La signora del Lunedì: Emma Lee Bennett

La signora del Lunedì: Emma Lee Bennett

emma lee bennett

Emma Lee Bennett e i suoi romanzi sono i protagonisti del “la signora del Lunedì” nel gruppo Facebook Regency & Victorian.

Pronti a conoscere il Duca , personaggio ricco di fascino, e le sue avventure? A voi “The Northcliff Series” una saga Regency da non perdere!

Cominciamo con l’intervista all’autrice, e poi scopriremo insieme estratti e curiosità sul Duca.

Emma Lee Bennett – L’intervista

Il tuo piatto preferito?

In verità… mi piace mangiare cibi semplici e non ho un piatto preferito, ma tanti! Ma una cosa di cui non posso fare a meno è la verdura!

Viaggeresti in nave/ treno/ diligenza per visitare l’Europa?

Sì, sì, sì, e ancora sì! Ho viaggiato in nave (Norvegia e Polo Nord), Inghilterra e Francia (treno e auto). Lo rifarei ancora, soprattutto in Cornovaglia!

Teatro, lirica o balletto?

Balletto! Fatta danza classica e moderna…l’ho nel sangue 🙂

Il momento più imbarazzante del tuo incontro con Lui? (può anche non essere descritto nel romanzo).

Gli uomini sono creature tanto semplici da apparire irreali. Mi spiego…ragionano in modo diretto, concreto, lineare. E a volte spiegare loro i nostri ragionamenti elaborati, idealistici, stravaganti ed emotivamente contaminati è sempre stato per me motivo di imbarazzo. Avete presente quando chi chiedete “penserà che sono invasata? Matta? lunatica? rompi scatole?”. Ecco, così.

Passeresti una notte trasgressiva, travestita da uomo al Moulin Rouge (o da Tattersall) solo per pedinare Lui?

Sììììì!!!

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Le domande dal gruppo:

Piera Nascimbene: Come hai avuto l’idea di questo romanzo cioè di creare un personaggio così complesso e con questo potere nelle mani? Come hai fatto a coordinare le azioni di tutti i personaggi e gli avvenimenti in un periodo di tempo discretamente lungo senza dimenticare o sovrapporre informazioni!?

Un giorno, mentre stavo seduta con il mio iPad in mano, la mente ha iniziato a elaborare un testo.

Questo:

“Annaspava nell’acqua torbida. Non aveva aria nei polmoni e già gli sembrava di affogare ma ciò nonostante si spinse più in basso con uno slancio delle gambe, e continuò a muovere furiosamente le braccia, le mani aperte, alla ricerca disperata del fratello.

Ma lui non c’era.

Sentiva il petto bruciare ma si girò con un moto frenetico tentando di individuare una sagoma in mezzo a quell’acqua ormai sempre più sabbiosa.

Non resisteva oltre.

E già l’acqua si insinuava nelle narici e senza volerlo se ne ritrovò la bocca piena…

Aprì gli occhi e osservò il pesante velluto nero del baldacchino.

Affannava rumorosamente. Il sudore gli copriva il petto e una goccia scendeva lenta lungo il collo. Si alzò bruscamente senza fiato, il cuore martellava impazzito.

Barcollando raggiunse la finestra e posò i palmi aperti sul vetro ghiacciato dal gelo invernale, ma non lo sentì.

Aprì con impeto la finestra e una folata d’aria gelida lo avvolse completamente. Una violenta spruzzata di pioggia andò a mischiarsi al sudore della pelle nuda, e fu allora che si calmò.

Cominciò a respirare più lentamente e gli sembrò di tornare a vivere. Si accorse del temporale che infuriava fuori e del gelo che entrava.”

Il Duca è nato qui…in queste righe, per la prima volta.

Non avevo in mente altro. Poi ho costruito la storia. Non so dire perché, ma mi capita così… dialoghi, narrazione, descrizioni partono involontariamente, come quando dai fiato alla bocca e dici la prima cosa che ti viene in mente. Ecco…io do fiato al cervello senza accorgermene!

