Regency era crime – Burke & Hare

Regency era crime – Burke & Hare

FRa i più famosi Regency era Crime il primo posto va sicuramente ai delitti di Burke & Hare, serial killer scozzesi, che nella loro carriera uccisero almeno sedici persone, non per follia, ma per una lucida, terrificante motivazione: guadagnare soldi vendendo cadaveri. Ecco la serie di delitti che portò a nuove leggi in diversi campi.

Il Problema dei Resurrezionisti

Durante l’epoca Regency, la crescita delle scuole di medicina e anatomia inglesi e scozzesi portò a una crescente domanda di cadaveri per lo studio scientifico. Tuttavia, la legge in vigore permetteva ai medici di utilizzare solo i corpi dei giustiziati, che non venivano sepolti ma portati direttamente nelle università. L’utilizzo per scopi medici faceva parte della pena capitale, ma d’altra parte in alcuni casi particolarmente gravi, come il regicidio o la lesa maestà, oltre all’impiccagione,  comportava lo smembramento e l’esposizione delle parti del corpo in punti strategici della città.

Le università, però, non erano mai abbastanza rifornite in questo modo legale, e questo comportò una penuria di corpi che fu colmata dai “resurrezionisti”: individui che trafugavano i cadaveri appena sepolti per rivenderli a istituti medici. Questa attività era considerata un crimine grave dalla popolazione, ma giuridicamente si trovava in una “zona grigia”, poiché i corpi non erano protetti da precise leggi e le sanzioni erano relativamente lievi.

C’erano tariffe diverse a seconda dello stato di decompisizione del cadavere, dell’integrità della salma e dall’età del deceduto, oltre che dal tipo di causa del decesso (gravi malattie rendevano i “soggetti” inadatti a certe ricerche).

Inoltre, la forte rivalità fra l’università londinese e quella di Edimburgo portava a una macabra gara i medici, sempre più smaniosi di eccellere, e per farlo, dovevano approvigionarsi di cadaveri più che potevano.

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Regency era crime - Burke & Hare

I Delitti di Burke e Hare – regency era crime.

William Burke e William Hare sono diventati celebri per aver superato i limiti del semplice trafugamento, scegliendo consapevolmente l’omicidio per procurare corpi freschi destinati alla dissezione. Tra il 1827 e il 1828, a Edimburgo, uccisero almeno sedici persone, spesso lodgers poveri o emarginati, soffocandoli (da qui deriva il termine “burking”) per non lasciare segni evidenti di violenza e avere perfette salme da rivendere… praticamente dal venditore al consumatore a chilometro zero. Il loro principale acquirente era il chirurgo Robert Knox, che fu indirettamente coinvolto nello scandalo ma mai punito penalmente: sicuramente non potevano essergli sfuggiti il numero elevato e la freschezza dei cadaveri, ma nella smania di sezionare finse di non capire che cosa stava accadendo. La vera assurdità era che la maggior parte delle ricerche fatte in sala anatomica, in quel periodo, erano poco più che esercitazioni, in quanto non fu da qui che giunsero le vere, rivoluzionarie scoperte (tranne forse quella della disinfezione e della asepsi, conseguenza dell’alto numero di decessi nei reparti di ostetricia collegati alle visite e ai parti seguiti da medici appena usciti dalle sale mortuarie.

Regency era crime - Burke & Hare

La Legge e la Sua Applicazione

Le attività dei resurrezionisti non erano del tutto proibite dalla legge britannica dell’epoca Regency; mancava una chiara protezione giuridica per i corpi dei morti e il commercio di cadaveri prosperava nelle zone d’ombra della normativa. Tuttavia, l’ondata di indignazione pubblica dopo la scoperta dei delitti di Burke e Hare portò nel 1832 al varo dell’Anatomy Act, una legge che regolamentò ufficialmente l’uso dei corpi, concedendo alle scuole di anatomia l’accesso ai corpi dei poveri e mettendo fine sia alla pratica dei resurrezionisti che alle “anatomy murders”.

scheletro e maschera mortuaria di Burke

Burke & Hare: Processo e Condanna

Durante il processo, Hare decise di collaborare con le autorità ottenendo l’immunità e testimoniando contro Burke, permettendo così la condanna all’impiccagione del complice. Ironia della sorte, il corpo di Burke fu quindi offerto alla dissezione pubblica come ammonimento, rendendo la sua vicenda un monito contro il crimine e la manipolazione delle lacune normative.

BUrke, grazie alla sua confessione, ottenne invece l’immunità.

