Il tè del venerdì con Romina Angelici
Romina Angelici è l’attesa ospite al tè di questa settimana.
Questo appuntamento sarà un po’ diverso dal solito, perché a insaputa dell’autrice, in calce all’intervista ho deciso di inserire anche una piccola recensione alla sua opera, Intrighi d’amore a villa Roseburn.
Come sapete, non trovo mai l’occasione giusta per raccontarvi dei libri che leggo, ma questa volta non posso esimermi e vi racconto qualcosa di questo bellissimo libro. Ora vi lascio a Romina e alla sua intervista, io vi aspetto (e aspetto anche lei) poco più giù!
Ciao Romina e benvenuta al tè del venerdì!
Prima domanda, quella sempre un po’ indiscreta: ci racconti qualcosa delle tue passioni? Come sei arrivata alla scrittura?
Alla scrittura sono arrivata dopo tanta lettura, un po’ come un vaso pieno che ad un certo punto esonda. Ho iniziato quando ho sentito il bisogno di mettere su carta le impressioni suscitate in me dai romanzi che per motivi diversi mi avevano colpito.
Parliamo del tuo romanzo, Intrighi d’amore a villa Roseburn: com’è nato questo libro? Quali sono state le tue fonti d’ispirazione per quest’opera?
Devo ringraziare Cinzia Giorgio, la mia “editor”, per avermi suggerito di scrivere un racconto Regency, sicura che fosse nelle mie corde. Mi sono quindi cimentata in questo esperimento per saggiare le mie capacità “narrative” e mi sono ritrovata ad attingere a tutto il bagaglio di letture che si rifanno a questa epoca e che adoro, Georgette Heyer per prima. Ho voluto poi rivolgere alla mia scrittrice preferita un omaggio scegliendo per l’ambientazione a Bath i luoghi frequentati da Jane Austen durante i suoi soggiorni termali.
I personaggi di Intrighi d’amore a villa Roseburn. In quale ti rispecchi maggiormente? Quale di loro invece senti più lontano dalla tua sensibilità?
Se fossi più giovane direi Charlotte, ma devo dire che la mia preferita è Lady Olivia: non posso dire di assomigliarle ma mi piacerebbe molto conservare il suo aplomb in tutte le situazioni.
Oltre a Intrighi d’amore a villa Roseburn, hai scritto vari articoli e non solo… quale forma di espressione senti più tua, la narrativa, la poesia o la saggistica?
Senza dubbio la poesia, perché è quella che mi sgorga dal cuore spontaneamente, senza filtri o sovrastrutture, per la quale non si ha bisogno di avere una laurea in letteratura.
Progetti futuri: pensi di proseguire a scrivere nel filone del Regency, o pensi di cimentarti in altri generi? Hai già qualche progetto in cantiere?
In questo momento ho le idee un po’ confuse. Avevo in cantiere un progetto che penso di abbandonare perché troppo ardito. Escluderei altri generi perché non mi sentirei a mio agio come nel Regency.
Domanda obbligatoria: come lo prendi il tè?
Purtroppo devo confessare che non sono una cultrice del tè che bevo nel modo più tradizionale e italiano possibile. Rischio la radiazione se dichiaro di adorare il cappuccino?
Grazie per essere stata con noi nel nostro salottino… prima di andare però assaggia i tramezzini al cetriolo!
Ah, i tramezzini al cetriolo mi fanno pensare a Oscar Wilde… ci diamo appuntamento per la prossima lettura condivisa?
Intrighi d’amore a villa Roseburn – un commento
Romina è sempre molto schiva quando deve parlare di sé e del suo romanzo. Rispetto il suo desiderio e non vi anticiperò molto della storia, ma vi racconterò delle emozioni che mi ha suscitato.
Intrighi d’amore a villa Roseburn mi ha ricordato il celebre valzer di Strauss.
I personaggi sono orchestrati come in questa splendida melodia, le cui note si fanno ora maestose ora vivaci.
Maestosa, elegante, piena di solenne dignità la magnifica Lady Olivia, tema principale dell’opera. È lei che seguiamo, al centro della scena senza esserne direttamente protagonista, è lei a cui ruota attorno un mondo di giovani che perseguono la ricerca della personale felicità.
Come in una danza, i personaggi volteggiano attorno a lei, perno della casa e della famiglia, alternandosi agli occhi del lettore, leggeri e armoniosi.
