Goblin Market di Christina Rossetti

Goblin Market di Christina Rossetti

Goblin market

“Goblin Market” è un poema narrativo composto nell’aprile 1859 e pubblicato nel 1862 da Christina Rossetti.

Il poema racconta le avventure di due sorelle, Laura e Lisa, che si recano al mercato dei folletti.

Anche se le sorelle sembrano essere abbastanza giovane, vivono da sole e sono abituate ad attingere acqua ogni sera da un rio (un torrente).

Goblin market
Dante Gabriel Rossetti

Goblin Market

All’inizio del poema sta scendendo la sera e le due sorelle sentono i richiami dei Goblin, che vendono frutta meravigliosa e ogni giorno, mattina e sera, cercano di attirarle. Laura è attratta dalle loro grida, ma Lisa le impedisce di avvicinarsi, temendo che quei frutti contengano qualche malia.

Quella sera, però Laura indugia presso il ruscello e lascia andare avanti Lisa: incuriosita dal loro aspetto e dalla mercanzia magnifica che le propongono, si lascia attirare dai folletti.

Le strane creature fanno di tutto per convincerla a comprare e lei si lascia convincere, pagando la frutta con una ciocca dei capelli e una lacrima.

La magia subito la trascina e la giovane divora la frutta avidamente, restandone ammaliata.

Anche tornando a casa, il suo desiderio di mangiarne ancora la consuma, ma la sera successiva, al ruscello scopre con orrore di non poter più sentire il richiamo dei Goblin, al contrario di Lisa.

Giorno dopo giorno, nel desiderio dei frutti fatati, deperisce rapidamente, giungendo quasi alla morte.

Goblin market
Florence Harrison

Goblin market – Lisa

Lisa allora, prendendo tutto il suo coraggio, si reca al mercato dei folletti per acquistare per la sorella altra frutta, ma le diaboliche creature fanno di tutto per farne mangiare anche a lei.

Indispettiti dal suo rifiuto la maltrattano, la picchiano, le spremono sul viso i frutti, ma Lisa resiste e alla fine ha la meglio, i Goblin la lasciano andare.

Goblin market
John Byam Liston Shaw

Coi succhi fatati sul volto e sulle vesti strappate Lisa corre a casa e prega la sorella di cibarsene, ma la sua resistenza e il suo eroismo compiono il miracolo e, dopo una notte di tormento, Laura si risveglia libera dalla magia dei folletti.

Il tempo passa, e come in tutte le fiabe le due ragazze trovano la felicità come mogli e madri, e come in tutte le fiabe arriva la morale: niente equipara l’affetto fraterno, nessun amore sarà mai così grande.

Goblin market
Margaret W. Tarrant’s

I Goblin

Secondo la tradizione del folklore inglese i Goblin sono dei folletti maligni, che vivono nel regno fatato. Si tratta quindi non di esseri fatati benevoli (pixies), ma di crudeli creature, appartenenti alla Corte malvagia (Unseelie Court).

Appartengono, perciò, al Piccolo Popolo, che si trova in una realtà parallela vicinissima a quella umana. Un velo sottile separa noi da loro e nei boschi, soprattutto al crepuscolo e nella notte, i due mondi si fanno uno.

Goblin market
Arthur Rackham

Simile a un gatto uno di essi miagolò,

simile a un topo l’altro l’ossequiò.

Avean facce di topo oppur di gatto

Facce di svelto rattulo o d’opposo

(trad. di D. Pietrocola Rossetti)

Goblin market
Florence Harrison

Queste creature maligne nel poema hanno già portato alla morte una fanciulla, che dopo aver assaggiato i loro frutti è morta. Ma la morte che arrecano i Goblin sembra essere anche quella dell’anima, perché sulla tomba della loro vittima

Ed or non cresce l’erba dove giace

Dove riposa in pace.

Un anno fa sopra quel suol piantai

le margherite, e non fiorir giammai!

Forse grazie a questa magia dei frutti, i folletti raccolgono il tributo all’inferno che essi pagano per avere l’immortalità, come raccontano varie leggende.

Goblin market
J. Franklin Kershaw

Goblin Market e la cultura popolare

Certo questo poema raccoglie in sé vari elementi del folklore inglese e della fiaba: le due sorelle ricordano Biancaneve e Rosaspina dei Grimm, che come Lisa e Laura vivono nel bosco sole e si ritrovano alle prese con uno gnomo.

Un elemento tipico è quello del cibo fatato, all’apparenza desiderabile ma dai poteri nefasti.

Goblin market
Hilda Hechle

Un’eco della mela di Eva? Il male e le sue seduzioni la cui natura è ben diversa dall’apparenza potrebbero essere una delle interpretazioni di questo particolare.

I Goblin sono le stesse creature che ritroviamo, in tempi moderni, nel film e nel romanzo Labyrith. Anche qui e creature sono crudeli, anche qui il re dei folletti, dall’apparenza di grande fascino, richiede un tributo umano in cambio della realizzazione dei sogni. E anche qui, la giovane Sara viene ingannata da un frutto appetitoso che si rivela una trappola.

Goblin market
Abigail Larson

Il mercato dei Goblin – Le interpretazioni.

