Parole d’Autore: Voglio soltanto un sorriso

 Parole d’Autore: Voglio soltanto un sorriso

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Voglio soltanto un sorriso è la seconda (riuscita) prova letteraria di Lisa Molaro, autrice che abbiamo già incontrato con Un secondo lungo una vita. Una penna che affronta con delicatezza e grande poesia la vita, nelle sue mille sfaccettature, e crea personaggi indimenticabili.

Punti di vista originali, storie all’apparenza banali, quotidiane, diventano quadri magnifici e densi di significato.

A voi ora gli estratti scelti da Lisa per farvi entrare nel mondo di Greta e Francesco, protagonisti del romanzo.

Voglio soltanto un sorriso

Voglio soltanto un sorriso – gli estratti

Primo estratto

Profumo di ambra e miele.

Il talamo dell’amore non si limitava all’accostarsi di due note soltanto ma diveniva concerto di sinfonie d’archi e violini.

Ricordi.

Lei sussurrava maliziosa, limitata da babydoll leggeri come inafferrabili ciprie, che al concerto ci si doveva presentare puliti e profumati e che tutti gli strumenti dovevano essere lucidati e resi perfetti.

Così poi, partiva la meravigliosa melodia.

Adagi, minuetti e marce su spartiti di note alla cannella.

Iniziando dalla chiave di violino francese, proseguivano giocando con note bianche e nere.

Inventando sinfonie mai uguali a se stesse, giungevano all’apice del brano musicale unendo le codine delle note tra loro e creando così un unico, importante, simbolo.

Il simbolo dell’unione.

Voglio soltanto un sorriso

Secondo estratto

La stanza era piena di libri sgualciti che avevano l’aria di essere stati, più volte, letti e riletti; ne prese uno e, svogliatamente, ne lesse il titolo: Madame Bovary di Gustave Flaubert. Era tutto pieno di orecchie, quasi ogni decina di pagine ce n’era una con l’angolo ripiegato su se stesso, delle parti erano addirittura state sottolineate con una antiestetica linea blu che deturpava le frasi.

Charles odiava quel libro.

Era quello che più di tutti aveva fatto venire i grilli in testa a sua moglie!

All’inizio del loro amore, quando erano ancora talmente ingenui da credere in queste sciocche cose, scherzavano facendo finta di essere i due “Charles ed Emma” del romanzo. Ovviamente nelle loro fantasie, lui beccava quel Rodolphe mentre la corteggiava e, dopo aver lottato e vinto a duello con l’antagonista, teneva un’adorante Emma fra le braccia.

Che stupidaggini, perdio!

Voglio soltanto un sorriso

Terzo estratto

E che vergogna poi, nel ritrovarmi nuda davanti a lui… no, non nella realtà, ma era il cuore a essere spoglio, esposto come se glielo porgessi sul palmo della mia mano.

Sangue e sale.

Che turbamento, che timidezza!

Ho avuto conforto da chi non conoscevo.

E poi un semplice abbraccio, stavolta di carne, mi ha sciolto il nodo della finzione.

Voglio soltanto un sorriso

Voglio soltanto un sorriso – la trama

Francesco e Greta sono una coppia semplice, forse, come tante. Non giovani ma non ancora anziani, vivono un amore sereno che ha per base una solida complicità costruita col tempo. Con teneri bisticci e quotidiani battibecchi hanno sempre affrontato le difficoltà della vita tenendosi saldamente per mano. Francesco è una persona estremamente buona, che si perde in mondi paralleli fatti di immaginazione e fantasia.

Charles ed Emma sono una coppia tormentata, come tante altre. Lui ha una buona posizione sociale che permette ai due di vivere in modo agiato, senza restrizioni economiche. Emma è sempre a casa da sola, a mancarle non è il denaro ma l’affetto e la complicità matrimoniale. Si sente sola e trova conforto e compagnia all’interno dei romanzi d’amore che divora, da anni, in modo bulimico. La fuga nel mondo di carta diventa per lei una trappola che le fa confondere i tratti di una realtà pregna di solitudine.

Per un bisticcio del destino le vite delle due coppie si scontreranno in un modo inusuale.

Due lettere, scritte dalla stessa mano di Donna, conterranno parole diversissime tra loro.

Cos’è la vita? Una continua fuga o un continuo ritrovarsi?

Voglio soltanto un sorriso

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Voglio soltanto un sorriso – l’autrice

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Nasco il 2 luglio 1977, con parto cesareo.

Il 2 è un numero piccolissimo, in continua crescita. All’apparenza sembra ben appoggiato sulla riga, ma nella parte superiore è curvo, sensibile alla punta della penna. Luglio è un mese che sa di salsedine, di sabbia bollente e di ombra anelata. Luglio è giallo sole e verde smeraldo. Luglio è colore e voglia di far festa.

Eccomi, nata il 2 luglio! Sono friulana, amo le montagne che posso ammirare dalla terrazza e l’acqua del mare di Lignano Sabbiadoro in cui posso immergere i piedi.  Mi piace chiudere gli occhi e sentire il brusio della gente sotto gli ombrelloni.

Chi sono io?

Come rispondo sempre: io sono le mie passioni! E quindi: amo leggere, amo scrivere, amo la calligrafia, le unghie smaltate che digitano in fretta alla tastiera del pc oppure che sbucano dai guanti di cotone bianco a cui ho tagliato le dita: guanti da amanuense che scrive sulla pergamena con calamo e inchiostro fatto col mallo di noce.

Amo le dita che si chiudono sulla stoffa a trama regolare su cui ricamo incrociando fili dai colori sfumati (sono una artigiana, settore artistico), amo fare foto alla natura, ascoltare musica e lasciarmi trasportare, dalle note, fuori dalla realtà.

Voglio soltanto un sorriso

Amo ascoltare, sia il detto che il non detto, amo stringere le mani e guardare negli occhi. E ancora: amo dire “grazie”, “scusa” e “buongiorno”. Amo dire “Ti voglio bene”.  Ho un marito splendido, una famiglia solida e un cane con cui sono in binomio. Non ho figli ma tante passioni che rendono la noia “non pervenuta”. No, non abito nel villaggio del Mulino Bianco… ho sofferto anche io e sicuramente soffrirò in futuro. Ma mi piace la vita, tutto qui, e amo guardare il bicchiere mezzo pieno: sempre!  Se poi il vino è di qualità, tanto meglio!

Il suo sito web: https://lisamolaro.wordpress.com

https://www.facebook.com/Lisa-Molaro-autrice-1633524273581973/

Il libro “Un secondo lungo una vita” è stato selezionato da “Extra Vergine D’Autore” come romanzo di qualità:

http://www.extraverginedautore.it/narrativa/molaro-secondolungovita

Voglio soltanto un sorriso

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