La vivace Miss Trouble, l’elemento che porta scompiglio nella tranquilla vita delle Roseburn, il dinoccolato cugino Stanhope anch’esso ospite della dama; il placido Mr. Patient, il signorile Lord Charming e, soprattutto, la giovane Charlotte, figlia di Lady Olivia, così abituata a restare nell’ombra da essere la protagonista quasi per sbaglio.
Piccolo, elegante cigno che cattura quasi suo malgrado l’attenzione del lettore e dei suoi spasimanti.
Tutto in questo romanzo ci parla di armonia. Tutto è orchestrato da una penna che sa richiamare con raffinatezza le autrici del passato, la Heyer, la Austen, senza lasciarsi prevaricare dal desiderio di imitare, ma mantenendo una propria personalità.
Riferimenti dotti, quindi, sia nella trama che nello stile, ma mai saccenti.
Nelle ambientazioni, per esempio, dove troviamo la Londra Regency in piena Stagione e una splendida e vivida Bath, che vediamo attraverso gli occhi di Romina Angelici come attraverso le lettere di Jane Austen; ci tuffiamo nelle vie, partecipiamo ai balli, viviamo gli intrattenimenti dell’alta società inglese grazie al delicato tratteggio che caratterizza questo libro.
Di più non vi dico. Non vi dirò quanto sia caduta vittima anch’io del fascino di Lord Charming, di quanto abbia apprezzato i piccoli inganni, “gli intrighi d’amore”, i messaggi floreali, i fraintendimenti che caratterizzano questo libro.
Non ve lo dico perché vi invito a scoprire voi stessi queste pagine per ritrovare il magico mondo della Reggenza e sognare un po’, in queste grigie giornate autunnali, di mussole e cappellini.
Una nota doverosa: ho apprezzato infinitamente il brodo di tartaruga, un tocco magistrale per raccontarci la tavola Regency.
Per scoprire qualcosa di più vi aspettiamo mercoledì prossimo, con alcune pagine che Romina Angelici ha scelto di condividere con i lettori di questo blog.
Intrighi d’amore a Villa Roseburn – Sinossi
Nell’augusta dimora di Lady Olivia Roseburn, a Londra, l’arrivo di Miss Trouble, il cui nome è tutto un programma, rompe la monotonia di un’esistenza scandita da regole e piani precisi. L’arrivo di mazzo di tulipani screziati, di cui non si conosce il mandante né tanto meno la presunta destinataria, crea scompiglio tra i diversi corteggiamenti in atto.
Miss Charlotte Roseburn comincia a domandarsi se non sia un omaggio di Lord Charming, vecchio amico di famiglia, a sua madre o se suo cugino Henry Stanhope non voglia invece indirizzarlo alla bella Susan Trouble, o se sia infine il timido tentativo di seduzione di Mr Patient, amico di Henry.
L’allegra comitiva si sposterà poi a Bath per la stagione estiva dove, anche grazie all’arrivo di Mrs. Stanhope, la rete di equivoci si infittisce sempre di più. Solo l’intervento di un formidabile cerimoniere riuscirà a sistemare ogni tessera al posto giusto.
Un romanzo che intrattiene con leggerezza, ma in cui nulla è lasciato al caso, come nella migliore tradizione inglese. Si rivivono le atmosfere dei romanzi di Jane Austen e le situazioni descritte da Georgette Heyer, nella sua scintillante produzione ispirata all’Età Regency.
Un omaggio a due grandi scrittrici e alle loro appassionate lettrici.
Intrighi d’amore a Villa Roseburn – Link di vendita:
http://www.aliberticompagniaeditoriale.it/libro/9788893231190
https://www.amazon.it/Intrighi-damore-Roseburn-Romina-Angelici-ebook/dp/B01JIS09CI
Romina Angelici
Romina Angelici è laureata in Giurisprudenza e impiegata ma non ha mai dimenticato l’iniziale amore sbocciato sui banchi di scuola per la poesia. Di formazione classica, accanita lettrice, adora Jane Austen e la letteratura inglese. Ha collaborato con la rivista Ottocento Letterario e con il sito di comunicazione www.informazionetv, e ha pubblicato alcuni contributi sul sito Jasit.it; gestisce il blog ipiaceridellalettura.wordpress.com. Vive in provincia, nelle Marche, su una collina sul mare, sposata, ha 44 anni, due figli, ama sia la tranquillità domestica sia viaggiare.