Le Chevalier d’Éon – la spia transgender alla corte del re.

Le Chevalier d’Éon – la spia transgender alla corte del re.

Le Chevalier d’Éon – il cavaliere d’ Éon è un personaggio storico che non smette mai di affascinarci e di appassionarci con i suoi segreti.

Le Chevalier d’Éon: uomo o donna?

Uomo o donna? Le Chevalier d’Éon – il cavaliere d’ Éon fu probabilmente entrambi, anche se per metà della sua vita visse come un uomo e indossò panni maschili, mentre in età matura decise di indossare abiti femminili, anche senza rinunciare alla sua identità di spadaccino e di cavaliere e quindi senza vivere una vita “al femminile” secondo i canoni del periodo.

Chevalier d'Éon

Le Chevalier d’Éon – i primi anni

Charles-Geneviève-Louis-Auguste-André-Timothée d’Éon de Beaumont nacque 5 ottobre 1728 a Tonnerre, nel dipartimento francese dello Yonne, in una famiglia dell’alta borghesia. Dei suoi primi anni di vita si sa poco, in quanto le informazioni che provengono dalla sua autobiografia. La storia ci ricorda un po’ quella di lady Oscar: le Chevalier d’Éon afferma infatti di essere nato con attributi femminili ma di essere stato cresciuto come un maschio per questioni ereditarie.

Durante e dopo gli studi si trasferì a Parigi, laureandosi in diritto civile e canonico nel 1749. Amante delle lettere, abile scrittore politico e studioso di finanza e amministrazione divenne ben presto segretario di Bertier de Sauvigny, intendente di Parigi.

Nel 1756 le Chevalier d’Éon entrò a far parte della rete segreta di spie di Luigi XV, direttamente al servizio del re, e si occupò di una missione segreta in Russia durante la quale incontrò l’imperatrice Elisabetta per portare a termine una cospirazione contro la monarchia asburgica.

La vita da spia

Secondo l’autobiografia del Cavaliere d’Éon, per poter raggiungere la Russia senza destare sospetti, assunse l’identità di Madame Lia de Beaumont, diventando damigella d’onore dell’imperatrice russa. Ciò che si sa è che, con identità maschile Cavaliere d’Éon  fu segretario di Chevalier Douglas, ambasciatore francese in Russia a San Pietroburgo del 1756 al 60, e in seguito del suo successore.

Nel 1760 Chevalier d’Éon fece ritorno in patria e nell’anno successivo divenne capitano dei dragoni, ruolo nel quale combattè nelle fasi successive della guerra dei sette anni.

Ferito a Ultrop, e probabilmente coinvolto in altre azioni di spionaggio, ottenne alla fine della guerra il titolo di chevalier e una cospicua pensione.

Chevalier d'Éon

Le Chevalier d’Éon a Londra

La carriera politica e lavorativa proseguì a Londra dove divenne incaricato d’affari e poi ministro plenipotenziario, ruoli che sfruttò per proseguire l’attività di spionaggio in terra inglese.

Durante questo periodo riuscì a intessere molti legami con la nobiltà inglese, ma l’arrivo dell’effettivo ambasciatore francese a Londra portò una retrocessione del suo ruolo politico presso l’Inghilterra.

Dell’arrivo dell’ambasciatore fino al rientro in Francia dello stesso nel 1766, il cavaliere d’Éon si trovò coinvolto in una serie di intrighi degni d’un romanzo d’avventura che egli stesso raccontò nella sua corrispondenza diplomatica. I suoi servigi fruttarono una notevole rendita, ma le sue attività come spia lo costrinsero a scegliere di restare in esilio a Londra per evitare ripercussioni dei suoi nemici in Francia.

All’inizio degli anni 70 del 1700, a Londra cominciano a nascere sul cavaliere d’Éon vari pettegolezzi. Pur comportandosi come un uomo e indossando la divisa, attirò l’attenzione di diversi gentiluomini che cominciarono a scommettere sul fatto che fosse o meno una donna. Addirittura alla Borsa di Londra giunsero scommettitori, ma dopo un anno durante il quale il cavaliere d’Éon si rifiutò categoricamente di svelare quale fosse la verità, l’interesse cominciò a scemare.

