Mia cara Jane – Il tè del venerdì

 Mia cara Jane – Il tè del venerdì

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Il tè del venerdì oggi è per me molto emozionante, perché sono attualmente impegnata nella lettura di Mia Cara Jane, romanzo epistolare di Amalia Frontali, oggi ospite per il tè del venerdì.

Mi piacerebbe, in futuro, trovare il tempo di presentarvi il romanzo attraverso una piccola recensione, perché merita proprio di soffermarsi a parlarne. Anticipo solo che se siete amanti dei romanzi di Jane Austen, quest’opera attirerà la vostra attenzione. E conquisterà il vostro cuore.

Oggi però il mio ruolo è quello di intervistatrice, perché Miss Darcy lascia sempre a me il piacere di ricevere nel suo salotto, mentre si occupa puntigliosa che tutto sia pronto per servire un tè perfetto.

Mia cara Jane - Amalia Frontali

Benvenuta Amalia! Mentre aspettiamo che l’acqua sia calda e i pasticcini sfornati, di solito Miss Darcy insiste per scoprire qualcosa sui suoi ospiti. Ma nel tuo caso temo che la domanda sia proprio indiscreta… possiamo strapparti qualche segreto? Uno piccolo?

Oh beh, che vita sarebbe senza segreti? Vediamo un po’… un piccolo segreto… sono membro del JASIT e ne sono molto fiera. E’ sufficiente? Un altro segreto? Ho in programma un ballo regency prima di Natale…

(E qui tutta la mia invidia trapela dal tremito della mia mano che fa tintinnare la tazza, N.d. A.)

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Mia cara Jane: da dov’è nata l’idea di scrivere questa raccolta epistolare? Perché hai scelto di proporre solo il carteggio ricevuto da Jane?

Mi ha sempre colpita molto l’idea che due giovani destinati a un brillante futuro si fossero conosciuti e piaciuti quando erano entrambi giovanissimi e privi di prospettive. E non penso che Jane Austen fosse una ragazza facile da impressionare.

Mi sono chiesta se non ci fosse qualche possibilità che la loro occasionale frequentazione, dopo il famoso ballo ad Ashe del 15 gennaio 1796, fosse continuata e mi sono detta che, in tal caso, ciò avrebbe dovuto necessariamente avvenire per lettera. Da qui il carteggio.

Ma non avrei mai osato prendere in mano la penna di Jane.

Per una questione di rispetto, naturalmente, ma anche perché il suo stile è inconfondibile e sarebbe balzato subito all’occhio il mio non esserne all’altezza (in un’altra lingua, per giunta). Ho preso in prestito la penna a Jane solo per qualche breve pagina, in quella che, più che una lettera, è una dedica. Ma sto già dicendo troppo….

mia cara jane
Emilie Munier, la lettera

Mia cara Jane non racconta solo l’evoluzione di un delicato sentimento fra i due interlocutori, ma attraverso queste lettere ci racconti un periodo molto preciso e importante nella vita di Jane Austen. Quali difficoltà hai incontrato nel ricostruire e nel narrare la vita di questa autrice? E nell’inserire queste lettere, (probabilmente!) mai scritte e mai spedite, nella realtà storica?

La ricostruzione e la ricerca storica sono state molto divertenti.

L’epistolario di Jane lo conoscevo già abbastanza bene, quindi non è stato difficile stendere una sua cronologia. Ho appreso un bel po’ sulle vicende storiche riguardo a Tom Lefroy su vari siti inglesi, ho interpellato via mail un paio di esperti dei fatti, ho condotto qualche ricerca bibliografica e genealogica e alla fine sono riuscita a stendere una cronologia affidabile anche di Tom, compresi alcuni eventi successivi alla morte di Jane (fra cui alcuni particolarmente misteriosi e interessanti, come la faccenda della “lettera di Cadell”).

Alcune curiosità storiografiche e genealogiche, che ho trovato divertenti o intriganti, le ho inserite come post nella pagina facebook “Mia cara Jane”.

