Ritrovato manoscritto inedito di Jane Austen!

Ritrovato manoscritto inedito di Jane Austen!

Un eccezionale ritrovamento che potrebbe cambiare per sempre l’immagine che i lettori hanno della famosa scrittrice inglese Jane Austen. È stata consegnata alla London Library una scatola ritrovata presso una dimora di Southern Hill, un quartiere della cittadina di Reading, il cui contenuto si è dimostrato interessante quanto controverso: all’interno di un antico ricettario, infatti, sono state rinvenute le pagine di un manoscritto inedito che gli esperti hanno attribuito a Jane Austen.

jane austen manoscritto

Scoperta inimmaginabile!

La casa nella quale è avvenuto l’inimmaginabile ritrovamento è avvenuto nella soffitta di un’antica dimora risalente al 1789, l’unica rimasta dell’originale quartiere Southern Hill, nella quale nei primi anni dell’ottocento sembra abbia dimorato una nipote dell’autrice Jane Austen, la quale potrebbe essere entrata in possesso del manoscritto proprio grazie alla celebre zia, con la quale era in corrispondenza.

Chi era Anna Austen Lefroy?

Anna Austen Lefroy, nata nel 1793, era figlia di James, fratello maggiore di Jane Austen e di Anne Mathew. Per ironia della sorte, Anna sposò nel 1814 Benjamin Lefroy, parente di Tom, sul quale gli storici si sono posti molte domande, riguardo alla relazione presunta con Jane Austen, introno alla quale a tutt’ora aleggia mistero e su cui molto è stato scritto. Su questo amore, che non sfociò mai nelle nozze alla giovane scrittrice dell’arrembante avvocato, è stato anche girato il film “Becoming Jane”.

Anna Austen Lefroy, fra tutti i nipoti di Jane, fu quella che ebbe maggiore interesse per la letteratura e, a sua volta cimentandosi nella scrittura, intrattenne con Jane Austen un carteggio su tematiche letterarie. Nei suoi scritti risulta anche la continuazione del romanzo incompiuto della Austen, Sanditon, ma nessuna sua opera arrivò alla fama come quelle della zia.

Jane austen
Il ricettario di Anna Austen Lefroy
(Georgian Gems, Regency Reads & Victorian Voices – WordPress.com)

Il ricettario

Il ricettario che è stato ritrovato nella soffitta della casa inglese è pervenuto agli attuali proprietari durante una ristrutturazione dell’edificio: Mr. Fisher, infatti, aveva deciso di abbattere un muro divisorio che attraversava, apparentemente senza motivo, la parte abitabile del sottotetto per ricavarne un unico locale. Durante l’abbattimento del muro, l’incredibile ritrovamento: una nicchia ricavata all’interno della parete, probabilmente un antico scaffale che per motivi sconosciuti era stato pannellato e ricoperto di carta da parati.

Sulla scaffalatura nascosta sono stati trovati dagli oggetti rimasti nascosti per un centinaio d’anni, fra cui alcuni taccuini con note delle spese, una scatola da cucito –  in perfette condizioni, ora in vendita su Etsy – e una serie di quaderni contenenti le ricette scritte a mano da una donna.

Conoscendo il passato della casa, Mr. Fisher, una volta identificati sui quaderni i monogrammi che rimandavano a Mrs. Lefroy, non ha indugiato e ha raccolto il materiale per rivolgersi a studiosi esperti.

La scoperta della London Library.

La vera sorpresa, tuttavia, è stata quella dei bibliotecari della London Library, i quali si sono immediatamente rivolti immediatamente all’Università di Londra che ha mandato uno dei massimi esperti su Jane Austen, il professor Collins, il quale, con non minore meraviglia, ha confermato in prima battuta l’autenticità del reperto.

Il professor Collins della London University

Il romanzo di Jane Austen sotto indagine

Quello che in un primo momento era parso solo uno dei volumi del ricettario manoscritto da Anna Lefroy, si è rivelato essere una raccolta di pagine scritte da un altro autore, non cibi e cotture, ma una narrazione vera e propria. La grafia era quella di Jane Austen e il testo era introdotto da una lettera indirizzata alla nipote e datata gennaio 1817: l’autore della lettera, presumibilmente Jane Austen stessa, come anche conferma la firma in calce, inviava ad Annaun breve testo in lettura, giusto una storiella per farmi, e farti, compagnia in questi giorni così difficili.”

A detta del professor Collins, se il manoscritto supererà anche gli ulteriori esami e analisi che sono già in corso, potrebbe rivelarsi l’ultima opera compiuta scritta da Jane Austen, un testo che potrebbe rivoluzionare l’immagine dell’autrice agli occhi di tutti i suoi appassionati lettori.

Il testo del romanzo

per ora non sono ancora trapelate informazioni precise sul contenuto dell’opera, anche se qualche indiscrezione già sta circolando negli ambienti letterari. Sembrerebbe infatti che l’opera inedita di Jane Austen sia una sorta di autobiografia nella quale la scrittrice racconta le vicende di una fanciulla che, rifiutato un fidanzato in grado di garantirle il futuro, sceglie di dedicarsi alla scrittura che già ama, rinunciando al matrimonio poiché il suo vero amore non trova coronamento. Un altro particolare trapelato, che confermerebbe una base autobiografica, riguarda la seconda protagonista del racconto, dal destino ancora più tragico, in quanto perde l’amato a causa della febbre gialla durante un viaggio verso i Caraibi. Particolari molto precisi che rimandano alla vita di Jane Austen e di sua sorella Cassandra, il cui fidanzato, Thomas Fowle, ebbe proprio la sorte del personaggio del racconto.

Se così fosse sembrerebbe confermarsi la teoria che unisce il nome di Jane Austen a quello di Tom Lefroy, per il quale la scrittrice potrebbe aver rifiutato altre proposte di matrimonio.

Tom Lefroy

Perché questa scoperta risulterebbe scioccante per i fan della scrittrice?

Innanzitutto la svolta autobiografica da parte di Jane Austen sarebbe del tutto inattesa, in quanto l’autrice si è sempre dimostrata molto schiva riguardante la propria vita privata.

Forse è per questo che la nipote, ricevuto un testo così confidenziale, ha poi deciso di nasconderlo in mezzo a oggetti personali come il proprio ricettario, e in un secondo momento di murare nell’intercapedine il prezioso manoscritto.

Al contrario di Cassandra, che dopo la morte della sorella decise di bruciare la corrispondenza di Jane Austen ritenuta troppo personale per poter lasciare che altri la leggessero, Anna deve aver pensato che un manoscritto dell’autrice non potesse essere cancellato per sempre.

Ne sapremo certamente più quando gli esperti dell’Università di Londra avranno terminato le loro indagini e, nel caso il manoscritto venisse riconosciuto con autentico, possiamo sperare che l’effettivo contenuto del testo venga reso noto e pubblicato.

Un antico piatto appartenuto a Jane Austen

(articolo tradotto da Daylypost.com)

Buon primo aprile a tutti!

 

 

 

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