John William Inchbold – il paesaggio preraffaellita.

Inchbold in quello stesso periodo divenne allievo di Louis Haghe, che oltre a litografo era anche acquarellista, e fu allievo presso la Royal Academy dal 1847. Espose alla Society of British Artists nel 1849 e presso l’Accademia dal 1851, ma ebbe una tiepida accoglienza da pubblico e critica, mentre ebbe riscontri più calorosi nel mondo dei letterati, nella cui cerchia trovò sostenitori e amici.
Le sue prime opere furono acquerelli, nel quali ancora John William Inchbold non manifestava appartenenza ad alcuna corrente pittorica, ma il suo primo dipinto ad olio esposto, mostrato all’Accademia nel 1852, già riflette gli influssi dei preraffaelliti, con cui era venuto a contatto studiando all’Accademia.

Nel 1855 ottenne l’elogio entusiasta di John Ruskin, critico d’arte molto vicino alla Confraternita, per The Moorland , che Inchbold aveva dipinto per illustrare un passaggio dal poema Locksley Hall di Tennyson. Il suo primo dipinto, White Doe of Rylstone, fu acquistato da Ruskin.

Inchbold in seguito si trasferì nel Continente, soggiornando principalmente in Svizzera, dove aveva trascorso un po’ di tempo con Ruskin a metà degli anni Cinquanta.
Le sue opere più famose sono probabilmente The Jungfrau (1857), Sul lago di Thun (1860), Tintagel (1862), Gordale Scar (1876) e Drifting (1883); l’ultimo nominato era una volta in possesso di Coventry Patmore. Fra i suoi ammiratori e sostenitori si contano importanti letterati, fra cui Tennyson, Browning, Lord Houghton e Sir Henry Thompson.

Gli ultimi anni della sua vita, trascorsi in Algeria, furono molto prolifici dal punto di vista artistico e, quando rientrò in patria, condusse con sé schizzi di notevole pregio,
Morì improvvisamente per una malattia cardiaca a Headingley, presso Leeds, il 23 gennaio 1888.
La sua memoria fu onorata da Swinburne in un’ode funebre.
Inchbold pubblicò un libro di sonetti chiamato Annus Amoris nel 1876.
La poetica pittorica di Inchbold
Il panorama si fa poesia. L’acquerello permette a questo artista di operare nelle sue opere una scelta tutta personale in equilibrio fra definizione realistica e indefinito poetico.
Mentre Turner lavora sulla luce che si fa materia, Inchbold sembra fare una scelta opposta, trasformando la materia in luce, fino ad aderire al preraffaellismo in una ricerca del vero simbolico.

Non a caso, i letterati vittoriani, in particolare Tennyson, apprezzano la sua arte, che riflette in modo diretto la ricerca artistica della letteratura del periodo. Il sogno e la realtà collegati dal simbolo entrano nei suoi paesaggi che, pur privi di elementi umani, si fanno narrativi.

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http://www.artcyclopedia.com/artists/inchbold_john_william.html
https://www.tate.org.uk/art/artists/john-william-inchbold-293
