Oppio nelle cure vittoriane e altri veleni.
Cordiale di Godfrey, Gripe Water – cure e veleni vittoriani per bambini.
Oppio nelle cure vittoriane e altri veleni: Cordiale di Godfrey, Gripe Water, laudano, Stedman’s Teething Powders e altre cure usate per i bambini in epoca vittoriana erano veri e propri veleni.
Ma perché si usavano e perché ci si fidava senza troppi problemi?
Fino all’epoca vittoriana, quando si comincia a utilizzare un metodo scientifico nella medicina e si comincia a notare che le cure tradizionali recano più danni che benefici ai pazienti, chiunque si ammalasse e si rivolgesse a medici e a ospedali rischiava di più rispetto a chi cercava di guarire da solo o con le tisane della bisnonna.
Era un dato di fatto che la maggior parte dei dottori utilizzasse le indicazioni presenti in una tradizione di cura che non aveva alcun appiglio con la realtà delle patologie e nemmeno dell’evidenza empirica, ma continuava a portare avanti idee radicate in una tradizione imbevuta di filosofie e di religione. Purgare, ripulire il sangue ed eliminarne l’eccesso, tenere a digiuno e rinforzare le persone troppo debilitate con vino e carne: oggi queste pratiche ci sembrano assurde, ma facevano parte della prassi medica.

Oppio nelle cure vittoriane, ma prima era peggio…
Anche ciò che non si conosceva si curava: basti pensare alle proposte per far passare il colera a chi ne era affetto, e che accelerava solo la sua dipartita, oppure quello che accadeva nelle sale parto degli ospedali prima che si arrivasse al concetto di Sepsi e asepsi.
Le cose inizano a cambiare dalla metà dell’800, quando iniziano veri e pripri studi sulla microbiologia e la chimica, sebbene le nuove idee vengano in un primo momento fortemente avversate dalla medicina tradizionale e da quelli che erano considerati i luminari.

La stessa rivista The Lancet, in un primo momento, rifiutò le nuove idee.
Negli ospedali la pratica della dissezione di cadaveri diventò sempre più importante, per comprendere il funzionamento degli organi e l’andamento delle malattie, mentre la chimica metteva a disposizione sempre più numerose metodologie per compiere analisi.
Il processo che avrebbe portato alla fine dell’800 a modificare notevolmente la prassi medica e a trasformare gli ospedali in luoghi sempre più adatti alla cura e non all’uccisione dei pazienti sembrava lento, però, a chi subiva le conseguenze degli errori e dei tentativi da parte di chi non badava allo stato reale dei malati, ma considerava valida a priori la propria cura, o addirittura produceva medicinali in maniera truffaldina.
I metalli pesanti
Non solo oppio nelle cure vittoriane: nell’800 era risaputo che i metalli pesanti erano velenosi, che somministrarli poteva poortare alla morte. C’erano nelle farmacie in vendita veleni per topi a base di arsenico che venivano venduti al pubblico liberamente, solo prendendo nota dei dati dell’acquirente (e sappiamo quanti avvelenatori poterono avvalersi di questa pratica). Dunque, la relazione fra arsenico, mercurio e altri metalli e morte erano noti, ma nonostante ciò queste sostanze venivano utilizzate tranquillamente per la cosmetica (creme a base di piombo servivano a imbiancare la pelle, per esempio), o per alcune lavorazioni come la produzione di vernici e coloranti (verde brillante), tappezzerie, cappelli, in quanto, non essendo ancora studiato e compreso l’assorbimento dei veleni attraverso la pelle, si considerava il rischio trascurabile, se non inesistente.
Droghe per essere sereni – Oppio nelle cure vittoriane e altri veleni.
Sempre nell’800 si diffondono alcune droghe, che vengono usate a scopo medicinale o per alleviare i drammi della vita.
L’oppio arriva in Inghilterra dalla Cina e dall’India e nasce un duplice mercato: quello medico, che utilizza gli effetti degli oppiacei per varie patologie, e dall’altro quello delle fumerie di oppio.
L’arrivo è dovuto alla Compagnia delle Indie Orientali, la stessa che porta in Europa il tè, la seta e le porcellane. La stessa che ingaggia a più riprese con la Cina guerre per ottenere il tè commerciando dall’India illegalmente proprio l’oppio.
Nel Settecento l’Inghilterra raggiunge quindi il primato europeo di consumo d’oppio. Medici famosi come William Cullen e John Brown lo propongono come cura per la terapia di una serie di malanni incredibile: tetano, tifo, cancro, colera, malaria, reumatismi e così via.
L’idea che gli oppiacei potessero curare davvero non aveva nessuna base scientifica, tanto che i due medici li consideravano come sostanze dagli effetti oopsti, uno sedativo e l’altro stimolante.
Le droghe per bambini
Naturalmente gli oppiacei vengono applicati anche per le malattie infantili. Calmano il pianto, i doloretti della dentizione, fanno dormire di notte e stare buoni di giorno: come non vederne gli effetti positivi?