Chevalier d'Éon

Le Chevalier d’Éon in panni femminili

Nel 1774 con la morte di Luigi XV, le secret du roi, la rete di spie in cui aveva militato il cavaliere, fu sciolta e d’Éon spero di poter rientrare in Francia: gli fu concesso a patto che consegnasse tutta la corrispondenza collegata alle sue attività di spionaggio. Il suo passato tuttavia poteva ancora metterlo a rischio, e fu così che per la seconda volta utilizzò abiti femminili per salvarsi la vita.

Secondo la testimonianza di Madame Campan, nonostante l’aspetto femminile che ostentava nell’abbigliamento, il cavaliere d’Éon manteneva modo di fare e atteggiamenti del tutto mascoline, in particolare adottando un linguaggio fuori dalle righe.

La nuova vita in Francia iniziò con il riconoscimento al cavaliere d’Éon del sesso femminile e grazie all’intervento di re Luigi XVI, il cavaliere poté indossare abiti femminili e in contemporanea le insegne dell’ordine cavalleresco. Le sue stranezze tuttavia portarono a lunghe trattative e infine nel 1777 fu bandito dalla sua città natale.

Nel 1779, d’Éon pubblicò un libro di memorie: La Vie Militaire, politique, et privée de Mademoiselle d’Éon. La vide in Francia per questo singolare personaggio era molto difficile: gli fu negato il permesso di unirsi alle francesi nella guerra d’indipendenza americana e infine, nel 1785, il cavaliere Nel 1779, d’Éon decise di tornare in Inghilterra.  Nel frattempo, con la rivoluzione francese, tutti le rendite del Cavaliere furono interrotte ed egli si trovò a dover vendere i propri beni personali per mantenersi.

Chevalier d'Éon

Gli ultimi anni

Le sue grandi abilità come spadaccino divennero la sua risorsa, insieme alla particolarità del suo abbigliamento è stile: partecipò a tornei di scherma fino a che, gravemente ferito a Southampton, dovette rinunciare. Gli ultimi anni della sua vita li trascorse con un nuovo pseudonimo, fingendosi una vedova di nome Mrs Cole.

Gli ultimi anni furono caratterizzati dalla povertà e dalla solitudine. Dopo una caduta, dovette trascorrere gli ultimi quattro anni in un letto, nel quale morì il 21 maggio 1810 81 anni.

Fu solo dopo la sua morte che il mistero legato al vero sesso del cavaliere d’Éon poté essere svelato, in seguito a un esame autoptico da parte di un chirurgo. Nell’attestato di morte fu dichiarato che il cavaliere presentava sia organi maschili perfettamente formati sia caratteristiche femminili quali il seno: “insolita rotondità nella formazione degli arti” e “seno notevolmente pieno”.

Il mistero del cavaliere d’Éon

Dunque il mistero, per quanto svelato, rimane in parte ricco di interrogativi: proprio in onore del Cavaliere d’Éon infatti coniato il termine eonismo, che indica la tendenza di alcuni uomini a indossare abiti da donna.

La verità sul cavaliere d’Éon è sepolta insieme a lui nella chiesa di St. Pancras a Londra, in quanto dalle testimonianze dell’epoca e dalle affermazioni dello stesso cavaliere non possiamo trarre conclusioni precise.

Chevalier d’Éon forse fu una donna cresciuta da uomo affinché le fosse assicurato un futuro migliore e solo da adulta tornata alla propria identità sessuale, così come è possibile che fin dall’inizio il suo corpo presentasse caratteristiche di ermafroditismo e che d’Éon abbia nel tempo assecondato aspetti diversi della propria personalità.

Sicuramente ebbe una vita molto movimentata, piena e memorabile, ma le sue scelte comportarono una profonda solitudine e lo condussero a una fine molto triste, come spesso capita agli eroi di vivaci romanzi d’avventura di questo periodo che pagano al termine della storia con un finale drammatico le magnifiche peripezie vissute.

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https://en.wikipedia.org/wiki/Chevalier_d%27%C3%89on

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