Persuasione di Jane Austen o quasi

Persuasione di Jane Austen o quasi

Persuasione di Jane Austen o quasi,  perché in questo articolo non metteremo in discussione il romanzo della Nostra Autrice, ma parleremo insieme dell’ultimo film dedicato a Persuasione, prima raccontando qualche cosa del romanzo e poi seguendo sulle ali di un gabbiano, sfiorando le onde del mare le pellicole che negli anni lo hanno portato sullo schermo, e ci soffermeremo soprattutto sull’ultima versione prodotta da Netflix.

persuasione

Persuasione di Jane Austen – il romanzo

Persuasione è l’ultimo romanzo scritto da Jane Austen. Pubblicato postumo, condivide la sua prima uscita con Northanger Abbey, il romanzo rifiutato dagli editori. Se volete qualche data, Il romanzo esce nel 1818, l’anno dopo la sua conclusione, con una nota del fratello di Miss Austen che rivela per la prima volta il nome dell’autrice delle opere  finora pubblicate “By a Lady”, per proteggere il decoro della sorella (all’epoca una scrittrice era considerata “lavoratrice” e quindi si abbassava un pochino il gradino del suo stato sociale), ma questa Lady era una donna speciale: già prima dell’uscita di Emma il suo successo era tale che il segreto era trapelato, fino a giungere al Reggente che dall’alto della sua simpatia le concesse di dedicare a lui il romanzo. Jane non vide però l’uscita del romanzo che forse i suoi lettori hanno amato di più. Ci cattura da più di un secolo con Orgoglio e pregiudizio e ci conduce con sé fino a Persuasione, che ci entra nel cuore. E tutti leggiamo una certa lettera sognando che sia scritta per noi.

jane austen

Sono state tante le trasposizioni cinematografiche dei romanzi di Jane, ma abbiamo sempre decretato che:

  • Nessuno ha mai raggiunto il vero Mr. Darcy di Orgoglio e Pregiudizio
  • O sono film troppo veloci e tagliano parti importanti
  • O sono serial troppo lunghi e ci sono troppi errori nei costumi/personaggi/dialoghi
  • Nessuno eguaglia Jane e le sue opere in nessun modo, men che meno sullo schermo
E Persuasione?

Persuasione di Jane Austen – le trasposizioni cinematografiche.

Persuasione ha avuto “solo” tre tentativi di trasposizione:

persuasion
No Merchandising. Editorial Use Only
Mandatory Credit: Photo by c.Sony/Everett / Rex Features ( 508950F )
PERSUASION, Amanda Root and Ciaran Hinds
‘PERSUASION’ FILM – 1995

Persuasione di Jane Austen 1995

Il primo, forse più fedele alla realtà dei tempi, colpisce per le attrici bravissime ma bruttine, per i canoni dei nostri giorni. E sono magnifiche nel sottolineare vizi e virtù di ogni personaggio, dallo spirito di sacrificio che Anne acquisisce suo malgrado per sopperire agli egoismi degli altri, a modello di una madre solo accennata, ma che come lei ha dovuto diventare l’angelo di una casa in caduta per aver commesso la sola colpa d’aver ceduto alla unica dote di sir Elliot, ossia la bellezza. QUi c’è una Anne davvero consumata dal tempo e dal rimorso, c’è un capitano0 W. disilluso e determinato a farla pagare alla donna che lo ha rifiutato, ma di cui non può negare i meriti, vecchi e nuovi e che vede ogni giorno sempre più messa in ombra da gente che non vale il suo dito mignolo.

Persuasione di Jane Austen 2007

Qui Wentworth è bello bello. ci viene da dire che andar per mare fa bene. Ma anche Anne si è conservata meglio, l’attrice, che fuori dal set ha espressioni vivacissime, la troviamo spenta e priva di vita. Paziente col padre, con la sorella Elizabeth che tutti vorremmo vedere condividere un pozzo con Samara, in tutte le versioni, con la sorella Mary che aspetta con ansia Anne per avere qualche occasione di sentirsi considerata, torna a brillare quando ritrova il suo capitano. qui, soprattutto, li avvertiamo come due elementi che si completano, pur facendo di tutto per rifiutare questa realtà. E non possiamo che avere un lieto fine, in quella corsa nella strada più bella di Bath, dove ti sembra che tutto possa realizzarsi. Crescent è ripreso anche nel film di cui fra poco parleremo, è il  cuore di Bath è una luna crescente di case che si affaccia su un arco verde.

