Il tè del venerdì: Vanità di Potenza

Il tè del venerdì con Giulia Esse

Vanità di Potenza di Giulia Esse

faceboovenerdi

Anche oggi il tè del venerdì ci porta indietro nel tempo, in un viaggio attraverso l’Italia di fine Settecento. La nostra guida sarà Giulia Esse, l’autrice di Vanità di Potenza – L’amore al tempo della musica.

Come sapete, nel nostro salotto si torna spesso nel passato, e fra una tazza di tè e un tramezzino al cetriolo ci piace aprire portali incantati che ci conducono attraverso la Storia. Giulia Esse oggi ci farà conoscere una magica Venezia nel suo periodo d’oro e una protagonista che non vi lascerà indifferenti… a Giulia la parola, mentre Miss Darcy scalda l’acqua per il tè.

giulia esse vanità di potenza

Ciao Giulia e benvenuta al tè del venerdì!

Miss Darcy è sempre un po’ indiscreta e comincia le domande con quelle più personali: quando ti sei avvicinata alla scrittura? Che ruolo ha la scrittura nella tua vita? 

Mi sono avvicinata alla scrittura quando ero una bambina, anche se allora prediligevo la scrittura in versi e il teatro. Al momento non considero la scrittura un lavoro, e non perché non lo sia, ma amo trasformarla in un piacere. Mi permette di entrare in contatto con ricerche storico-artistiche e scientifiche che altrimenti non avrei avuto modo di incontrare. 

giulia esse vanità di potenza
Un dipinto di Canaletto

Parliamo del tuo romanzo Vanità di Potenza, storico ambientato nella suggestiva Venezia settecentesca. Che cosa ti ha portata a scegliere questa ambientazione e questo periodo in particolare? 

Mi è capitato, per caso, di ritrovare la mia vecchia copia scolastica delle Ultime lettere di Jacopo Ortis e da qui è nata l’idea di affrontare un’ambientazione che mi ha sempre incuriosita. Il Trattato di Campoformio ha segnato un periodo storico importante sia nella storia che nella letteratura, ma siamo sempre stati abituati a guardare questo momento dal punto di vista degli intellettuali che avevano dato fiducia a Napoleone e ai suoi ideali.

Mi sono chiesta, invece, quale fosse il punto di vista dei veneziani oligarchi, tanto innamorati della propria Repubblica. Siamo soliti associare Venezia allo sfarzo del pieno Settecento, al Carnevale e a Casanova. Ho preferito spostare l’ambientazione proprio al momento della sua caduta, di modo che emergesse l’amore verso una città che ha subito secoli di colpi e sventure ma che è rimasta sempre in piedi, fino all’arrivo di Napoleone. 

giulia esse vanità di potenza
Un dipinto di Canaletto

Vanità di Potenza affronta diverse tematiche interessanti, una è la musica, che costituisce il fulcro delle vicende: qual è il tuo rapporto con la musica? E, dal punto di vista tecnico/narrativo, che difficoltà hai incontrato nell’approcciarti a quest’arte? 

Io e la musica abbiamo uno strano rapporto. Non ho un genere che prediligo, ma sono cresciuta con la musica classica e questo ha permeato molto la mia formazione. Ad ogni modo non sono una conoscitrice, nonostante la mia provenienza familiare vi affondi le radici.

Dal punto di vista puramente tecnico mi sono affidata allo studio di diverse enciclopedie musicali, concentrandomi più sulla storia della musica che non sulle tecniche strumentistiche.

Ho prediletto per la narrazione una visione più letteraria che non strettamente tecnica, non essendo di questo campo temevo di combinare guai. Ad ogni modo ho lasciato spazio a diversi punti di vista che riguardano la musica: come la percepiamo, cosa si dovrebbe comporre, come un musicista dovrebbe suonare. 

giulia esse vanità di potenza
Pieter Claesz

Un’altra tematica di Vanità di Potenza è il ruolo della donna, nella storia e nelle arti: come hai trattato questa tematica? Pensi che la tua protagonista sia una donna dei suoi tempi oppure le hai trasmesso un soffio di modernità? 