La stessa Rossetti, scrivendo all’editore, accennava al fatto che il suo poema non fosse pensato per bambini, cosa poi da lei negata pubblicamente.

Dietro il fiabesco recuperato nell’ottocento raramente simboli e significati sono concepiti per bambini e pensare questo di Goblin market sarebbe dare una valenza riduttiva all’opera.

Certo i piani di lettura sono molteplici, oltre alla facile morale proposta dall’autrice nel finale:

Ché non c’è amica pari a una sorella

O nella sorte lieta o nella ria,

che conforta se rugge la procella,

che ci riduce alla smarrita via,

che ci rileva e in braccio ci sostiene.

Che divide con noi l’ansie e le pene.

Goblin market
Brian Froud

Una delle interpretazioni più diffuse riguarda la valenza sessuale della narrazione, in particolare in relazione alla morale vittoriana che voleva le donne come angeli del focolare, prive di passioni, di desideri, di moti violenti dell’animo.

In questo senso, e tenendo conto dell’entourage in cui viveva la Rossetti, quello dei preraffaelliti, dove al contrario fra artisti e modelle le passioni non mancavano di certo e in cui spesso le signore avevano aneliti di libertà e di indipendenza, è probabile che in Lisa e Laura si possano vedere i germi di un femminismo ancora da sviluppare.

In questo senso, sono state proprio le femministe a voler vedere nelle due sorelle l’inizio di una nuova libertà sessuale, contrastata dalla morale del tempo, che voleva vedere nella compromissione della donna una sorta di morte.

Goblin market
Debby Faulkner-Stevens
Laura viene riscattata, al contrario di Jeanie che paga con la vita i propri desideri.

Un’altra visione del poema è invece più “commerciale” e suggerisce di vedere i folletti come i nuovi banditori di un commercio in sviluppo, sempre più aggressivi e capaci di creare dipendenza negli acquirenti.

Un’ultima interpretazione è invece quella in senso religioso, in cui Lisa si sacrifica per la sorella caduta in un peccato mortale come Cristo si sacrifica per la Chiesa. Questa interpretazione è avvalorata dai versi in cui Lisa si rivolge alla sorella e la invita a prendere da lei il succo dei frutti fatati:

Eat me, drink me, love me;

Laura, make much of me;

For your sake I have braved the glen

And had to do with goblin merchant men.

Goblin market
Richard Bolton

L’arte e Goblin market

Sono stati tanti gli illustratori che si sono occupati di raffigurare immagini di questo poema, che ha sempre avuto il potere di colpire la fantasia dei lettori.

La prima edizione ha avuto un illustratore d’eccezione: Dante Gabriel Rossetti, fratello dell’autrice e importante esponente del movimento preraffaellita.

Una pregiatissima edizione è quella illustrata da Florence Harrison, altra pittrice appartenente al movimento.

Laurence Housman (fonte University of Huston)

In bianco e nero le splendide immagini di Lawrence Housman nell’edizione del 1893.

Arthur Rackham, uno dei più importanti illustratori del primo Novecento, ne illustrò un’edizione a colori.

Del 1912 sono le illustrazioni di Margaret W. Tarrant, che ci riportano con l’immaginazione alla purezza dei sogni infantili e con le sue tinte delicate rende lieve come una fiaba questa storia.

Degli anni ’20 è un’edizione pregiata a colori con le tavole di Warwick Goble.

Warwick Goble goblin market
Warwick Goble

Sono in realtà innumerevoli gli artisti di tutto il mondo che hanno firmato, in tutte le epoche opere ispirate a questo poema, esaltandone di volta in volta agli aspetti più sognanti o le tinte più cupe.

Kinuko Craft, pittrice e illustratrice contemporanea, conferisce alle sue illustrazioni di Goblin Market una valenza fortemente erotica (pubblicate infatti su Playboy).

Fiabesca e sognante è l’interpretazione di Debby Faulkner-Steven.

Anche Omar Rayyan, visionario pittore di immagini oniriche e fantastiche, racconta il Goblin market con le tinte vivaci che richiamano l’arte di Fitzgerald Anster, in cui il vivido colore fiabesco si unisce al cupo mistero del mondo fatato.

Anche Omar Rayyan cover
Omar Rayyan (dal suo blog)

Anche in mondo del fumetto si è interessato a Christina Rossetti. Un nome per tutti quello di Richard Bolton.

Bryan Froud, illustratore del mondo fatato per eccellenza, che ha rappresentato i Goblin in innumerevoli occasioni, ha proposto la sua versione del Goblin market.

E per finire, pur sapendo di tralasciare tantissimi artisti e illustratori, anche nella scultura non sono mancate opere ispirate a questo piccolo, grande poema.

Goblin market
Un’illustrazione ispirata a Labyrinth

Immagini da Pinterest

http://www.centrorossetti.eu/cmsystem/allegati/user_upload/77.pdf

http://www.centrorossetti.eu/e_view.asp?E=59

https://en.wikipedia.org/wiki/Goblin_Market

http://preraphaelitesisterhood.com/goblin-market-2/

https://www.poetryfoundation.org/poems-and-poets/poems/detail/44996

 

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