Una volta stese e incrociate le due cronologie, comprensive di spostamenti, ho immaginato una serie di vicende, narrate poi per lettera, che potessero essere coerenti con date, luoghi e situazioni realmente avvenute e documentate.

Nei periodi di buio storiografico ho inserito vicende di fantasia curando però che non fossero mai in contraddizione con le fonti storiche. Ad esempio si parla di un brano di musica che Tom fa copiare per Jane: l’episodio è inventato, ma quel brano è effettivamente nella raccolta musicale di Chawton.

mia cara jane austen
Tom Lefroy

Ancora domande su Mia cara Jane. Personalmente sono rimasta molto colpita dal modo di narrare, che ho trovato estremamente verosimile, oltre che gradevole. Come ti sei calata nel personaggio di Tom Lefroy? Ci racconti qualcosa di Tom e del suo (reale) rapporto con Jane Austen?

Quello che mi ha sempre colpito di Jane Austen – a parte i sei romanzi perfetti, ovviamente – è la freschezza del suo epistolario, la modernità del suo spirito, la spontaneità del suo stile.

Leggendo le lettere di Jane è impossibile non pensare a lei come a una persona vera, lontanissima da un olimpo letterario di autori paludati, una donna brillante, pragmatica, ironica e piacevole.

Mi sono chiesta che tipo d’uomo avrebbe potuto fare breccia in una personalità così volitiva e concreta, che tipo di relazione avrebbe potuto soddisfare una sete di sentimenti così profonda.

Il mio Tom è la risposta a questa domanda: un giovane uomo del suo tempo capace di vedere oltre le facili apparenze, abbastanza brillante da apprezzare l’altrui intelligenza senza temere di esserne sopraffatto e abbastanza coraggioso da innamorarsi di una donna capace di stare con lui su un piano di parità e pertanto impossibile da controllare.

Quanto al vero Tom Lefroy, quello che colpisce, studiando un po’ la sua figura storica, è un grande, profondo cambiamento che avvenne in lui dopo il 1799 (quando aveva 23 anni) e si fece ancor più marcato dopo il 1817.

Tom era stato, da giovane, un bravissimo ragazzo: studioso, serio, devoto e obbediente ma pieno di vita. Ansioso di fare carriera come avvocato e di migliorare la propria posizione sociale, quindi ambizioso e brillante, amante dei viaggi, incline allo spirito.

Ce la vedete Jane che si fa conquistare in pochi giorni da un cavaliere noioso e bigotto? Proprio no il che significa che al tempo del suo incontro con Jane Tom era tutt’altro che tedioso.

Dopo il 1799, la sua serietà diventa grevità, la sua devozione religiosa diventa bigottismo, la sua ambizione professionale diventa ossessione. Il carteggio di Tom com la moglie Mary, quando ancora entrambi non avevano trent’anni, è un continuo susseguirsi di precetti morali e saggi consigli ispirati alle fonti bibliche. Cosa è successo nel 1799? E nel 1817? Vi lascio scoprirlo nel romanzo 🙂

mia cara jane
William Blake (1757-1827)
Ritratto della signora Q (Harriet Quentin). 1820.

Progetti futuri? Scriverai altri romanzi, con questo pseudonimo o con altri nomi? Ci racconterai ancora di Jane o hai altre magnifiche avventure nel cassetto?

Penso che lascerò in pace Jane e Tom, ho già spifferato fin troppo sulle loro vicende private, ma sicuramente ho altre storie nella penna. Una sarà pronta per la pubblicazione, spero, già questo inverno. Sarà un altro romanzo epistolare, ambientato nel 1814, stavolta però in Italia, e le lettere non avranno un unico autore ma saranno di diversi personaggi. Se voleste iniziare a conoscerli, qualcuno di loro si è già presentato nella pagina facebook di Mia Cara Jane.

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Kennington – Reading the letter

Nessuno scappa! Miss Darcy è categorica. Vogliamo sapere come prendi il tè.

Ebbene, rovinerò la mia reputazione ma devo confessare che prendo il tè in modo assai poco british, ossia con il miele e senza né latte né limone. E visto che adoro cucinare, in casa non mancano mai biscottini dolci o salati con cui accompagnarlo.

