Il Dartmoor magico – Inghilterra Misteriosa

Il Dartmoor magico – Inghilterra Misteriosa

Il Dartmoor è un luogo che non ti aspetti. Intanto, si trova a Sud dell’Inghilterra, a breve distanza dalle coste del Devon dove arrivano le correnti che rendono il  clima mite e le stagioni più tiepide rispetto ad altre regioni del Regno Unito.

Non ci metti molto, dalla bella costa sali sull’altipiano, una massa granitica e impervia e all’improvviso ti trovi in un mondo diverso, dove potresti credere di essere stato rapito dalle fate e trasportato in un freddo regno incantato, lontano mille leghe da dove sei partito.

Com’è possibile? Davvero il Dartmoor è magico? Di certo, fra i tanti luoghi considerati fra i più misteriosi d’Inghilterra, questo altipiano spicca per le sue particolarità, per la grande quantità di leggende che vi circolano, per la bellezza dei luoghi incontaminati.

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Il Dartmoor fra storia e leggenda

Il Dartmoor, come dice il nome stesso, è il regno della brughiera. Dal 1951 è Parco Nazionale e copre  954 km 2 .

Il granito che forma gli altopiani risale all’era geologica Carbonifera. Il paesaggio è costituito da brughiere che ricoprono le numerose colline granitiche, mentre in molti luoghi la pietra rimane esposta, formando grandi affioramenti e creste esposte conosciute come tor, che forniscono habitat alla fauna selvatica del Dartmoor. Il punto più alto è High Willhays, 621 m sopra il livello del mare, quindi poco più di un livello collinare, ma sufficiente per avere un clima temperato, molto ventoso e piovoso, che determina una flora unica nella regione.

Tutta la zona è ricca di antichità e reperti archeologici, che arricchiscono il mutevole paesaggio di ulteriore magia.

Dal Neolitico

Qui, infatti, troviamo tracce  di insediamenti già del neolitico. Il Dartmoor ospita la più grande concentrazione di resti dell’età del bronzo del Regno Unito. Si pensa che in quel periodo il clima fosse più mite e le colline fertili e coperte di vegetazione:  le popolazioni itineranti divenute stanziali su questo altipiano cominciarono un’opera di  disboscamento, al fine di ottenere campi coltivabili. Già nell’800 furono identificati nelle brughiere inferiori le suddivisioni di questi terreni coltivati, i reaves, muretti in pietra che coprono un’area di oltre 10.000 ettari (39 miglia quadrate). Perché fosse accertata la loro origine preistorica, tuttavia, bisogna aspettare il 1972.

L’opera dei coltivatori e allevatori del neolitico rese i terreni acidi e col cambiamento climatico e il raffreddamento dell’altipiano si formarono ampie torbiere,  che conservarono una grande quantità di reperti organici del periodo e dei successivi. In epoca vittoriana, la grande caccia ai reperti archeologici e la ricerca delle antiche popolazioni residenti nelle varie zone dell’Inghilterra,  legata soprattutto al recupero dei miti e delle leggende più antiche, portarono nel Dartmoor molti ricercatori che cercarono di ricostruire,  in base ai resti e ai ritrovamenti, la storia dei popoli della zona.

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Religione e abitazioni nel Dartmoor

Sono numerosi i menhir innalzati durante il neolitico in questa zona, ma altrettanto interessanti e numerose sono le tracce di cerchi di capanne e di villaggi del periodo.

Per ritrovare segni di stanziamenti umani stabili bisogna aspettare il medioevo: infatti è in questo periodo che il Dartmoor si rianima di abitazioni, fattorie e segni di attività religiose, come croci celtiche a indicare crocevia di sentieri. Ancora oggi si trovano Longhouse, grandi fattorie medievali, alcune delle quali riadattate e abitate. Molte di queste, tuttavia, pur essendo ancora sul territorio, sono oggi in disuso.