 

Far coincidere fatti, eventi, avvenimenti non è stato un lavoro da poco! Hai centrato proprio la difficoltà più grossa! Ecco perché ci ho messo quasi 4 anni… Ho riletto le 1000 e più pagine nn so quante volte, e a distanza di tempo l’una dall’altra. Sai, quando lasci passare del tempo e rileggi ciò che scrivi, non lo fai più con occhio da autore ma da lettore. Ed è meglio! Non c’è persona più adeguata a dare un giudizio che un lettore attento. Ovviamente studiare documenti dell’epoca ha la sua importanza: fatti realmente accaduti, date, e così via devono essere inseriti con cognizione. Dimenticanze ce ne sono state, sai? Ma, ripeto, con il lavoro di controllo fatto, ho calmato tutte le lacune.

Piera Nascimbene: A volte uno scrittore ha davanti un personaggio famoso che lo ispira: tu hai preso qualcuno a modello?

Modello fisico? Sì! Luca Argentero, ma gli ho messo gli occhi blu! sai perché è scuro…capelli neri. Se ti riferisci alla personalità del duca…beh, totalmente opera della mia fantasia. Ho questa peculiarità: quando creo un personaggio devo “vederlo” con gli occhi della mente nella sua completezza, lo preparo in toto, a 360°, devo conoscerlo alla perfezione nella sua interiorità. E lo faccio per tutti i personaggi. Sento che solo così potrò gestirli durante la narrazione e creare dialoghi adeguati.

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Emma Lee Bennett  – conosciamola meglio!

Qualcosa di me? Ho 44 anni, sono sposata e ho una famiglia numerosa.

Scrivo da tanto…da quando ero ragazzina. Solo da poco ho fatto il salto!

Una mia amica giornalista si è presa l’incarico di mettere ordine nei miei romanzi, punteggiatura, refusi e via dicendo.

Il resto del lavoro lo faccio io, perché sono pretenziosa con me stessa.

Soprattutto se si tratta di uno storico. Non si può scrivere di epoche che non si conoscono, di costumi che non si immaginano, di ambienti antichi che non sono stati studiati, almeno sulla carta.

Per “Il Duca” ho lavorato due anni. E un altro anno e mezzo è passato per consolidare e incasellare ogni dettaglio al posto giusto. Ma ne è valsa la pena, considerate le recensioni e l’attuale posto nelle top 100 di amazon! 🙂

Uso uno pseudonimo e nessuno, davvero nessuno dei miei amici e conoscenti sa chi sono veramente. Mio marito (unici a sapere la verità! Era impossibile celargliela…ore e ore ascrivere! Uomo, bello, paziente, meraviglioso!) sostiene che dovrei farmi aiutare da loro… ma io non ne voglio sapere. Testarda? Orgogliosa? Non lo so…ma vorrei andare avanti esclusivamente con l’aiuto delle lettrici casuali che incontrerò nella mia strada.

Ho scoperto che mi piace tantissimo sentire gli apprezzamenti delle lettrici dopo tanto impegno, e confrontarmi con loro, ascoltare i pareri, i suggerimenti, le considerazioni è indispensabile per il mio arricchimento come autrice, oltre che come persona.

Amo la gente, le persone, ascoltarle, aiutare dove posso. Mio padre faceva sempre battute simpatiche sul mio modo di essere crocerossina con tutti 🙂 Vedo sempre del buono nel mio prossimo, e sono convinta che dare per prima il buon esempio di solidarietà, gentilezza, educazione sia la via giusta per una società migliore. Lo so, sono un’idealista! E a volte prendo certe cantonate che mi annientano emotivamente. Ma che vi devo dire? Sono fatta cosi…