Il laudano, una delle medicine più ampiamente diffuse nell’800, in fondo era proprio a base di oppio.
In questa fase storica, che coincide con l’industrializzazione, nascono proprio fabbriche di prodotti medicinali, molti dei quali destinati alle cure pediatriche, che vantano effetti miracolosi: oggi ne abbiamo testimonianza nelle pubblicità che affollavano i giornali dell’epoca e dalle confezioni rimaste, sulle quali sono indicati spesso gli ingredienti. E l’oppio non è certo nascosto.
I sistemi di vendita si moltiplicano, dagli imbonitori che girano città per città con il loro rimedio miracoloso, a vere e proprie vendite capillari attraverso farmacie o addirittura con ordini postali.
Si diffondono così in gran numero sciroppi, cordiali, polveri, dai nomi più disparati, da quelli che richiamano la sicurezza del nido familiare, a quelli più roboanti (lo sciroppo dolce della signora Winslow, L’elisir all’oppio di McMunn, il Cordiale Godfrey, Lo Cherry di Ayer ecc). Spesso erano gli stessi medici a vendere questi pseudo farmaci, mentre le farmacie preparavano su misura altri rimedi, sempre a base d’oppio.
Intorno al 1835-40 esce una vignetta satirica che mostra quanto i preparati miracolosi per bambini fossero diffusi: si tratta di un’acquaforte colorata a mano, intitolata “HODGSON’S GENUINE PATENT MEDICINES 1 / INFANTS PRESERVATIVE”, ideata e realizzata da un anonimo e pubblicata da Orlando Hodgson tra il 1836 e il 1844.
L’incisione è una satira sulle affermazioni dei produttori di Infants Preservative, un farmaco brevettato somministrato a neonati e bambini piccoli. Nell’immagine si possono vedere due donne, una povera vestita di stracci, l’altra in abiti da lavoro, che discutono davati a una casa che sta crollando.
Questo il dialogo fra le due: “Oh, signora Easy, la sua casa sta per crollare e suo figlio è nel solaio.” “Non si preoccupi, signorina Fume, gli ho dato una bottiglia di Infants Preservative prima di uscire, non c’è pericolo.”
Alcune delle medicine più famose
Il cordiale di Godfrey
Gripe water
La gripe Water è un prodotto da banco venduto ancora in molti paesi in tutto il mondo, usato per alleviare le coliche e altri disturbi e disagi gastrointestinali dei neonati. Nessuna prova supporta l’efficacia di questo prodotto, la cui formulazione per fortuna è molto diversa da quella originale. Oggi uno studio limitato in India mette in dubbio se il consumo di Gripe Water sia correlato al vomito nei neonati che mostravano già segni di coliche.
La formula originale conteneva alcol e zucchero, insieme a bicarbonato di sodio e olio di aneto. I prodotti attuali non contengono alcol e possono contenere finocchio, zenzero, camomilla o melissa in aggiunta o in sostituzione dell’olio di aneto. Alcuni prodotti a base di gripe water contengono ancora zucchero, mentre altri possono contenere carbone. Le quantità indicate vanno da uno a diversi cucchiaini (5 mL = un cucchiaino) al giorno.
Il medicinale fu inventato nel 1851 da William Woodward, un farmacista inglese che fece il suo apprendistato nel Lincolnshire e in seguito acquistò un’attività a Nottingham: il prodotto conteneva una quantità di alcol molto simile al wiskey. Veniva prescritta dai medici, con indicazioni varie, dalle coliche, alle febbri che circolavano e le cui cause non erano chiare.
ALè, un po’ di alcol e via!
Mrs. Winslow’s Soothing Syrup
Questa medicina era il top in fatto di salutistica. Lo sciroppo lenitivo della signora Winslow era un medicinale brevettato, presumibilmente composto dalla signora Charlotte N. Winslow, e commercializzato per la prima volta da suo genero Jeremiah Curtis e Benjamin A. Perkins di Bangor, Maine , Stati Uniti nel 1845.
La formula consisteva in solfato di morfina (65 mg per oncia fluida), carbonato di sodio, alcol foeniculi e acqua di ammoniaca, ma è stata modificata più volte.
Si affermava che fosse “in grado di calmare qualsiasi essere umano o animale” (non credo che questa affermazione fosse falsa) e che calmasse efficacemente neonati e bambini piccoli irrequieti, soprattutto durante la dentizione. Probabilmente poteva stenderli per sempre.
Era ampiamente commercializzato nel Regno Unito e negli Stati Uniti. Oltre ai giornali, l’azienda utilizzava vari media per promuovere il suo prodotto, inclusi libri di ricette, calendari e biglietti da visita. Nelle varie pubblicità, si poteva leggere che lo sciroppo era in grado di alleviare la stitichezza, rinfrescare l’alito e pulire i denti.
Dentifrici
Anche nei dentifrici si trovavano veleni e schifezze varie: alcuni erano a base di cenere, derivata da rifiuti, ma potevano contenere arsenico (sbiancante).