Le prime fattorie sopravvissute, ancora in funzione oggi, sono conosciute come Ancient Tenements. La maggior parte di questi risalgono al XIV secolo e talvolta a prima.

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Flora e Fauna del  Dartmoor

Clima temperato, venti freddi, lunghi inverni, terreno acido delle torbiere. Rocce esposte e piogge frequenti: di certo il  Dartmoor oggi non è un luogo molto  accogliente per le persone, ma per la fauna selvatica e per piante protette è un posto  sicuro dove vivere. A differenza di  altri Parchi Nazionali, quasi tutto il Dartmoor è proprietà privata, in gran parte del Duca di Cornovaglia e del Ministero della Difesa, nonostante l’accesso agli escursionisti sia libero.

Per quanto riguarda la flora, gli spettacolari panorami sono resi vari dai diversi aspetti del terreno.

La vegetazione delle torbiere dipende dal tipo e dalla posizione. La torbiera coperta, che si forma sui terreni più alti dove le precipitazioni superano i 2.000 millimetri all’anno, è costituita principalmente da erioforo (specie Eriophorum), carici (Carex e Rhynchospora), asfodelo di torbiera e Potentilla, insieme allo sfagno (muschio di palude). Le torbiere della valle hanno una crescita rigogliosa di giunchi, grande presenza di sfagni, eriche incrociate, drosere e diverse altre specie.

Wistman’s Wood è uno degli antichi boschi di querce sessili che contribuiscono all’elenco di Dartmoor come ZSC ed è forse un frammento sopravvissuto delle prime disboscamenti neolitici . Ospita eccezionali muschi epifiti, epatiche (sono piante non vascolari) e licheni. Nel bosco si trovano quasi 50 specie di muschi ed epatiche insieme a 120 tipi di licheni, tra cui il lichene di crine di Smith, il lichene Cetrelia chicitae e il muschio Antitrichia curtipendula.

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Oltre 60 specie di licheni crescono sulle superfici esposte delle rocce di granito, tra cui molti licheni rari, alcuni dei quali crescono su rocce esposte dall’attività mineraria ricche di metalli pesanti. Nelle brughiere montane sono comuni l’erica (molva) e l’erica campana, insieme alla ginestra occidentale. Nelle zone erbose secche sono comuni la potentilla, Il Galium saxatile o paglia di erica e la poligala. Nei punti più umidi crescono l’erica incrociata e l’erba palustre, nelle zone paludose si possono trovare molte specie diverse di sfagno e altri muschi insieme a epatiche, all’Eriophorum vaginaltum, noto come cotone di lepre , drosera a foglie tonde e asfodelo di palude.

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La fauna è altrettanto varia della flora, soprattutto per quanto riguarda l’ornitologia.

A Dartmoor è possibile trovare una grande varietà di specie di uccelli, comprese quelle che sono diminuite in altre parti del Regno Unito, come l’ allodola e il beccaccino comune, o sono addirittura rare a livello nazionale, come il merlo dal collare e il cuculo.

Sono presenti popolazioni di importanza internazionale di spioncello e saltimpalo. Gli uccelli dei boschi comprendono numerose specie migratrici, come la pigliamosche nera, l’ usignolo o il codirosso spazzacamino.

I mammiferi trovati qui includono lontre, ghiri nocciola e quasi tutte le 16 specie di pipistrelli del Regno Unito.

Tre specie rare, le barbastelle e i pipistrelli ferro di cavallo maggiori e minori.

I tratti superiori dei fiumi sono zone di riproduzione di salmoni, trote e tritoni palmati; rane e rospi si riproducono nelle numerose piccole pozze. A Dartmoor si possono trovare due specie di gamberetti: gamberetti fatati che possono essere trovati in pozze temporanee e gamberetti di grotta, molto rari nei corsi d’acqua sotterranei.

Si trova anche la lumaca di terra più grande del mondo, la Ash black.

I rettili includono lucertole comuni e vipere.

