Il coniglio pasquale – tradizione sconosciuta e un po’ magica
Il coniglio pasquale è una tradizione molto amata nei paesi anglofoni e germanici, ma è pressoché sconosciuta in Italia. Da noi coniglietti, pulcini, rondini fanno parte della simbologia primaverile, ma nulla di più, e, al contrario di altre tradizioni festive, come l’albero di Natale, non l’abbiamo accolta fra le nostre. Eppure, da qualche anno, sono arrivati coniglietti di cioccolato, che però hanno fatto il paio con le galline, e visto che a noi in termini molto pratici interessa buon cioccolato e una sorpresa che non faccia piangere i bambini (avete presente quando un maschietto si trova impacchettato nella plastichina una molletta rosa con le perline?), coniglio o gallina, uovo o tartaruga ormai non ci facciamo più caso.
Coniglio pasquale, transgender ottocentesco
Non così era in passato, per i nostri amici vittoriani, che non di cioccolato ma di magiche creature parlavano ai loro piccini, e il coniglietto pasquale faceva parte di un mondo incantato, proprio come le fate, perché derivava da un mondo antico, ed era stato, anche se forse pochi si ricordavano il fedele compagno di una dea. Secoli prima, infatti, come già raccontato in un articolo,
La Pasqua in epoca Regency: Easter in Regency era
l’avvento della primavera era legato ad una leggenda un po’ triste, quello della dea Ostara, il cui nome ancora riecheggia nella parola che designa la Primavera in molte lingue nordiche, tra cui anche l’inglese easter.
Al momento dell’equinozio, Ostara attraversava i boschi per far tornare la vita e far rifiorire la natura, ma un anno capitò – forse proprio come in questi giorni, che l’inverno cercò di resistere e il freddo rimase più a lungo. Un uccellino, incapace di sopportare la temperatura troppo bassa per il piumaggio ancora troppo leggero, stava morendo di freddo, ma la dea, impietosita, lo trasformò velocemente in una lepre, dal pelo ben caldo. Facendo le cose un po’ di fretta, salvò la vita all’uccellino, ma creò una lepre… che faceva le uova.
Questa leggenda, molto popolare in Germania, indovinate a chi piaceva molto? Vi posso dare un indizio: aveva dei bei baffetti da sparviero.
“In Germania i bambini credono che la lepre pasquale deponga le uova e altri regali nei cestini che lasciano fuori dall’asilo la vigilia di Pasqua”. The Cornishman, 1892.
Ci racconta Mimi Mattews nel suo blog:
Anche se l’origine delle uova di Pasqua e dei coniglietti pasquali può essere fatta risalire a tempi antichi, i vittoriani non iniziarono a celebrare la Pasqua nel modo che conosciamo oggi fino alla fine del XIX secolo. Fu allora che i coniglietti pasquali divennero di moda. Prima del 1880, tuttavia, era in Germania, non in Inghilterra o negli Stati Uniti, che i bambini credevano nella “lepre pasquale”. Come afferma l’autrice americana Linda Beard nel suo libro del 1893 How to Amuse Yourself and Others:
“Anche in Germania dovremmo scoprire che i bambini credono sinceramente nella lepre pasquale come fanno a Babbo Natale nel nostro paese; e il detto, che ‘le lepri depongono le uova di Pasqua’, non è mai messo in dubbio dai piccoli.
La credenza nel coniglietto pasquale potrebbe essere stata un po’ lenta ad iniziare negli Stati Uniti e in Inghilterra, ma nel 1890 Beard riferisce che non era raro vedere l’immagine di una “lepre che spingeva il suo carretto pieno di uova” mostrata nel vetrina dei pasticceri. Le uova di Pasqua erano tinte e decorate.”
Il coniglio di Pasqua e il commercio
La tradizione più diffusa, prima ancora di quella della lepre o del coniglio pasquale, era quella della caccia alle uova, molto popolare in Inghilterra e in America nella giornata di Pasqua, di solito dopo la funzione domenicale e durante il pic nic tradizionale. leuova per l’occasione venivano preparate in precedenza, bollite e colorate con coloranti naturali, poi consumate durante il pasto.
Donnell Manufacturing, un’azienda con sede a St. Louis, è stata la prima a sfruttare il mito tedesco della lepre pasquale utilizzando litografie colorate di quattro conigli bianchi e otto uova di Pasqua colorate per pubblicizzare il loro colorante per uova di Pasqua di coniglio bianco, che includeva indicazioni sia in tedesco che in inglese. La loro idea prese piede a macchia d’olio e non passò molto tempo prima che gli imitatori spuntassero in tutto il paese.
Le cartoline Russe e il coniglio pasquale
Spesso le cartoline d’auguri russe replicano le stesse immagini con conigli e uova: nella simbologia ortodossa, similmente a quella cattolica e anglicana, l’uovo è un simbolo di vita, rinascita e resurrezione, infatti le uova colorate vengono donate ai vicini in segno di amicizia e di pace. Nelle cartoline, anche qui appare spesso il nostro coniglio.
Strano però ritrovare una lepre seguita da uova anche in un cartiglio egizio…
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