I bassifondi di Londra – Victorian London slums

I bassifondi di Londra, l’inferno a cielo aperto – victorian London slums

Slums – i bassifondi. Questa parola indica la grande area di Londra che tra il 18º secolo e il 19º ha avuto uno sviluppo fuori controllo sia dal punto di vista dell’edificazione sia dell’aumento di popolazione. Intorno alla metà del 18º secolo, la popolazione di Londra subì un incremento esponenziale quale mai si era visto. Nell’ultimo decennio del 19º secolo la popolazione di Londra raggiunse i 4 milioni di abitanti: era l’effetto dell’industrializzazione, dell’abbandono delle campagne, delle carestie che avevano attraversato il secolo e la ricerca di nuove fonti di guadagno per la sopravvivenza delle famiglie.

slum - bassifondi di londra
La famosa immagine degli slums; Ficheiro:London slums Wellcome 1887.

Questa crescita della popolazione fu accompagnata dalla rapida e pressante esigenza di nuovi alloggi a basso costo.

Gli slums sorsero rapidamente, senza controllo: le condizioni di vita in queste aree immense e prive di servizi erano al limite. Le case erano sovraffollate, insalubri e squallide; ben presto i bassifondi di Londra divennero il regno di malviventi e prostituzione.

slum e povertà nella londra vittoriana
Offrire cibo o soldi ai poveri: non per tutti era un atto caritatevole.

I ricchi e i poveri in epoca vittoriana – la vita nei bassifondi

Le aree povere di Londra venivano ignorate, in buona o in cattiva fede, dai più ricchi e solo in epoca vittoriana si svilupparono movimenti di sensibilizzazione nei confronti del modo di dividere e dei problemi negli slums.

Sostanzialmente l’opinione pubblica si divideva in due correnti di pensiero. La prima era quella che vedeva nella povertà una sorta di punizione divina, una condizione in cui coloro che erano incapaci di guadagnarsi da soli la loro fortuna finivano meritatamente. Non ci poteva essere dunque pietà per chi non era stato in grado di sollevarsi dalla miseria: per coloro che avevano questa visione dei poveri e della povertà, aiutare economicamente o in altro modo gli abitanti degli slums era non solo inutile, ma anche deleterio per le persone che ricevevano il sostegno, in quanto si toglieva loro un’occasione di fare da sé.

In coda per trovare alloggio nelle case di lavoro. Una notte all’addiaccio nelle strade di Londra non era una bella prospettiva.
Questa visione giungeva da una religiosità fasulla e distorta dell’anglicanesimo e stranamente si diffuse parecchio fra le fasce più abbienti della popolazione.

All’opposto si trovava, invece, la visione abbracciata e portata avanti da Charles Dickens, il quale intraprese sia attraverso le sue opere letterarie sia attraverso un’azione di sensibilizzazione e di aiuto concreto una campagna per migliorare le condizioni di vita degli abitanti dei bassifondi, in particolare dei bambini che, negli slums, vivevano in condizioni disumane.

Le zone più povere della baraccopoli londinese erano situate ad est di Londra. Questi quartieri erano definiti la Londra buia per vari motivi: l’illuminazione era scarsa o assente, i palazzi alti e in condizioni fatiscenti, le strade strette, affollate di persone, oggetti e panni stesi.

slum slums povertà nella londra vittoriana

Oltre alla zona est gli slums si estendevano nel centro di Londra: erano i quartieri St. Giles e Clerkenwell, il “Devil’s Acre” presso Westminster Abbey, Jacob’s Island  a Bermondsey, lungo la riva sud del Tamigi, il Mint a Southwark e Pottery Lane in Notting Hill.

Gli slums più famosi in epoca vittoriana probabilmente furono i quartieri di Whitechapel, nei quali furono compiuti i delitti di jack lo Squartatore.

Illustrated Police News Jack the Ripper 2
Illustrated Police News Jack the Ripper 2

Whitechapel – gli slums del terrore.

