Lo Schiaccianoci – una Storia e mille avventure

Lo schiaccianoci, non solo una fiaba

Lo Schiaccianoci è noto ai più grazie al celebre balletto la cui musica è stata composta da Pëtr Il’ič Čajkovskij nel 1891, sulla base di un racconto di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann, pubblicato nel 1816 nella raccolta di fiabe Kinder-Märchen, La Storia del principe Schiaccianoci e del  Re dei topi.

Oggi questa fiaba, insieme al balletto e alle musiche della suite, si può considerare a buon diritto uno dei simboli del Natale, alla pari di Canto di Natale di Dickens. E forse un po’ più allegro, nonché amato da grandi e piccini.

lo schiaccianoci
kansas city ballet

La trama di Lo Schiaccianoci.

Il balletto, a differenza del racconto, ha un finale che può venire riadattato a seconda delle necessitàdella Compagnia che lo mette in scena o dalle scelte della regia (un po’ come Il Lago dei Cigni, ma con risultati meno drammatici).

Nella storia originale di Hoffmann, alla vigilia di Natale nella casa di Maria (più nota come Clara) si svolge una grande festa, ma lei e il fratello più ficcolo Fritz attendono l’arrivo di un invitato speciale, lo zio Drossmeier, che fa il giocattolaio, ma che ai loro occhi è anche un mago, perché le sue creazioni hanno meccanismi che le rendono animate.

Al suo arrivo, infatti, porta al bimbro una spada, a Clara uno speciale schiaccianoci a forma di soldatino. Fritz, invidioso, lo vuole per metterlo a capo del suo esercito giocattolo, e con uno strattone lo sottrae alla sorella, rompendolo. Drossmeier riesce ad aggiustarlo, ma si raccomanda di lasciarlo sotto all’albero fino a mezzanotte perché guarisca del tutto.

Finita la festa, così, Clara ritorna nel salone per controllare il suo dono, scoprendo così che i topi hanno invaso la stanza, e che c’è una gran battaglia: i soldatini,  capeggiati dallo schiaccianoci, combattono contro l’esercito del re dei topi, che sembra però avere la meglio. La bambina, d’impulso, si toglie una pantofola e la lancia, colpendo in pieno il malvagio re nemico. Spatacciato.

A quel punto anche lei scopre d’essere piccola come il suo giocattolo, che avendo preso vita ha forma umana: vittima di un incantesimo, è ora libero e può tornare al suo regno. Giunge la Fata Confetto, una bellissima dama vestita di viola, che li accompagna nel regno, dove Clara vedrà fate, meravigliosi festeggiamenti,  danze, fino a che il principe e la fata non scompariranno in una grande luce.

In realtà è solo mattino, è giunto il Natale: il suo schiaccianoci è fra le sue braccia, la fata somiglia tanto all’angelo sul puntale, inondato di luce.

lo schiaccianoci

La vera storia di Babbo Natale

Lo schiaccianoci, le curiosità

La fata confetto è, in inglese, sugar plum: la prugna confettata. Veste di viola, e talvolta nei balletti la troviamo ancora vestita di rosa, perché in origine rappresetava proprio un tipico dolce delle feste, una prugna essiccata e candita. Una golosità diffusa in Inghilterra e amatissima dai  bambini.

Esistono almeno due versioni della storia del Principe schiaccianoci, la seconda è stata scritta  da Dumas. In rete potete poi trovare molte altre fiabe con lo stesso soggetto, ma  con trame diverse.

schiaccianoci
1853

La coppia e il triangolo.

Non è facile l’interpretazione della stori di Clara e della fata confetto. Pensando alla trama come fiaba per bambini, e pensando a Clara come a una bambina, il sogno ci porta a pensare a lei come a una spettatrice soltanto, mentre davanti ai suoi occhi si svolge una seconda fiaba, quella del principe-eroe che torna dalla sua dama, la fata. In una delle versioni del balletto, infatti, le danze sono i festeggiamenti per le loro nozze tanto a lungo attese.

Che Clara sia una bambina ancora lontana dall’età da marito ce lo fanno pensare molti particolari dei balletti (tutti): entra  in scena sempre coi piccoli, esce insieme ai bambini e non indossa gli stessi abiti degli adulti. Nei teatri con compagnia stabile, Clara è una dei bambini della scuola di danza, anche se è l’unica che rimane per tutto lo  spettacolo. Spesso non ha ancora le punte. Altre volte è interpetata da una ballerina e si identifica progressivamente con la Fata Confetto.

In questa seconda interpretazione della fiaba, Clara sarebbe ormai all’ultima festa natalizia come bambina, un po’ come Wendy Darling di Peter Pan che sta sulla soglia del mondo adulto. Lo stesso dono che riceve, infatti è a metà fra un giocattolo e un oggetto utile: non è una bambola o un balocco. Nei suoi sogni si anima diventando un affascinante principe soldato (un po’ come i sogni di Lydia Bennet di Jane Austen), segno che sì la sua fantasia è ancora infantile, ma è già proiettata verso quel mondo adulto che farà di lei una moglie.

I regali di Natale nella Reggenza e nel periodo Vittoriano.

Perché uno schiaccianoci

Ve lo sarete chiesti.

Ebbene, Hoffmann era tedesco, e Tchaikovsky non aveva assolutamente idea di cosa volesse dire regalare questo oggetto. Si trattava di un dono beneaugurale:  pace e prosperità.

Pare che tutto sia cominciato nel sedicesimo secolo in Turingia, una zona della Germania centro-occidentale, quando la popolazione  ha deciso di ribellarsi alle truppe tedesche. le tasse erano troppo alte, i soldati non troppo gentili e così gli artigiani costruirono un gigantesco soldato di legno che sapeva solo rompere le  noci .

Un’altra versione riporta che la ribellione fu invece quella dei soldati, che ricevevano paghe troppo misere e si fecero costruire come aiutanti dei soldati di legno. A riprova, ancor oggi gli schiaccianoci si possono trovare in vari gradi dell’esercito.

Altra teoria: sempre in Turingia, pensarono agli schiaccianoci di legno come regali di Natale per evitare che, scambiandosi doni più costosi, venissero aumentate le tasse.

Morale, adesso uno schiaccianoci delgno è un regaluccio assai costoso!

gli schiaccianoci

Lo schiaccianoci al cinema e in tv

Lo avrete visto in tutte le salse.

Barbie lo ha ballato, ha fatto da colonna sonora a tantissimi film, anche solo come accenno nelle scene più magiche e natalizie.

Persino Tom & Jerry hanno recitato in suo onore. Come dite? Dubito che Tom facesse le veci di Clara prendendo a ciabattate Tom, però… potrebbe anche essere! Purtroppo non l’ho visto!

Ci sono almeno cinque lungometraggi che ci raccontano la storia dello schiaccianoci, ve li lascio come link su Wikipedia, se volete andare a sbirciare la trama.

E per vostro diletto…

Ci sono tantissimi adattamenti, di autori più o meno famosi. c’è chi prende spunto da Hoffmann, chi da Dumas, chi addirittura dal balletto. Insomma, chiunque abbia voglia, si faccia sotto, acchiappi le sue noci, e ci segua!

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