John Everett Millais Ophelia Google Art Project
Ophelia – John Everett Millais
I preraffaelliti sono pittori appartenenti a una corrente nata ed esauritasi nell’Inghilterra vittoriana.
L’epoca vittoriana è indiscutibilmente un’epoca di grandi contrasti e di mutamenti. Un’epoca di grande moralismo, di serietà, a cui si contrapponevano interessi bizzarri e fantasiosi; un periodo di luci e ombre, di contrasti sociali sempre più accentuati, di grandi scoperte e di nuove domande.
L’Inghilterra vittoriana fu certamente un periodo particolarmente fertile dal punto di vista culturale, per tutte le arti e nei preraffaelliti e nella loro pittura si può indentificare con precisione tutta la tensione culturale del periodo.
William Holman Hunt Il risveglio della coscienza (1853)
I preraffaelliti fondano il loro movimento in contrapposizione con la Royal Academy e alle canonizzazioni da essa imposte.
Quello che propongono non è solo un movimento pittorico, è una filosofia di vita, una vera e propria poetica. Non a caso uno dei massimi esponenti del movimento, D.G. Rossetti, è anche uno dei poeti più importanti dell’epoca vittoriana.
In questo periodo di contrasti, di stridore, i preraffaelliti portano avanti una pittura piena di colore, di suggestive contaminazioni letterarie, di magia.
Non mancano le tematiche sociali e religiose, ma sempre dipinte attraverso dense pennellate fatte di lucente colore, attraverso immagini nitide, particolareggiate, nelle quali mondi onirici e fiabeschi divengono crudelmente reali.
D. G. Rossetti, L’annunciazione
La rottura con la tradizione è evidente: niente più ritratti rispettosi, panorami suggestivi ma distanti. Il preraffaellismo parla all’anima, cerca di ritrovare nello spettatore lo sguardo stupito e ancora bambino, quello che lasciava incantati di fronte alle illustrazioni dei libri, per condurlo verso la scoperta di un messaggio, celato nelle tele.
Una pittura, quella dei preraffaelliti, che racconta storie importanti.
I preraffaelliti non vogliono rompere solo con la tradizione scolastica inglese, ma a monte, con la tradizione rinascimentale che ha creato le basi per i canoni estetici moderni.
The Valkyrie’s Vigil di Edward Robert Hughes (1906)
La scelta di questo nome è dovuta a uno degli iniziatori, William Holman Hunt, che nel commentare La Trasfigurazione di Raffaello (musei Vaticani), mosse una pesante critica: a suo giudizio “Raffaello doveva essere condannato per il suo disprezzo grandioso del carattere semplice della verità, per la postura altezzosa degli apostoli e per l’atteggiamento non spirituale del Salvatore”.
La confraternita dei Preraffaelliti perciò fa un balzo indietro, a prima di Raffaello Sanzio, identificando nell’artista rinascimentale le origini di tutta la pittura successiva, nella sua arte le linee che influenzeranno gli stili e i gusti dei secoli seguenti in modo negativo.
La loro pittura, dunque, decide di riagganciarsi a un’arte più antica: quella medievale, e da essa prendere spunto.
In realtà il gusto preraffaellita è piuttosto moderno, con caratteristiche ben definite e molto lontane dal gusto medievale, ma recupera il senso simbolico dell’arte e alcune tematiche del periodo.
William Holman Hunt, Miss Gladis
Nel 1848, William Holman Hunt (1827-1910), John Everett Millais (1829-1896) e Dante Gabriel Rossetti (1828-1882), fondano la Pre-Raphaelite Brotherhood, la cui abbreviazione PRB verrà usata per siglare le prime opere che seguiranno questa ispirazione.
A questo primo nucleo di pittori si uniranno poi Thomas Woolner (1825-1892), scultore e poeta; James Collinson (1825-1881), studente alla Royal Academy; William Michael Rossetti (1829-1919), fratello di Dante Gabriel e, all’epoca, funzionario del fisco; Frederick Georges Stephens (1828-1907), studente di pittura ma con poco talento e che, in seguito, si dedicherà alla scrittura e alla critica d’arte.
La sacra famiglia, James Collinson
I tre giovani iniziatori, pieni di entusiasmo e di idee, si dedicano alla creazione del programma del loro movimento: tutto si basa sulla ricerca di una forma d’arte libera da ogni affettazione accademica.
Le loro prime opere all’insegna del preraffaellismo svelano al pubblico l’esistenza e lo spirito del movimento il cui influsso si rivelerà di immensa portata.
I preraffaelliti fanno dunque il loro esordio come movimenti pittorico nel 1849, quando in alcune mostre londinesi fanno la loro comparsa quadri che, sotto la firma dell’autore, contengono il monogramma P.R.B. (Pre-Raphaelite Brotherhood), il cui significato è all’epoca oscuro: viene svelato solo il 4 maggio 1850in un articolo dell’ Illustrated London News.
