L’abito da tè vittoriano – tea gown

L’abito da tè vittoriano – tea gown

L’abito da tè è un capo d’abbigliamento che nasce intorno alla metà dell’800, come vestito “informale” femminile.

Si tratta di un abito più comodo rispetto ai modelli destinati alla mattina, al pomeriggio, da sera e alle passeggiate, ed è privilegio della padrona di casa ricevere gli ospiti per il tè indossarne uno.

l'abito da tè
anni 70

Perché indossare un abito da tè – tea gown e relax

Il tea gown, l’abito da tè, compare nella guardaroba femminile dopo la metà del 1800, proprio nel periodo in cui i corsetti diventano particolarmente costrittivi e le gonne sempre più abbondanti. Intorno al 1850 1860, il volume delle donne raggiunge la massima dimensione grazie alle crinoline con la forma a campana e i corsetti stringono la vita per creare un forte contrasto di volumi. È in questo periodo che compaiono i primi abiti da tè, per rispondere a un’esigenza sempre più sentita dalle donne di potersi muovere in modo più comodo nella loro casa ricevendo gli invitati o semplicemente di indossare vestiti morbidi per prendere uno dei passi più importanti della giornata prima degli impegni serali.

Abito da tè 1887

Corsetto o non corsetto?

Le donne vittoriane, come tanti altri prima di loro e dopo di loro, si abituano a indossare un corsetto subito dopo l’infanzia, in quanto il busto viene considerato indispensabile nel guardaroba delle signore per dare alla figura la forma corretta. I corsetti, più o meno stretti e più o meno raffinati, vengono indossati da tutte, anche dalle donne del popolo, anche se le lavoratrici tendono a stringere meno i lacci per poter muoversi agevolmente. Dal 1860 fino ai primi del novecento i corsetti cambiano forma e si fanno sempre più stretti per arrivare alla fine del secolo con i corsetti a esse che modificano anche la postura femminile.

Tutta questa scomodità, tuttavia, faceva parte della vita normale delle donne, le quali anche durante la gravidanza erano quasi obbligate a sostenere la schiena con corsetti appositi, in quanto l’abitudine al sostegno lo rendeva quasi indispensabile.

L’abito da tè può essere indossato senza corsetto, ma in realtà spesso è accompagnato da una struttura meno costrittiva. Nel 1883 un articolo lo descriveva come “una forma elegante di vestaglia”.

l'abito da tè vittoriano
Anni ’80

L’abito da tè vittoriano – oriental tea gown

l’abito da tè vittoriano risponde dunque alle numerose esigenze della donna del periodo di essere elegante ma di poter respirare almeno per qualche ora al giorno.

L’abito da te, è ovvio, appartiene soltanto a quella fascia sociale medioalta che può permettersi un determinato stile di vita: come abbiamo visto, parlando del tè, la distinzione fra high tea e low tea era principalmente una distinzione di tipo sociale e il low tea, che poteva essere offerto agli ospiti a partire dalle 15, era appannaggio delle signore importanti. Erano proprio loro a indossare questi abiti da tè, e solo ed esclusivamente fra le mura di casa. I primi abiti da tè nascono ispirati alla moda orientale e in particolare dal kimono giapponese.

Alcuni abiti da tè, infatti, assomigliano molto sia come struttura sia come fantasie proprio agli abiti orientali e ne ripropongono le sete e i ricami.

Modello Kimono 1900 (pinterest)

Quando indossare un abito da tè.

L’abito da tè poteva essere indossato dalla padrona di casa a partire da mezzogiorno fino alla sera, solo ed esclusivamente fra le mura domestiche. L’abito da tè poteva essere anche molto elegante ma spesso era proprio la stravaganza il suo punto di forza.

Poteva essere tranquillamente indossato davanti alla famiglia, agli amici più intimi sia durante l’afternoon tea e nelle cene più informali, mentre non era indicato come abito da ricevimento in occasioni più importanti.