Quel bicchiere lì, quello sul tavolo, quello che gli psicologi vogliono farci immaginare mentre ci domandano “è mezzo pieno o mezzo vuoto?”…ecco, io quel bicchiere lo vedo mezzo vuoto non perché sia pessimista, ma al contrario perché sono ottimista, speranzosa e fiduciosa!!! Dottore, quel bicchiere è mezzo vuoto perché ho ingurgitato il suo delizioso e dissetante contenuto, e ne vorrei dell’altro, e poi ancora e ancora! Che cavolo…riempiamolo tutte le volte che serve!!!

emma lee bennett

The Northcliff Series – Trama

Inghilterra, prima metà del XIX secolo. Keiran, il Duca, uomo temuto, misterioso, taciturno, inquietante, refrattario agli affetti che non siano per madre e fratelli, costantemente impassibile, ha un carattere duro deciso.

Si costringe alla razionalità e alla ponderatezza che il suo titolo pretende. Ma l’inspiegabile capacità sensitiva che le sue mani possiedono lo espone alle emozioni e ai sentimenti altrui, che capta e percepisce come suoi, lasciandolo stremato nel corpo e sofferente nello spirito sensibile. Eleonor Hambrook, giovane estroversa e anticonformista, istintiva, schietta fino all’eccesso, originale nel suo modo di porsi, è totalmente fuori luogo nel contesto dell’epoca, tuttavia accettata grazie alla innegabile capacità di convincimento che la caratterizza, supportata da una bellezza fuori dal comune.

Scrive sotto pseudonimo articoli provocatori per la società di quegli anni e si interessa alla scienza medica.

I loro incontri fanno scintille e sono caratterizzati da dialoghi divertenti, frizzanti e sconvenienti. Per quanto Keiran, con tutta la sua razionalità, si ostini a ignorare la giovane Eleonor, dovrà tuttavia cedere all’urgenza di salvarla, a causa della gravità della situazione in cui lei si trova invischiata senza averne colpa.

La storia delle loro famiglie e dei numerosi personaggi che li circondano si intreccia sullo sfondo delle guerre napoleoniche, in un romanzo intenso, ricco di misteri, suspense, romanticismo, erotismo, dosati con equilibrio.

Qualche estratto…

14 febbraio 1810

Mercoledì

Da Almack’s oltre alla ricchezza e il titolo nobiliare, cose che influivano positivamente sull’approvazione o meno delle Patronesse, era assolutamente preteso un comportamento impeccabile e morigerato. Anche se in verità nessuno avrebbe saputo spiegare la presenza di alcuni personaggi, femminili e maschili, la cui reputazione era decisamente discutibile.

 

La folla presente adocchiò subito il Duca di Northcliff, impeccabile nel suo consueto abito scuro che, assieme ai capelli nerissimi decisamente più lunghi di quanto prescrivesse la moda, dava risalto agli occhi blu. Egli si avviò con discrezione verso un angolo della sala, senza prendersi la briga di salutare le Patronesse, accompagnando sua madre, la Duchessa, seguito dal suo amico Daniel Johnson, Marchese di St. James, e da suo fratello Roy, Marchese di Rothes.

Keiran non faceva caso alla curiosità dei presenti né tanto meno agli sguardi di ammirazione delle donne; per questo era giudicato inaccessibile e misterioso, quindi fortemente desiderato. Notò subito le occhiate insistenti della Contessa di Wilmot e il suo décolleté azzardato, ma non la guardò per più di due volte, non reputandolo appropriato.

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Eleonor e i marinai del Comandate Blake: divertente dislogo.

“«È vero che avete donne in ogni porto?».

Casanova la guardò, ed ebbe la decenza di dubitare se rispondere o meno.

«Oh, avanti! Non avrete paura di me!».

«No, Milady, non di voi…ma del Comandante Blake, sì!».

«Non gli dirò nulla, prometto!».

«Giurate!».

«Non posso giurare! Sono cattolica e non giuro».

«Siete cattolica???» chiese il Farmacista stupito, poggiandosi alla ramazza.

