Gropparello Castello 1
Il nome Gropparello deriva dal termine celtico “Grop” che indica un ostacolo naturale, di tipo roccioso: il castello, infatti, sorge in cima ad uno sperone roccioso, su uno strapiombo che domina il torrente Vezzeno, formando uno salto (orrido è il nome geologico) di circa 85 metri di altezza. Questa sua particolare posizione ha reso il castello praticamente inespugnabile nei secoli.
Il castello di Gropparello
Nell’808 la giurisdizione di questi terreni fu assegnata al vescovo Giuliano II di Piacenza da Carlo Magno e, in seguito a una controversia tra il Capitolo della Cattedrale e la Mensa Vescovile, nell’840 passò a quest’ultima.
Nel medioevo il castello fu terreno di scontro tra Guelfi e Ghibellini, rappresentando l’unica roccaforte guelfa nel territorio piacentino, e passò per le mani di molte famiglie: Fulgosio, Borri, Anguissola. Nel 1255 venne assediato e conquistato da Azzo Guidoboi per Oberto II Pallavicino che lo riassediò nel 1260 senza riuscire a prenderlo.
Nel XIV secolo le cronache riportano la famiglia Fulgosi come unica feudataria della roccaforte; nel 1464 venne poi ceduta a Galeazzo Campofregoso e nel 1508 passò a Carlo Borri.
Nel 1599 Ranuccio I Farnese divenne proprietario del castello e creò il titolo “conte di Gropparello”, di cui venne fregiata la famiglia Anguissola a cui passò il dominio del castello e a cui rimarrà fino all’inizio del XIX secolo.
Nel 1869 il castello di Gropparello fu acquistato dal conte Ludovico Marazzani-Visconti, e dopo altri passaggi di proprietà arrivò alla famiglia Gibelli, attuale proprietaria.
Oggi il castello di Gropparello è aperto al pubblico e ospita numerose attività, offre spazi per matrimoni ed eventi, è teatro di spettacoli.
Fa parte del circuito Associazione dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza.
Secondo la tradizione, lo spettro apparterrebbe a Rosania Fulgosio, signora del castello dalla tragica storia.
Alcuni anni fa, il proprietario del maniero, di solito restio ad aprire le porte agli indagatori del paranormale, ha accettato l’ingresso di una troupe televisiva che documentasse la presenza di questo fantasma, e a quanto pare i risultati ci sono stati…
Oltre alla Dama Bianca, però, sarebbero altri gli spiriti che si aggirano fra le mura e introno alla rocca di Gropparello: teatro di numerose e aspre battaglie, Gropparello è stato certamente uno dei luoghi nei quali la Storia ha lasciato segni indelebili, come le battaglie fra Guelfi e Ghibellini avvenute nei paraggi: nel 1260, vi fu un assedio, condotto dal marchese ghibellino Oberto Pallavicino, contro uno sparuto residuo di forze guelfe, rifugiate nelle mura del castello.
L’assedio durò quattro mesi: fra gli assedianti, quattrocento fanti piacentini e cremonesi, furono ingenti le perdite, ma la nota inespugnabilità del castello e la determinazione degli assediati non permise ai ghibellini di prevalere, anzi, i pochi difensori del castello, sostenuti della popolazione locale, alla fine ebbero la meglio.
La battaglia fu aspra, ma ancora peggiore fu il destino dei soldati sconfitti e catturati: furono infatti arsi vivi nei pressi delle mura della rocca.
Si dice che il loro lamento si possa udire ancora, fuori dalle mura, soprattutto nelle notti autunnali.
Paolo e Francesca da Rimini
(Dante Gabriel Rossetti, 1867)
Intorno al 1200, abbiamo visto, il castello di Gropparello apparteneva alla famiglia Fulgosi (o Fulgosio). La giovane figlia del castellano, Rosania, che si dice essere stata bellissima, fu data in sposa a Pietrone da Cagnano, un valente condottiero. Il castello passò così sotto al suo dominio, ma essendo Pietrone deciso ad accrescere i suoi possedimenti, era spesso fuori in battaglia. Come abbiamo visto, in quell’epoca bastava poco perché un dominio passasse di mano e, mentre Pietrone combatteva contro Piacenza, il suo stesso feudo, privato di protezione, fu conquistato dalla fazione avversa. A entrare a Gropparello fu uno dei condotieri dei Pallavicino, il ghibellino Lancillotto Anguissola. Il cognome è noto: il nome… pure. La leggenda racconta che Lancillotto non fosse uno sconosciuto per la castellana Rosania: era stato il suo antico amore, forse addirittura promesso sposo prima che la famiglia scegliesse per lei Pietrone.
Il seguito possiamo immaginarlo: fra i due l’amore tornò a sbocciare e le mura del castello di Gropparello furono la cornice di un periodo assai felice, ma di breve durata, perché Pietrone, saputo della conquista di moglie e castello, tornò per riprendere ciò che gli era stato sottratto. Approfittando dell’assenza di Lancillotto, riprese il castello senza fatica.
Il castellano non prese affatto bene il tradimento della moglie, né doveva essere tipo incline al perdono: fece costruire una stanza nei sotterranei del castello e ve la fece rinchiudere, murandola viva.
Dal cortile, attorno a cui sono sorti stretti l’uno all’altro i corpi di fabbrica del castello, si accede all’antica cantina, un tempo con le funzioni di ghiacciaia.
Proprio al di sotto di questa, si cela forse la stanza del mistero che tanto ha dato alla leggenda di questo castello, ma finora nessuna ricerca ha effettivamente portato al ritrovamento di questa segreta e del suo macabro contenuto.
“Rosània è un principio immortale, cosciente di sé e della propria condizione. Sembra cercare un contatto con i vivi che ora attraversano e vivono il Castello di Gropparello, un tempo la sua dimora: ci chiede insistentemente un aiuto per trovare la sua pace. Per noi Rosània è una presenza che rispettiamo e di cui abbiamo accolto il dolore”.
“Con noi comunica a modo suo. La viviamo come una presenza che ci accompagna – spiega il proprietario -. Ai ghost hunting diciamo di non scherzare con Rosània. Quando non si conoscono limiti e orizzonti del “soprannaturale” tra leggenda e mistero, meglio non sbeffeggiare l’ignoto. Rosània è molto più di folate di vento improvvise, finestre che si aprono e sbattono, luci che scoppiano. E’ la storia antica di un femminicidio. Cosa si può fare per la sua anima? Dedicarle una preghiera”.
(http://www.leggendedelducato.it/testimonianze/rosania-la-dama-della-rosa-nascente/)
Il fantasma di Gropparello ha, in ogni caso, nel corso degli anni attratto sempre attenzione, anche con la diffusione di gruppi interessati ai fantasmi.
Di varie indagini svolte a Gropparello rimane ben poco in rete: una foto e qualche video girato durante la trasmissione di Sky.
Qui un filmato in cui potrete vedere immagini della Dama Bianca
La trasmissione Presenze
http://archive.forumcommunity.net/?t=55984451
http://www.daltramontoallalba.it/luoghi/gropparello.htm
http://www.angelomarotta.com/castello-di-gropparello-e-il-fantasma-di-rosania-fulgosio/
http://www.castellodigropparello.it/it-it/cosafare.aspx
http://ilcerchiodellestreghe.forumfree.it/?t=55547567https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Gropparello
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