L’orrore dei loro delitti portò a una tale ondata di indigrazione che Burke, dopo l’esecuzione, ebbe un posto di spicco per le ricerche. Il professor Alexander Monro, che ebbe l’onore di sezionarlo, intinse la sua penna d’oca nel sangue di Burke e scrisse “Queste parole sono scritte con il sangue di William Burke, che fu impiccato ad Edimburgo. Questo sangue è stato preso dalla sua testa.” Non ebbe sepoltura e il suo scheletro, la sua maschera mortuaria e altri oggetti ricavati dalla sua pelle conciata sono esposti nel museo dell’università di Edimburgo.

Hare fu liberato nel febbraio del 1829, e varie voci lo descrissero come un mendicante cieco per le vie di Londra, dopo essere stato assalito e gettato in una fossa di calce. Tuttavia nessuna di queste storie è mai stata confermata. L’ultimo avvistamento è stato nella città inglese di Carlisle.

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Regency era crime - Burke & Hare

Complici di Burke & Hare

I due assassini non agirono da soli: coinvolte negli omicidi erano anche la moglie di Hare, Margaret, e la compagna di Burke, Helen M’Dougal. Le due donne aiutarono a trovare le vittime e Margaret, che possedeva una locanda, fece bere fino a renderla incosciente Abigail Simpson.

Quando i loschi e macabri affari furono scoperti dalla polizia, le due scomparvero dalla città, probabilmente ritornando sotto falso nome presso le famiglie d’origine.

omicidi regency

Anche il medico che aveva ricevuto i corpi se la cavò con poco: la sua grande fama e prestigio, di cui aveva goduto presso l’Università di Edimburgo furono spazzati via dallo scandalo, ma lo ritrovamo docente all’università di Londra dal 1845. Nel 1862 pubblicò “Le razze degli uomini”. diventando così esponente del razzismi scientifico, che è esattamente quello che sembra: il tentativo di stabilire in modo scientifico la classificazione degli esseri umani in razze, portando avanti la tesi dell’inferiorità di alcune rispetto ad altre. Insomma, non fu una personcina che fa piacere ricordare.

La legge dopo Burke & Hare

Il caso Burke & Hare rappresenta uno dei più celebri esempi di come la legge, le necessità scientifiche e la moralità pubblica possano entrare in conflitto, generando fenomeni criminali singolari e mutamenti legislativi che segneranno la storia della medicina e della giustizia.

L’ondata di indignazione pubblica dopo i delitti di Burke & Hare contribuì perciò a un rapido mutamento legislativo.

Il coinvolgimento diretto del sistema medico nel caso e la pressione sociale resero evidenti le falle della legge.

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Regency era crime - Burke & Hare

Anatomy Act 1832

Il Parlamento britannico introdusse nel 1832 l’Anatomy Act, una norma che consentì agli anatomisti di utilizzare i corpi non reclamati da ospedali, workhouse e carceri, superando così la dipendenza dal traffico illecito di cadaveri. Grazie all’atto, medici e studenti ebbero accesso legale a più corpi per la ricerca, mentre la dissezione cessò di essere parte della pena capitale. L’Anatomy Act non solo pose fine al fenomeno dei body snatchers, i ladri di cadaveri, ma favorì una pratica anatomica più controllata e trasparente.

regency era crime
tomba rinforzata contro il furto di salme: spesso le troviamo nei social spacciate come tombe di vampiri… ma non è così!

Impatto Sociale e Scientifico

La normativa rappresentò una svolta: pose finalmente un argine all’illegalità, tutelando la dignità dei defunti e rendendo possibile una formazione medica più avanzata. Tuttavia, aprì anche il dibattito sull’eticità dell’utilizzo dei corpi dei poveri, generando complesse discussioni sociali che avrebbero marcato la storia della medicina britannica.

In sintesi, i crimini di Burke & Hare furono il catalizzatore che spinse il Parlamento britannico a varare una legge moderna sull’anatomia, mettendo fine all’epoca dei resurrezionisti e regolamentando la dissezione scientifica in modo più equo e legale.

dott. knox
Il simpatico dottor Robert Knox

London Burkers

Non solo Burke & Hare: oltre ai resurrezionisti scozzesi, i London Burkers furono un gruppo famoso, attivo a Londra poco dopo il caso di Burke e Hare. Erano conosciuti anche come Bethnal Green Gang. Essi si dedicarono sia al trafugamento di corpi sia a delitti per ottenere cadaveri freschi, ispirandosi direttamente alle modalità usate da Burke e Hare (per questo furono definiti Burkers). Vennero scoperti nel 1831 per aver ucciso, tra gli altri, il giovane Carlo Ferrari. Anche questi simpatici amici vendevano i corpi agli anatomisti londinesi. Il capo della banda, John Bishop, ammise di aver trafugato e venduto in dodici anni almeno 500-1000 corpi.

Lui e Thomas Williams, i principali accusati degli omicidi e del furto di cadaveri furono impiccati e mandati immediatamente… alla dissezione.

Parte della confessione
Alcune Fonti