Nel romanzo Jane non può osare baci, la modernità ce li impone.

Persuasione di Jane Austen 2022

Ed eccoci al dunque.

Mentre scrivo, sto incrociando i commenti con le amiche del gruppo Regency & Victorian, con cui quasi abbiamo guardato insieme il film, Anche se appena uscito, i commenti, le note sono state subito tante: ci sono molte esperte nel gruppo, anche laureate che si sono specializzate proprio nella Nostra Autrice.

Il primo impatto, un po’ per tutte, è stato quello di trovarsi davanti una Anne Elliot troppo sogghignante e un pochino troppo sicura di sé. l’abbiamo vista e letta pensosa e triste, rimpiangente l’amor perduto e la solitudine attuale. Qui invece sembra essersi fatta un’allegra ragione  e di essere comunque soddisfatta di vivere con un padre demente, narcisista e spendaccione, con una sorella praticamente decrepita per il mercato matrimoniale ma troppo stupida per capirlo, e fiera di stare sotto la tutela di una vedova ricca e stravagante, un tempo amica di sua madre, responsabile della perdita del suo unico amore, che ha guidato così bene la famiglia da accompagnare sir Elliot sul lastrico.

Voi direte: Ma qui sono tutti matti? No, Jane Austen ha pensato di meglio, ce ne sono altri più in là. Ma il nostro compito, qui, non è giudicare quanti matti l’autrice inserisce nelle sue opere, ma come vengono descritti nella pellicola, più o meno fedelmente, oppure se vengono usati per farne qualcosa di diverso e innovativo.

Da un po’, L’epoca Regency viene utilizzata per lanciare un messaggio agli spettatori, che forse sarebbe stato impossibile solo in un’ambientazione di soli trent’anni dopo, col problema delle colonie e in seguito con le guerre di Secessione in America. Credo che i registi vogliano educarci a tornare a guardare nello schermo e a non vedere più l’attore, ma il personaggio, superando pregiudizi di colore e razza (speriamo almeno non di sesso perché Elizabeth che si sposa con Miss Darcy sarebbe davvero troppo). Bridgerton ci ha regalato un sexy duca nero, scene di sesso sfrenato, ma un regency moderno non si offende. Jane Austen e sesso esplicito semplicemente porterebbero all’apocalisse. Mi sorge il sospetto che qualcuno stia girando qualcosa del genere…

Con Emma, sono usciti dagli schemi con un padre fin troppo arzillo, calcando la mano su un umorismo di cui il romanzo non brilla particolarmente, mentre in Persuasione credo di poter dare il merito di aver trovato e valorizzato tutto l’umorismo di Jane e di averlo sottolineato nel modo giusto, salvo per una cosa: in alcuni passaggi, è Anne, con un sorriso furbetto, a commentare. Qui troviamo la penna di Jane, analogamente a quanto avveniva nel film Mansfield Park del 1999, in cui Fanny spesso diveniva la voce narrante. A volte è fin troppo invadente, perché Anne ci racconta tutti i flashback, laddove nel romanzo la protagonista magari ha sparso lacrime segrete, con un’ironia fin troppo marcata. Certo, questo rende il film più  moderno e accessibile alle nuove generazioni, ma perde quell’alone “romantico” nel senso stretto tipico di Austen.

La nuotata improvvisata di Anne, per quanto scenica, mi fa aspettare da un momento all’altro l’arrivo di un bagnino di baywatch. Mi stupisce che Wentworth resti a guardare impassibile una ragazza che si  tuffa in mare vestita di tutto punto fino a sparire nelle acque profonde. Una cosa tipo “conto fino a 20, se non vedo bolle mi tocca salvarla E facessi finta di niente?”.

 

persuasione di jane austen
crescent street

Che cosa si può dire, bel film, brutto film?

Un film con molte sfumature (non si poteva evitare il richiamo) fra la modernità eccessiva e il desiderio di portare sugli schermi un romanzo intramontabile. Forse noi appassionate siamo troppo esigenti. Stiamo attente alle tazze in cui bevono il tè. A come bevono il tè (con la mano sotto alla tazza????)