I terreni agricoli nelle valli umide attorno al confine delle brughiere costituiscono l’habitat più importante per gli insetti, compresi la fritillaria palustre, l’azzurrina di Mercurio, la  Sfinge bombiforme e la sirifide di palude. Le zone coperte da felci ospitano la fritillaria alta bruna e la fritillaria bordata di perle. Tra gli insetti che si trovano nelle brughiere figurano la falena imperatrice, la falena verde e il calabrone del mirtillo. Negli antichi querceti troviamo insetti tra cui lo scarabeo blu e la falena pigmea di Heckford , una specie che non si trova in nessun’altra parte del mondo. (da wipedia.en)

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Leggende del Dartmoor

Fra boschi antichissimi, pietre misteriose, insetti mai visti, possono non esserci esseri fatati? Possono, nelle nebbie, non aggirarsi creature spaventose le cui eco rimbalzano fra le colline muscose?

Da ere remote, fino alle fantasie degli autori più recenti,  il Dartmoor pullula di storie soprannaturali.

Cerchi di funghi, Licheni colorati: sussurri, libellule, antri incantati. Ecco arrivano, del Dartmoor, gli esseri fatati.

Fate, folletti, in questa terra sono di casa. Avvicinati cauto, di magia è pervasa.

Se non basta l’idea di essere circondati dal Piccolo Popolo,  c’è anche un classico cavaliere senza testa, datato 1600.

I fantasmi, in effetti, non mancano, anzi qui ce n’è  per tutti i gusti: dal terrificante e misterioso branco di ” segugi spettrali “, al demoniaco  cane nero, ogni villaggio a valle del Dartmoor ha tanto folklore da battere il resto dell’Inghilterra. Ma il colpo grosso, con asso acchiappatutto è del villaggio immerso nella brughiera Widecombe-in-the-Moor:  si dice che durante il grande temporale del 1638, qui ci sia stato in visita addirittura il diavolo. Nel sito  del fiorente villaggio, ci tengono a precisare che la loro cittadina non è affatto infestata dai fantasmi come certi pessimi individui –  ghost hunters – hanno voluto far credere; che la leggenda si è creata per uno stupido, sciocco errore e per superstizione. Si tratta di  una questione molto importante per chi gestisce il sito, in quanto la faccenda riguarda un suo avo: durante il famoso temporale, il 21 ottobre 1638, un fulmine colpì un pinnacolo della chiesa che cadde uccidendo quattro persone. Una era appunto un suo avo. Tutti e quattro furono sepolti nella chiesa dove è ancora visibile la lapide con la  data.

Altro luogo infestato, la celebre tomba di Jay, dove sarebbe sepolta una giovane morta suicida poiché disonorata. La tomba è posta a un bivio (pessima idea, perché questo sarebbe già di suo un posto per le anime perdute) come suicida non adatta alla terra consacrata.  E così la usano come… indicazione stradale.

Negli ultimi decenni sono emerse alcune storie, come le “mani pelose”, che si dice attaccherebbero gli automobilisti sulla B3212 vicino a Two Bridges e la “Bestia di Dartmoor”, un presunto grosso felino.

Il Dartmoor ha ispirato numerosi artisti e scrittori, come Sir Arthur Conan Doyle in “Il mastino dei Baskerville” e in “Silver Blaze”, RD Blackmore, Eden Phillpotts, Beatrice Chase, Agatha Christie, Rosamunde Pilcher, Gilbert Adair e molti altri. Persino JK Rowling ha ambientato la Coppa del Mondo di Quidditch in questa località…
Nel 1820, la neonata Royal Society of Literature offrì un premio per una poesia sul tema di Dartmoor, vinto da Felicia Hemans.

E delle prigioni per i prigionieri delle guerre napoleoniche? Vi parlerò, chissà, dopo aver visitato questi luoghi incantati!

The legendary home of the infamous Wisht Hounds which roam Dartmoor for lost souls and weary travellers .. also the home to several thousand midges with a thirst for human blood!

https://www.widecombe-in-the-moor.com/

 

 

 

 

 

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