Whitechapel alla fine del 17º secolo era un quartiere ancora abbastanza prospero, ma con la seconda industrializzazione alcune aree iniziarono a deteriorarsi e a metà dell’800 il sovraffollamento portò anche un aumento esponenziale del crimine.

Fu per queste strade strette sporche che Jack the Ripper riuscì ad attuare i suoi terribili delitti restando impunito; ma questo serial killer che attirò l’attenzione di tanti giornali e della pubblica opinione era solo la punta dell’iceberg, del deterioramento delle condizioni di vita nello slum, nel quale si affollavano in particolare gli immigrati irlandesi alla ricerca di lavoro in seguito alle gravi carestie che avevano colpito l’Irlanda. Fu Jack London a raccontare nel libro “il popolo dell’abisso” la situazione intollerabile in cui vivevano le famiglie in questo quartiere.

Spitalfields e le altre

Spitalfields era stata un tempo un fiorente quartiere occupato da tessitori e da fabbriche tessili, ma la concorrenza delle fabbriche sorte nelle grandi città industriali mise in ginocchio questo quartiere fino a trasformarlo in una zona estremamente malfamata, nella quale le grandi case preesistenti venivano frazionate e affittate fino al sovraffollamento. In questo slum trovarono posto numerosi ebrei olandesi e tedeschi e grandi masse di immigrati ebrei polacchi e russi.

Anche Bethnal Green era stata una zona fiorente, occupata da piccole industrie manifatturiere ma verso la fine dell’800 la situazione divenne insostenibile anche tra queste dimore.

slums london
Bethnal Green

Le case negli slums

Old Nichol, situato East End, era un quartiere formato da 20 strade, 730 case e una popolazione di circa 6000 persone.

Le case negli slums erano quasi sempre fatiscenti, piene di rifiuti. Muri scrostati, pavimenti pericolanti, persino tetti crollati: questi erano gli alloggi nei quali si stipavano famiglie numerose e senza possibilità economiche. Alcune case erano formate da sole due stanze, poste una sopra l’altra, mancavano di ventilazione e prendevano l’acqua da tubi in comune. I servizi igienici erano semplici buche, pozzi neri in comune fra varie famiglie.

slums
L’immagine è del 1912

In alcune zone, invece di riutilizzare edifici preesistenti, terreni che erano stati utilizzati fino a quel momento come orti o come cave d’argilla, furono occupati da baraccopoli, nelle quali le costruzioni erano prive di fondamento, con pavimenti in terra battuta, fra strade non asfaltate e completamente prive di sistema fognario.

slums
The Devil’s Acre

Lo slumming

Lo slumming era un fenomeno che si sviluppò in epoca vittoriana e consisteva nel compiere veri e propri giri turistici all’interno degli slums e delle baraccopoli per studiare lo stile di vita dei poveri e per semplice curiosità.

Questo passatempo non era molto dissimile alla moda di entrare nei manicomi per osservare i pazienti e lo stato di degrado in cui si trovavano.

Lo Slumming, tuttavia aveva anche altre motivazioni: negli insomma, infatti, spesso si recavano gruppi a scopo umanitario proprio per portare un aiuto in queste zone dalle condizioni di vita così dure.

L’esercito della salvezza venne proprio fondato a Londra nel 1865 da Wiliam Booth, il quale lasciò la chiesa metodista per cominciare un’opera umanitaria nei bassifondi sia per evangelizzare sia per aiutare concretamente i poveri.

Urania cottage
Urania Cottage

Lo stesso Dickens fu, insieme alla benefattrice Angela Burdett-Coutts tra i fondatori dell’Urania Cottege, una fondazione che accoglieva le donne cadute, ossia le ragazze madri, e le prostitute desiderose di una vita migliore.

Della prostituzione in epoca vittoriana parleremo in maniera più approfondita nel prossimo articolo.

prostituta vittoriana

http://www.victorianweb.org/history/slums.html

https://www.historyextra.com/period/victorian/life-in-19th-century-slums-victorian-londons-homes-from-hell/

 

Pubblicità