Riconosciamo il cappello, controlliamo la scarpetta che indossano, e arricciamo il naso di fronte alle acconciature del tutto sbagliate. Da una decina d’anni studio l’800 inglese, c’è chi ha dedicato la vita a questo mondo e non smettiamo di scoprire particolari.  qualcuno nel mio blog è venuto a cercare “velatura della porcellana”. Capite che questa versione di Persuasione sta passando in un setaccio a maglia molto fine, abbiamo riconosciuto le località dove hanno girato le scene.

Lo so, è una recensione maniacalmente affettuosa, perché posso dire “non ci è piaciuto” ma solo perché sono invidiosa, avrei voluto essere io Anne. Anche quando orribilmente sale in camera con una damigiana di rosso. No, quello è una caduta di stile esagerata.

E se avete voglia di giocare, molte inquadrature richiamano ad altri film austeniani… cercate quali!

https://www.netflix.com/

green regency gown
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Alcune recensioni delle utenti di Regency & Victorian

Mena Coviello

Appena finito. Allora, è praticamente Lost in Austen, ma almeno lì è chiara la provenienza dal futuro. È come se avessero preso una persona dei giorni nostri e l’avessero catapultata in quell’era. Dakota Johnson truccata tantissimo, vestita a volte che non c’entra niente, capelli al vento. Lady Russell vestita ad un certo punto come Whoopy Goldberg in Ghost, se ricordate il mitico abito fuchsia con il cappellino nero quando va in banca. Dialoghi misti, una volta battutine da 21esimo secolo e una volta citazioni alla poesia o persuasione. Se non l’ avessero catalogato come tale sarebbe stato anche passabile. Si salvano gli altri Elliott e forse leggermente Wentworth. Ma poi Anne attaccata alla bottiglia Nun se po guarda’. I’m shocked.
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Scarlett Douglas Scott Moderatore

Esperto del gruppo in Scrittura
Finito adesso di vederlo anch’io. A parte gli attori multietnici, che mi infastidiscono perché totalmente spiazzante, mi è piaciuto un sacco! Frizzante, dissacrante, divertente, non troppo prevedibile, anche se il soggetto non rispetta i personaggi originali. Mary mi fa morire, è fantastica anche l’attrice che la interpreta   mi è piaciuta molto la scena di Anne che gioca con i bambini nel bosco. Il capitano Wentworth è stucchevole come nel soggetto originale, una palla   Mi è piaciuta anche l’idea degli assoli di Anne che buca la quarta parete, la fa sentire più vicina allo spettatore, meno noiosa nella sua caratteristica di donna passiva e sottomessa alla famiglia. Bath è Bath, rivedere Royal Crescent è stato un bel ricordo.

Grazia Ricciardiello

Finito poco fa di vederlo, godibile ma niente di più!
È un bel mix della versione del 1995 e del 2007, un po’ di questo, un po’ di quello con una spruzzatina di modernità che JA non aveva mai scritto né tantomeno previsto!
Vuoi mettere quanto è moderno vedere Anne Elliot fare pipì dietro ad un albero, oppure Anne Elliot con un fiasco in mano per affogare i dispiaceri di un amore perduto???
Fa tanto moderno e soprattutto Persuasione di Jane Austen
Tanti attori fuori ruolo, l’unica nota positiva è un Mr.Elliot molto più affascinante del povero capitano Wentworth (fossi stata Anne Elliot sarei fuggita con lui anche a piedi! )
A mio parere è stata un’americanata, una Bridgerton su un capolavoro assoluto della letteratura mondiale
Da rivedere? Per me no!
1 volta basta e avanza per me!
1815 regency proposal woodcut
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Antonella Zema

Cara Antonia, lo definisco sbrigativo, frettoloso, con delle reazioni improbabili dei personaggi anche alle nostre latitudini e alla nostra epoca…. quasi girato per forza, senza amore, senza attenzione, senza passione…. Se il cinema è arte, questo film è un prodotto tirato fuori tanto per farlo, considerando che ormai chiunque può appropriarsi di un classico e rivoltarlo come gli piace, alla luce di una sempre più diffusa riattualizzazione selvaggia e politicamente corretta…. Anne, dove sei?
RegencyYellow3A
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Manuela Abate