Nel corso della Free Exhibition, tenutasi a Hyde Park Corner, Rossetti presenta per la prima volta un quadro intitolato “L’infanzia della Vergine Maria” che sarà poi successivamente esposto alla Royal Academy in estate accanto a “Isabella” di Millais e “Rienzi” di Hunt: il movimento riceve così il suo riconoscimento ufficiale.
Dicksee The Mirror, 1896
L’accoglienza da parte della critica, però non è favorevole: i preraffaelliti vengono accusati di utilizzare un eccessivo realismo nei particolari, soprattutto nei soggetti religiosi, rifiutando l’idealizzazione che era ritenuta necessaria.
Al movimento ben presto si lega Ruskin, pittore e architetto le cui filosofie e teorie avranno grande impatto sulla pittura preraffaellita e sull’arte vittoriana in generale: Ruskin porta avanti gli ideali del romanticismo europeo, in particolare delle correnti neogotiche, cerca di instaurare un nuovo legame fra Verismo e Simbolismo, elementi che saranno determinanti nell’arte preraffaellita.
Il movimento preraffaellita crea anche una rivista, The Germ, ma ne escono solo pochi numeri.
D G Rossetti, Proserpina
Il gruppo dei fondatori, infatti, già nel 1854 si divide, per varie vicende della vita, ma il movimento pittorico rinasce grazie a una “seconda generazione rappresentata dai lavori di Edward Burne-Jones (1833-1898) e di William Morris (1834-1896). I due pittori uniti dalla medesima passione per la cultura medievale, insieme a D. G. Rossetti., diventato nel frattempo professore di pittura di Burne-Jones, realizzano assieme svariati progetti dando così un nuovo slancio e un nuovo orientamento al preraffaellismo.
Ma la vena medievale non ha grande durata: Burne-Jones e Rossetti si lasciano affascinare dall’arte italiana e in particolare da Botticelli.
L’incontro di Morris e di Rossetti con le rispettive mogli, Jane Burden e Elizabeth Siddal diventa fondamentale: le due donne divengono le muse degli artisti e determinano l’aspetto più sensuale delle ultime opere preraffaellite.
Altri esponenti del movimento furono William Trost Richards, Ford Madox Brown, Thomas Cooper Gotch, George Price Boyce, Frank Bernard Dicksee, e i famosi John William Waterhouse e John William Godward, più tardivi.
Su un piano tecnico, i quadri preraffaelliti hanno in comune colori estremamente vividi, realismo esasperato, nel tentativo di riprodurre la natura con fedeltà, e grande libertà conferita agli atteggiamenti dei personaggi.
Le tematiche predilette sono religiose, letterarie, poetiche e sociali. Le opere di Dante, di Shakespeare, il ciclo arturiano forniscono numerosi soggetti, ma non solo: larte preraffaellita attinge a piene mani alla tradizione fiabesca, al mondo onirico, alla mitologia.
Il mondo classico viene ripreso e reinterpretato, così come la pittura religiosa: la natura da elemento di contorno diventa parte integrante, protagonista quanto la figura umana.
I preraffaelliti hanno un forte impatto sulla cultura del periodo: la loro arte è diversa e nata per avere un forte impatto emotivo.
La pittura del movimento influenza ed è influenzata dalle correnti neogotiche, dal gusto del macabro, dalle correnti letterarie romantiche. In particolare sembra che Oscar Wilde ed E. A Poe abbiano tratto ispirazione dall’opera preraffaellita, così come i pittori della generazione successiva, fra cui Waterhouse, di cui parleremo più a fondo, ne abbiano ricevuto grandi influenze.
Così come nelle tele troviamo immagini cimiteriali, che ci riportano alla cultura vittoriana dalla morte e del lutto, così nella letteratura del periodo troviamo la ricercatezza dei particolari, il verismo che i preraffaelliti hanno riportato nel mondo culturale.
Del preraffaellismo troviamo traccia persino nella fotografia, che fin dai suoi esordi si ispira al movimento pittorico, potendo facilmente aderire alla ricerca dell’iperrealismo.
Citiamo le fotografe Julia Margaret Cameron e Emma Barton che nei loro scatti hanno immotalato lo spirito di questo movimento pittorico.
https://www.artsy.net/artist/dante-gabriel-rossetti
https://www.artsy.net/artist/sir-john-everett-millais
https://www.artsy.net/artist/sir-edward-coley-burne-jones
https://www.artsy.net/artist/william-holman-hunt
https://it.wikipedia.org/wiki/Raffaello_Sanzio
L’epoca vittoriana e il preraffaellismo
http://news-art.it/news/alma-tadema-e-i-pittori-dell-800-inglese–collezione-perez.htm
https://it.wikipedia.org/wiki/John_Ruskin
http://www.centrostudilaruna.it/socialismopreraffaeliti.html
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