10 cure di bellezza vittoriane che oggi non useresti mai

10 cure di bellezza vittoriane che oggi non useresti mai

10 cure di bellezza vittoriane che oggi non useresti mai: si sa che se bella vuoi apparire, un poco devi soffrire, ma le donne vittoriane hanno preso molto sul serio questo motto. Ecco le cure di bellezza più tossiche, velenose, assurde di sempre, utilizzate in epoca vittoriana.

1 Piombo

Il piombo è uno degli ingredienti più amati per i prodotti di bellezza a partire dai tempi antichi. Usato come base per le creme sbiancanti dell’epoca georgiana, continua a essere presente anche in quelle vittoriane che aiutano a donare alla pelle una lucentezza e una trasparenza molto apprezzate.

arsenico vittoriano la morte verde
Molly Brown House Museum

2 Arsenico

Anche l’arsenico è un toccasana per la pelle delle signore vittoriane. Viene proposto in moltissime formulazioni, dalle creme ai prodotti di make up, alle lozioni per purificare la pelle e detergerla. Si sapeva già molto bene che fosse velenoso, ma si credeva che piccole quantità potessero invece avere effetti curativi. In fondo, oggi non apprezziamo anche il veleno delle api per la bellezza, e non si usa la tossina botulinica, una delle cose più tossiche al mondo?

Le signore vittoriane apprezzavano molto i Dr. Rose’s Arsenic Complexion Wafers, pubblicizzati in molte riviste anche nel primo Novecento. Innocui (almeno secondo la dottoressa Rose) e di grande efficacia per ridonare alla pelle il suo splendore naturale, liberandola da impurità, macchie, ruvidezza e quant’altro.

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3 Vetriolo

È una soluzione di acido solforico, insomma una robetta un po’ corrosiva. SI usava in epoca Regency per pulire i denti. Insomma, non è che facesse benissimo, però se pensate che per il mal di denti ci si facevano sciacqui con canfora e trentina, non stupiamoci se a trent’anni era quasi impossibile trovare qualcuno che avesse ancora tutti i denti al loro posto!

4 Mercurio

Il mercurio era uno dei componenti de prodotti di make up, in particolare delle polveri brune e nere che venivano usate per il trucco degli occhi. Anche il rosso vermiglio, componente di pitture e di rossetti e fard vittoriani (ma anche prima, già in voga in epoca georgiana) contiene un composto a base di mercurio. Anche la lozione di Gowland, tocasana anche contro l’acne e ottima per dare luce alla pelle (parola di Sir Elliot!) ne conteneva.

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5 Veleni negli occhi

Alla donna vittoriana piaceva mostrare uno sguardo luminoso, languido… febbricitante. Il modello era quello della malata di tubercolosi: pelle chiarissima, guance infuocate dalla febbre e occhi lucidi. Niente di meglio che spremersi nell’occhio il succo degli agrumi. No, in realtà qualcosa di meglio lo hanno trovato: il succo di belladonna, una pianta velenosa che, a lungo andare, provoca cecità. Ed ecco uno dei motivi per cui le dame vittoriane soffrivano facilmente di disturbi agli occhi.

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6  Ammoniaca

L’ammoniaca è ottima per pulire i pavimenti. Ma le donne vittoriane ne facevano anche altri usi: la usavano per lavarsi i capelli e ne utilizzavano dei Sali per maschere di bellezza. Peccato che l’ammoniaca si un po’ tossica, e nel caso di contatto con gli occhi, causi cecità. Si arrivava a utilizzarla pure come medicina, per contrastare l’acidità di stomaco… ma questo è un altro paio di maniche.

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Se non basta l’arsenico nella crema che metti sulla faccia, puoi sempre contare sulla tappezzeria. Ma i vittoriani lo sapevano: non bisognava MAI leccare il muro.

7 Calce

In epoca vittoriana ci si depilava, ma vuoi perdere tempo con pinzette o con rasoi, se puoi usare direttamente la calce viva, che leva i peli e sbianca anche la pelle?

Ipoclorito di calcio, da usarsi con la finestra aperta (almeno non soffochiamo) e un po’ di attenzione… per i tempi di posa, che se esageri ti scarnifichi.

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8 Oppio

Poteva mancare l’oppio nelle cure di bellezza? Un bell’impacco a base di oppio da tenere sulla faccia di notte, una sciacquata con ammoniaca al mattino: è uno dei consigli di bellezza recuperati da Alexis Karl, professore ordinario di fragranze, moda e arte al Metropolitan Museum of Art e al Morbid Anatomy Museum.

9  Antimonio

Altro elemento velenoso. Lo troviamo fra i componenti degli ombretti per gli occhi. E torniamo a domandarci da dove arrivassero tante donne cieche.

10 Il vermone per dimagrire

Se il corsetto non basta più e vuoi dimagrir di più, che fai? Il modo più semplice non è mangiare meno, ma inghiottire uova di tenia. Il vermone si attacca alla bocca dello stomaco e si mangia il pasto al posto tuo, perciò puoi continuare a inghiottire pane e burro, torta, cioccolata, arrosti di montone e quello che vuoi, tanto a digerire ci pensa il verme.

Il problema era liberarsi del parassita al termine della… cura. Si rischiava la pelle, perché una volta ben attaccata, la tenia è molto difficile da debellare.

10 cure di bellezza vittoriane che oggi non useresti mai – alcune fonti

http://www.quailbellmagazine.com/the-real/regency-era-beauty-tips

https://listverse.com/2016/05/20/10-dangerous-beauty-trends-from-the-victorian-era/ https://andreacefalo.com/2016/01/22/5-deadly-and-disgusting-victorian-beauty-trends/

https://ladiescompendium.blogspot.com/

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