di Natale arrivano dalla tradizione germanica, che di incubi ne sa qualcosa (chi mette in pentola i bambini? Eh, su, signori Grimm…).
Figgy pudding e plum pudding – Christmas Victorian recipes
Curiosità
Anche Beatrix Potter, intorno al 1890, si è cimentata insieme al fratello nel dipingere Christmas card.
I suoi soggetti erano delicati animaletti, tipi e conigli: nessuna pentola per loro, ma immagini delicate che richiamano la sua meravigliosa produzione successiva.
A dare grande impulso al mercato natalizio fu certamente Dickens, coi suoi Christmas Books, in particolare con… indovinate un po’? Christmas Carol.
Dopo di lui, il Natale non è più stato lo stesso, anche se nella tradizione inglese è sempre stata una festa piuttosto sentita.
La diffusione delle cartoline di Natale è anche dovuto alle nuove tecnologie. Prima dei tremi, la posta era affidata alle diligenze, certo più lente. Il servizio postale vittoriano diventa più efficiente e meno costoso: alla portata di tutte le tasche.
Non passerà molto tempo che le cartoline natalizie diventeranno anche messaggi commerciali.
Se fossero meglio o peggio delle telefonate che riceviamo adesso, lascio a voi stabilirlo!
I regali di Natale nella Reggenza e nel periodo Vittoriano.
https://en.wikipedia.org/wiki/Christmas_card
https://en.wikipedia.org/wiki/Trade_card
https://en.wikipedia.org/wiki/Penny_Post
https://it.wikipedia.org/wiki/Cartolina_natalizia
http://www.scrapalbum.com/xmasp4_1.htm
https://it.wikipedia.org/wiki/Beatrix_Potter
http://www.holidaydecorations.com/Christmas-Card.html
http://www.lefiguredeilibri.com/2010/01/20/la-vera-morte-di-cock-robin-la-simbologia-del-pettirosso/
http://www.bbc.com/news/uk-england-34988154
https://it.wikipedia.org/wiki/Canto_di_Natale
http://www.whychristmas.com/customs/cards.shtml
http://www.bbc.com/news/uk-england-34988154
Have a Creepy Little Christmas with These Unsettling Victorian Cards