La depilazione in epoca regency e vittoriana

La depilazione in epoca regency e vittoriana

Siamo abituati a pensare che la depilazione sia una conquista recente nell’ambito della bellezza femminile e che in passato le donne non avessero strumenti o abitudine a eliminare la peluria corporea: non è affatto vero… e la depilazione in epoca regency e vittoriana era pratica assai diffusa.

Ora vi racconterò un po’ i segreti di bellezza delle donne dell’800.

Lord Byron in Albanian dress
Ehi, sono un uomo! Io il baffo me lo tengo!!!

Un po’ di storia della depilazione.

Forse ti può sembrare strano, ma la donna pelosa non è affatto una realtà storica come possiamo immaginarci oggi: l’ascella e la gamba non depilate sono divenute di moda a partire dagli anni 60 del novecento, periodo in cui il femminismo ha cercato di rivendicare per le donne il diritto di non soffrire a causa della bellezza e, rifiutando i modelli di bellezza precedenti, ha portato avanti negli anni una campagna contraria a certe abitudini precedentemente radicate.

Le ascelle pelose che ricordiamo e che troviamo con orrore nelle foto scattate al mare negli anni 70 80 erano in realtà una conquista innovativa piuttosto che una abitudine antica e radicata.

La storia e l’archeologia ci insegnano, invece, che le donne hanno sempre curato il loro corpo e cercato di eliminare i peli superflui per avere una pelle liscia e morbida.

La depilazione in epoca regency e vittoriana
Gina, che dici, mi sono depilata bene l’ascella?

Ascelle, gambe, talvolta anche inguine, per non parlare della peluria indesiderata sul viso, hanno sempre costituito un cruccio per le signore, che attraverso i secoli hanno ordinato tecniche anche ingegnose per liberarsi del magnifico pelo.

Epilazione credete che il concetto, profondamente diverso, tra epilazione e depilazione sia una scoperta dei nostri debosciati tempi moderni, state di nuovo sbagliando.

Se fate parte degli ignoranti in termini di beltà femminea che non conoscono tale differenza, eccoli serviti: si parla di Epilazione quando il pelo viene strappato con la sua radice o viene eliminato definitivamente; la depilazione è invece l’eliminazione dei pegni dalla superficie della pelle attraverso metodi fisici – un rasoio – o chimici – creme depilatorie.

La depilazione in epoca regency e vittoriana
Nell’arte classica anche il corpo maschile è glabro: soprattutto guerrieri e sportivi usavano depilarsi e ungersi per essere scivolosi durante i combattimenti corpo a corpo.

Il pelo nella storia

Nell’antico Egitto le donne e anche gli uomini erano molto attenti in fatto di depilazione. Usavano conchiglie come pinzette, si sfregavano la pelle con la pietra pomice ed erano già esperti anche nell’utilizzo delle cerette di cui, probabilmente, sono gli inventori. Si usava cera d’api e zucchero.

Anche in epoca romana la bellezza ideale non comprendeva peli sul corpo e la pelle ben levigata e liscia era uno status symbol, perché solo i ricchi potevano permettersi di passare ore e ore a strappare peletti con le loro pinze. D’altra parte se pensiamo alle antiche statue che raffigurano uomini e donne sia nell’antica Grecia che in epoca romana, troviamo spesso nudità glabre e, per quanto riguarda i volti maschili che devono esprimere virilità, troviamo uomini senza barba e sempre ben rasati. La barba viene lasciata sugli anziani, come segno di saggezza.

La Dea Diana scocca la freccia mostrandoci una perfetta depilazione.
Il medioevo, anche in fatto di depilazione ci mostra le cose più strane.

La regina Elisabetta I lanciò un ideale di bellezza femminile che oggi ci sembra orripilante: il viso doveva essere completamente depilato, sopracciglia comprese, mentre nel resto del corpo poco le importava. Anche la famosa attaccatura dei capelli alta tipica delle donne elisabettiane era ottenuta tramite Epilazione o depilazione. Le creme depilatorie avevano ingredienti piuttosto originali, fra cui feci di gatto mescolate con altre sostanze, aceto e oli vegetali.

Dama in epoca Elisabettiana: a parte il sollievo per chi soffriva con la cervicale, la moda (anche in fatto di depilazione, non rendeva molto felici le donne.

La depilazione in epoca regency e vittoriana

Per arrivare al primo rasoio di sicurezza dobbiamo aspettare fino al 1700, mentre prima le lame erano assai meno sicure, meno taglienti e quindi più pericolose nella depilazione. Il rasoio fu creato per tagliare la barba, ma le signore ingegnose non ci misero molto a utilizzarlo anche sul loro corpo.

paranormal regency romance antonia romagnoli

La depilazione in epoca regency

Che l’epoca regency fosse epoca di depilazione già lo comprendiamo pensando al ritorno della classicità: con la moda neoclassica e i vestitini trasparenti e vaporosi potete immaginare l’effetto di una gamba pelosa che emerge fra delicati veli?

