Ciao mondo!!

Ciao.

Sono Antonia, e questo è il mio nuovo blog.

Perchè ricominciare daccapo? Perchè la mia vita non è e non sarà più quella che mi ero prospettata da un po’ di tempo a questa parte.

Cominciamo da chi ero prima che arrivasse questo Big Bang nella mia vita: moglie, mamma di due figli, scrittrice.

Be’, queste cose restano, salvo che i miei romanzi stanno per sparire tutti dalle librerie, una specie di suicidio editoriale annunciato a cui non posso porre rimedio. Pazienza.

Restano i due figli, che per grazia di Dio non vanno al macero, ma che crescono e crescono…

Resta in effetti tutto, marito, famiglia, amore per la scrittura.

Ma sono io che sono diversa.

Ho compiuto da poco quarant’anni e aspetto un bambino.

Se tutto andrà bene (e questo non lo do per scontato, vista l’età) mi rimangono sette mesi per mettere ordine a tutto il marasma che mi circonda e mi invade per prepararmi a un nuovo marasma che non mi aspettavo di rivivere.

Ecco, forse è il momento giusto per cominciare un nuovo blog.

E’ il momento per finire almeno un romanzo nel cassetto, perchè non so che cosa accadrà da ora in poi.

Eccomi qui, a vivere giorno per giorno, senza nessuna certezza, se non quella che prima o poi arriva sera. Persino la nausea arriva quando le pare, ieri per esempio è durata per tutta la giornata e mi ha ridotta una straccio. Stamattina ho solo un po’ di affanno, però sono qui al Pc a bere aranciata e mangiare biscottini.

Aranciata alle nove del mattino.

E io detesto l’aranciata.

Nel corso di questi tredici anni da mamma ho imparato un sacco di cose, non dovrei essere spaventata dall’arrivo di un bambino, e invece… sono terrorizzata. Ho il terrore della felicità che potrebbe portare, o del dolore che vivrei se ci saranno problemi; ho il terrore delle notti insonni, mi chiedo come riuscirò a organizzarmi, temo di non essere capace di gestire quello che mi aspetta.

L’esperienza accumulata è quella di Renzo Tramaglino: so che potrò smettere di sterilizzare i succhiotti quando la creatura comincerà a leccare il pavimento; so che un piccolo riesce a trovare qualunque presa di corrente per infilarci le cartine di caramella, anche se sta nascosta dietro al divano; so di non dover comprare pasta da modellare se non voglio tornare al pronto soccorso per farla estrarre da orecchie e naso… so un sacco di cose ma so anche che nessuna di queste mi servirà.

L’unica conoscenza sicura è quella di Lucia: senza Provvidenza non vado da nessuna parte.

Quando ci si ritrova nella mia situazione lo si comprende all’improvviso, tutto in una volta: l’unica certezza che posso avere non viene da me e dalle mie forze.

Stamattina vado ad aranciata e biscottini, fra tre ore potrei essere davanti al wc a rantolare. Oppure qui a finire un altro capitolo. E intanto, dentro di me, cresce una nuova vita, inaspettata, meravigliosa. Miracolosa, qualunque cosa ci attenda.

In questi ultimi mesi ho perso tante cose, tutte quelle che mi davano la dimensione di me stressa, e ora questo fatto, questa avventura, mi indica che è ora di chiudere i cassetti del passato, che ci sono nuove strade che mi attendono.

Ho quarant’anni e la mia vita è in piena rivoluzione: qualunque cosa attenda dietro l’angolo, è giunto il momento di svoltare.

 

 

Pubblicità