La mia protagonista, Anna, è totalmente immersa nei suoi tempi ma proprio per questo non riesce ad accettare la sua natura femminile. Nonostante sia una seguace delle idee all’avanguardia di Mary Wollstonecraft, non ritiene le donne all’altezza del loro ruolo.

Per questo perde la propria identità, credendo che solo gli uomini – soprattutto se wertheriani – abbiano modo di esplorare se stessi. Per certi versi Anna si ingabbia in una visione maschilista da cui uscirà fuori capendo quanta forza in realtà ci sia nel cuore di una donna. È un personaggio che ambisce, di certo, ad una rivoluzione femminile ancora molto lontana ma che al contempo è stretta in idee che fanno parte prettamente del suo tempo. 

giulia esse vanità di potenza
Anne Vallayer

Parliamo dei tuoi progetti… Pensi che proseguirai col romanzo storico o hai in mente nuovi orizzonti? 

Al momento sono molto concentrata sui romanzi steampunk, ne ho già uno concluso e uno in lavorazione. Ciononostante vorrei davvero proseguire anche con i romanzi storici e ho già in mente di utilizzare la Venezia che ancora non ho descritto, quella di pieno ‘700. 

Miss Darcy mi sussurra che sto dimenticando la sua domanda preferita… come lo prendi il tè?

Rigorosamente senza zucchero ma con l’assoluta presenza di pasticcini! 

Grazie, Giulia, per averci fatto compagnia!

giulia esse vanità di potenza

Vanità di Potenza – L’amore al tempo della musica – sinossi

Venezia 1797. Napoleone Bonaparte è ormai alle porte della Serenissima: dopo tanti colpi e sventure, presto la Repubblica cadrà. Insieme all’orgoglio della città deve piegarsi anche quello di Anna, giovane sposa costretta dai debiti del marito a trasferirsi nella casa dello zio di lui, Fosco Alvise Candiani, il più acclamato compositore di Venezia.
Abbandonata in una casa ostile, strappata ai suoi affetti e a tutto ciò che conosceva, Anna si aggrappa all’unica cosa che le resta: il suo sogno di diventare violinista.

Per farlo, è pronta ad assumere l’identità del marito, di cui nessuno ha più visto il volto fin da quando era ragazzo. Nei panni di un uomo, Anna trova la libertà che ha sempre bramato, ma rischia di perdere se stessa. E gli occhi severi di Fosco, l’uomo che sembra la sua perfetta antitesi, sono pronti a ricordarglielo in ogni momento.
Echi di concerti, clangore di spade e pettegolezzi sussurrati corrono tra le rughe e le calli , ma tra i mille specchi di Venezia si cela la domanda più importante di tutte: è più giusto vivere secondo coscienza, o secondo reputazione?

Vanità di Potenza – L’amore al tempo della musica

– Autore: Giulia Esse

– Titolo: Vanità di Potenza – L’amore al tempo della musica

– Editore: Autopubblicato con Youcanprint

– Anno: Agosto 2016

– Genere: Romanzo Storico

– Numero di pagine: 283

– Formato: epub – cartaceo

– Prezzo: 1,99 epub, 12.75 cartaceo

– Copertina: in allegato

– Link: https://www.amazon.it/Vanit%C3%A0-di-Potenza-Giulia-Esse-ebook/dp/B01KYSO3UU/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1472244641&sr=8-1&keywords=vanit%C3%A0+di+potenza

Giulia Esse

giulia esse vanità di potenzaMi chiamo Giulia, sono nata il 24 Maggio 1991 in provincia di Roma. Sono una laureanda al corso magistrale di Archeologia Classica a La Sapienza. Non prediligo, nella scrittura, un solo genere.

Sono solita saltare dal romanzo storico alla fantascienza, prettamente steampunk, per utilizzare quegli interessi storico-artistici che fanno parte della mia formazione classica.

Ciò che amo della scrittura è sicuramente la ricerca che mi permette di creare il verosimile all’interno delle storie.

Pubblicità