Ovviamente la donna pelosa non era di moda. Basti pensare a quante volte i romanzi di Jane Austen compaiono riferimenti alla carnagione e all’incarnato delle ragazze, fattori considerati importantissimi nel valutare la bellezza femminile.

Un incarnato chiaro liscio e luminoso era incompatibile con la presenza di baffetti o di peli sul mento, così come con braccia ricoperte di peluria scura o peggio ascelle in stile foresta nera.

Se nel 700 le donne si aiutavano con grandi strati di belletto, di borotalco e addirittura di vernice bianca al piombo, nell’800 anche questo aiuto viene meno.

Il duca di Newcastle, a quanto pare, in epoca georgiana spendeva grosse cifre per far depilare il volto della moglie.

Nel 700 erano ancora in uso sistemi medievali per far cadere i capelli e peli: gusci d’uovo mescolati all’aceto e persino la calce viva. Quest’ultima faceva anche irritare parecchio la pelle, quindi è probabile che le sagge signore preferissero passare il loro tempo con la pinzetta alla mano.

Sistemi per depilare simili alle nostre cerette esistevano anche allora, ed erano paste zuccherine, a base di miele o zucchero, che una volta scaldate e poi raffreddate sulla pelle diventavano adatte a strappare i peli.

kitty packe william beechey1w

 

Un sistema semplice, probabilmente usato già allora, è quello di mescolare zucchero, acqua e succo di limone, portare la miscela a ebollizione e, una volta raffreddata a sufficienza, si ottiene una pasta spalmabile. Quand’ero ragazzina avevo trovato questa ricetta in un’agenda per donne: a titoli cubitali c’era scritto “La dolce depilazione” e il titolo mi aveva indotta a pensare che si ottenesse una crema depilatoria che toglieva i peli senza provocare dolore. Mi ritrovai coperta di una cosa appiccicosa che, sì, si poteva strappare insieme ai peli, ma faceva un male cane. Dopo alcuni tentativi di depilazione mi sono lavata le gambe e mi sono fatta regalare per il compleanno un Epilalatore elettrico.

La cosmesi di primo Ottocento comincia già ad avvalersi delle pubblicità nelle riviste: troviamo le prime dedicate alla depilazione fin dagli albori dell’era industriale.

Sophie Gengembre Anderson Capri Girl with Flowers
Se metto tanti fiori non vedranno le sopracciglia a cespuglio…
Sophie Gengembre Anderson Capri Girl with Flowers

La depilazione in epoca vittoriana

sappiamo che la gente vittoriana era molto strana e, se fino alla metà dell’800 le donne hanno continuato a cercare metodi il più possibile intelligenti e il meno dolorosi possibili, nella seconda metà del secolo anche loro si lasciano andare alla fantasia e, con il nascere di industrie di ogni genere e con lo sviluppo della pubblicità, anche loro cadono nella trappola dei prodotti di bellezza perfettamente inutili, se non dannosi.

Anche loro, comunque non rinunciano certo a depilarsi e il viso liscio e senza peli rimane un obiettivo per ogni donna.
Queen Victoria Golden Jubilee 3a cropped
Niente peli sul viso della regina!

Sede di baffetti potevi trovare una grande quantità di ricette di creme depilatorie e anche prodotti già pronti che promettevano veri miracoli. Ella Adelia Fletcher, nel 1899 pubblica un libro sulla bellezza femminile e propone una pomata dilatoria fatta con calce viva, carbonato di soda e lardo.

Se pensate che questa sia una crema un po’ troppo aggressiva, ti ricordo che l’arsenico era fra le sostanze più usate nella profumeria dell’epoca vittoriana e non mancava nemmeno nelle ricerche depilatorie insieme alla lisciva e alla calce viva, due sostanze estremamente corrosive.

Anche Mrs. Beaton, autrice del più famoso manuale dedicato alle donne ricco di consigli su ogni aspetto della vita, propone la sua personale ricetta per la depilazione: anche la signora propone l’arsenico.

gioielli vittoriani

In epoca vittoriana si pensa anche all’epilazione definitiva: niente di meglio che infilare un bell’ago nel bulbo pilifero, magari con qualche sostanza tossica che “uccidesse” il pelo.

Infine, per non far mancare qualche tortura, si arriva a proporre l’elettrolisi: aghetto, corrente, via il pelo. Aghetto, corrente, via il pelo.

Ciao, eh.

La primavera nell’arte ottocentesca - La depilazione in epoca Regency
Diciamo che l’ideale della bellezza classica torna in epoca vittoriana. E qui, senza veli e senza peli! William-Adolphe Bouguereau (1825-1905) – Return of Spring (1886)

http://www.hillaridelgado.com/regency-depilation-a-prickly-problem/

https://thebeaumonde.com/regency-beauty-part-i-by-ann-lethbridge/

https://www.mimimatthews.com/2018/06/03/from-arsenic-to-electricity-a-brief-look-at-victorian-hair-removal/

La depilazione in epoca Regency. 

Pubblicità