La massima diffusione dell’abito da avviene intorno alla fine del secolo, dal 1870, quando i corsetti raggiungono il top della scomodità, per affermarsi del tutto nei primi del novecento. I vestiti pensati per il pomeriggio si distinguevano da quelli per le ore tarde, serali, in quanto avevano il collo più alto mentre gli abiti da te pensati per la sera erano più scollati.

fine secolo, modello vestaglia

 

L’abito da te come conquista femminile.

Si può considerare l’abito da tè come una conquista delle donne che si riappropriano della propria comodità, anche se solo in condizioni privilegiate come gli spuntini domestici, senza rinunciare alla classe e allo stile.

Nei primi del novecento l’abito da te diventa sempre più morbido impalpabile e più simile a quelle che noi oggi chiamiamo destare, pur senza rinunciare a dettagli importanti come ricami e a pizzi.

Questo tipo di abbigliamento permetteva alle donne una notevole espressione di sé e dei propri gusti, in quanto la varietà di linee, tessuti e stili era notevole. Oggi ci rimangono abiti da tè romantici, lievi e svolazzanti di trine e pizzi, altri dalle linee più severe e più simili ad abiti da sera. L’abito da tè era la prima vera espressione del gusto personale delle signore, fino ad ora ingabbiate in miriadi di regole riguardanti il loro abbigliamento.

anni ’20

L’abito da tè e L’erotismo

l’abito da tè assume fin dall’inizio diverse valenze: la padrona di casa che cede in abito da tè dà l’impressione di essere più libera e più in intimità con gli ospiti, anche grazie al tipo di movimento che le viene consentito da questo vestito e agli stili del capo d’abbigliamento. Era gradito dunque essere ricevuti da signore in abito da tè, ma soprattutto l’abito da tè in breve tempo assume anche una certa connotazione erotica, in quanto, rispetto ai vestiti di uso “pubblico” è più facile da mettere e da togliere, non necessitando dell’aiuto di una cameriera per essere indossato. I più duri ad accettare nelle loro case signore con indosso questi vestiti furono i più conservatori che vedevano in questo abbigliamento qualcosa di troppo scandaloso.

L’abito artistico

L’Artistic Dress è un vero e proprio “movimento di moda” che si sviluppa nella seconda metà del diciannovesimo secolo. Ispirato agli abiti indossati nei dipinti storici e in particolare dallo stile proposto dai preraffaelliti, gli abiti d’ispirazione artistica rifiutano la struttura rigida dell’abbigliamento del periodo, per privilegiare linee medievaleggianti, tessuti preziosi ma linee più libere, dal design semplice. Grande importanza dunque a sete e stoffe (siamo comunqe nell’ambito artistico dell’art & craft) e al richiamo al passato. Non abbiamo una data di inizio vera e propria, ma è probabile che l’artistic dress sia nato in Gran Bretagna nei primi anni del 1850. Successivamente si è sviluppato in categorie più specifiche come Aesthetic Dress e Künstlerkleid. nel continente.

Una delle prime a lanciare la moda fu di certo Lizzie Siddal, che soleva indossare abiti molto particolari e simili a quelli utilizzati durante le sedute di posa.

il saluto a Beatrice, Rossetti

L’abito da tè firmato

una delle grandi firme che ha decretato il successo dell’abito da tè è certamente la Maison Worth, che ha disegnato nel tempo meravigliosi tea gown, o, per dirla alla francese, veste d’interieur.

Le padrone di casa più fantasiose cercavano di intonare il proprio abbigliamento all’ambiente: ricami e decori, così come lo stile generale, potevano essere abbinati allo stile scelto per la stanza dove si riceveva.

Abito da tè di Worth, da Pinterest

Il Novecento.

L’abito da tè nel corso dei primi anni del novecento si avvicina sempre di più agli abiti indossati anche fuori casa, in quanto al termine dell’epoca Edoardiana la guerra decreta una progressiva diminuzione dell’importanza dei corsetti e, non ultimo, un crescente bisogno di libertà e praticità nell’abbigliamento. Le donne smettono di necessitare di abiti da tè verso la fine degli anni 30, data dopo la quale questo tipo di vestito viene abbandonato.

https://www.dejavuteam.com/the-tea-gown/

http://thedreamstress.com/2012/06/terminology-what-is-a-tea-gown/

 

 

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