A me è piaciuto, non male tutto sommato. Questo cliché che i grandi classici non debbano mai essere toccati, rivisti o riletti in chiave moderna, lo trovo decisamente superato, da superare concettualmente nel 2022. Il classico, le vecchie produzioni sono dei cimeli e capolavori assodati e su questo non credo ci sia il minimo dubbio. A mio parere Persuasione del 2007 sarà insuperabile a vita , ma di questa nuova versione apprezzo alcune “freschezze”. C’è stato una sorta di svecchiamento, nella modalità di raccontare la storia, scena dell’albero e della bottiglia di vino compresa. Ammettiamolo certe cose vengono comprese maggiormente oggi rispetto ad una volta. È cambiato nel tempo anche il ns modo di vedere e contestualizzare le reazioni della vita, quindi questa sorta di modernità all’interno di un classico mi è piaciuta. Vedere questa Anne Elliot che ti parla guardando lo schermo e ti racconta le cose come se fossi la sua migliore amica, l’ho trovato tremendamente attuale, aggregante.
Ti senti parte del racconto, crea empatia con lo spettatore….senza tralasciare che anche un pubblico più giovane riesce ad approciarsi a JA con più facilità a parer mio. Scatena interesse. Proprio per questo, io non lo boccio . Si vede di peggio in circolazione

Mara Bertinosto

guardando… ci sono anche lezioni di italiano fra Mary e Anne (“cappuccino, per piacere”/”quanto costa il vestito in vetrina” ). Comunque… siamo troppo “antiche” noi, mi sa… qualcuno questo mix piazzato dentro un contesto di epoca diversa da quella che stiamo vivendo lo troverebbe normale. Lo sarebbe, in un film contemporaneo (non fosse che le discriminazioni nella realtà quotidiana sono tuttora molto molto presenti e non è che piazzando personaggi di diverse etnie o di diverse “minoranze” lo risolvi. Piuttosto rischi l’effetto opposto, soprattutto se un soggetto NON è originale. Totalmente diverso è un film come Il diritto di contare.

1816juneackerbridaldress
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Annalisa Preziosi (gruppo Sanditon Italia)

Antonia, purtroppo il film è stato una delusione totale!
La storia è stata stravolta!
La Anne di questa produzione non è la Anne di Jane Austen, ma una sorta di Bridget Jones, avvinazzata e pasticciona.
Stravolto il percorso interiore dei personaggi!
Pessimo!
Salvo la location e la voce di Mete, il padre di lei e la sorella Mary.
Tutto il resto può essere cestinato!

Chi ha amato il libro non può assolutamente apprezzare Anne e il Capitano!
Mai una volta che lei lo chiami Capitano Wenthworth!

1817 walking dress La Belle Assemblee
1817  Assemblee

Valentina Lot

Mi è piaciuto moltissimo. Partivo preoccupata ma non prevenuta, il trailer era fuorviante. Certo diverso dall’ atmosfera del libro, che è uno dei miei preferiti, Anne non è sciupata o invecchiata precocemente né succube della famiglia. È vivace, a tratti malinconica ma affronta la vita con ironia e saggezza. All’ inizio non amavo quel continuo guardare la telecamera, poi ha avuto senso, perché Anne coinvolgeva lo spettatore e lo metteva a parte delle sue riflessioni. Non amo quando si usano attori multietnici a caso ma stavolta erano calzanti, soprattutto Louisa era perfetta, non quella gatta morta dei film precedenti. Ho adorato come sempre Sir Elliot e le sue espressioni, peccato averlo visto poco. Su Wentworth ci devo pensare… mi piace, ma faticavo a capire cosa dicesse. Però quello sguardo perennemente triste era tenerissimo. Forse in questa versione appare più introspettivo lui di Anne, più chiuso e sofferente. Insomma, sono soddisfatta di questa versione così dinamica e allegra ma non grottesca.

Romina Angelici moderatrice blogger e scrittrice

Mi trovo perfettamente d’accordo con Annalisa Preziosi.
Questa non è la Anne di Jane Austen.
Tutta l’atmosfera crepuscolare e nostalgica di Persuasione è andata persa.
La portata romantica di una seconda possibilità offerta dalla vita svilita da monologhi e sfoghi fuori luogo.

 

Grazie alle amiche di R&V!

 

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