Ma se mi chiedi il mio modo ideale di prendere un tè…naturalmente abito regency, spettegolando dietro il ventaglio.

Biografia essenziale

L’autrice in carne e ossa, quella che si nasconde dietro lo pseudonimo, ha ben poco di interessante da dire di sé stessa.

Amalia, invece, ha parecchio ancora da scrivere e ha in serbo molte altre lettere, storie e personaggi, impazienti, indipendenti e persino indisciplinati, che aspettano di uscire dalla sua penna.

E che, speriamo, sapranno farsi amare.

Mia cara Jane - Amalia Frontali
La casa di Jane Austen a Chawton

Mia Cara Jane – Scheda e sinossi

Titolo: Mia Cara Jane

Autore: Amalia Frontali

Editore: autopubblicato Amazon KDP

Link: https://www.amazon.it/Mia-Cara-Jane-lettere-scritte-ebook/dp/B01BL0DOHS/

Data pubblicazione: 09/02/2016

Pagine: (versione kindle): 168

Mia cara Jane - Amalia Frontali
La chiesa di Steventon

Sinossi                                             

Nel gennaio 1796 Thomas Langlois Lefroy, futuro Capo della Corte Suprema irlandese, e Jane Austen, futura autrice di grandi capolavori della letteratura, entrambi ventenni, si conobbero e si piacquero.

A questa innocente attrazione – ci dice la storia – nulla seguì. Jane non si sposò mai e Tom contrasse un’unione di convenienza, che gli garantì un suocero potente, una ricca dote e la protezione economica di uno zio già molto contrariato da matrimoni indesiderabili in famiglia.

Gran parte delle lettere di Jane Austen, dopo la sua morte, fu data alle fiamme dalla sorella Cassandra, per motivi che non sono mai stati veramente chiariti. Qui finisce la verità storica.

Se Tom Lefroy, dopo quell’occasionale conoscenza, avesse scritto una lettera a Jane Austen?

Se a quella lettera – imprudente e ingiustificabile dalle convenzioni sociali – fosse seguita una vera e propria corrispondenza?

Mia cara Jane - Amalia Frontali
La firma di Jane Austen

Le lettere di Tom a Jane, che sono pura invenzione letteraria, si incastrano però con minuziosa esattezza con le cronologie storiche dei protagonisti; sicché personaggi, luoghi ed eventi sono reali e mostrano che quello che non è mai accaduto sarebbe però stato possibile e plausibile.

Mia cara Jane è dunque un derivato austeniano in forma epistolare e stile regency, corrispondente ad un carteggio immaginario, di natura romantica, di pugno di Tom Lefroy, che segue con esattezza le biografie storiche dei personaggi ripercorrendo gli anni fra il 1796 – in cui si colloca il primo incontro fra i due – al 1799 – anno del matrimonio di Tom Lefroy – e termina con un breve ultimo scambio epistolare nel 1817 – anno della morte di Jane Austen.

Durante questo breve periodo, ad una storia d’amore segreta, tormentata dalla distanza, dalle incertezze e dalla disapprovazione familiare, si unisce la genesi dei primi grandi romanzi canonici della Austen e Tom Lefroy diventa, nella finzione, consigliere e ispiratore della grande letteratura austeniana, suggerendo personaggi e situazioni romanzesche, incoraggiando revisioni, facendo da specchio alla coscienza letteraria dell’autrice.

Jane Austen
Jane Austen

In un serrato contrappunto fra realtà storica e immaginazione, la trama si dipana fra continui echi delle Lettere austeniane sfuggite alle fiamme, citazioni dei capolavori, precisi riferimenti a viaggi, vicende e personaggi storici.

Sullo sfondo le guerre napoleoniche, i fermenti della rivoluzione, l’instabilità dell’Irlanda, la moda, lo stile di vita e la società della reggenza fanno cornice al microcosmo delle vicende private.

Senza forzature storiche, l’epistolario romantico sfocerà pienamente nella realtà storica, in un finale toccante ma non melodrammatico, che assegna al geniale romanzo postumo Persuasione un ruolo da protagonista.

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