«Ma avete la mia parola di gentiluomo!» continuò Eleonor, non badando alla espressione sbalordita dell’altro.

Casanova rise di gusto, udendo quella frase.

«Per l’anima di Smithy!» sbottò Club passando di lì. «Che accidenti avete da ridere tanto?».

«Milady dà la sua parola di gentiluomo» spiegò Casanova. «Ed è cattolica».

«Suonerebbe male dire gentildonna!» rispose Eleonor con le mani sui fianchi. «Chi è Smithy?».

«La sua parola per cosa? Siete davvero cattolica?» chiese Club.

«Che non dirò a Key che Casanova mi parlerà delle donne che ha in ogni porto. Sì, sono cattolica…chi è Smithy?».

«Davvero vuoi correre questo rischio, Casanova? Blake ti scotennerà vivo se le parli di queste cose! Sicuro!» affermò Club con sicurezza. Poi guardò Eleonor. «Smithy era un vecchissimo marinaio della nostra ciurma. Morto».

«Mi spiace…».

«Chi accidenti è questo Key?» domandò Club alla donna, perdendo il filo del discorso.

«Milady…è ambiguo…e non va bene» commentò il Farmacista.

«Parlare delle donne di Casanova?» chiese lei.

«No, Lady Northcliff…quel nomignolo che usate con il Comandante» spiegò l’altro.

«Che nomignolo?» domandò Club.

«Key» spiegò Casanova all’omone duro di comprendonio.

«Il Comandante è Key? Che il diavolo…» borbottò Club.”

antonia romagnoli, la dama in grigio, regency romance

E infine, un’utima domanda:  fra i personaggi maschili del romanzo austeniano “Emma”, tua omonima, avresti scelto anche tu Knigthley?

Pensi che fra te e l’Emma di Jane Austen ci siano somiglianze?

Sì sì sì! Avrei scelto decisamente Knightley! Nessuna somiglianza fra me ed Emma, se non il nome! Che poi è uno pseudonimo scelto per l’assonanza con il nome di mia mamma. Ho sempre visto Emma di Jane come una deliziosa giovane donna, colpevole di una vanità e leggerezza di cui non è consapevole.

Sospetto che Emma sia il volto nascosto della Austen, il suo lato “potenziale” frizzante e ingestibile, ciò che lei sarebbe potuta essere e che non è stata, forse per scelta, forse per timidezza…o chissà per quale altro motivo.

Dopotutto della sua vita non si sa poi tanto, e quel poco che conosciamo ci ha fatto avere solo un’idea di come fosse realmente. Sono stata bene qui con voi oggi! Ringrazio di cuore Antonia Romagnoli per la sua disponibilità e questo gruppo accogliente!

Grazie a te e complimenti per quest’opera!

Dimentichiamo qualcosa? Sì: Eccovi le schede ufficiali dei romanzi!

Il Duca Nessuna Speranza

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Gran Bretagna, prima metà del XIX secolo. Keiran, primogenito della famiglia Northcliff, destinato a diventare Duca, uomo temuto e misterioso, ha poteri sensitivi straordinari e un carattere forte e deciso. Eleonor Hambrook, giovane estroversa e anticonformista, scrive sotto pseudonimo articoli provocatori per la società di quegli anni e si interessa alla scienza medica.

 

La storia delle loro famiglie e dei numerosi personaggi che li circondano si intreccia sullo sfondo delle guerre napoleoniche e della rivoluzione industriale in un romanzo intenso, ricco di misteri e suspense che avvolgono inspiegabili eventi. E in un succedersi di sentimenti e passioni, romanticismo ed erotismo vengono dosati con estremo equilibrio dalla scrittrice.

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Il Duca – Nessuna Difesa

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Inghilterra, prima metà del 1800.

 

Le vicende dei protagonisti, Keiran ed Eleonor Grace, si succedono a ritmo incalzante, fra drammi familiari, amori, incidenti, sorprese e verità che piano piano vengono a galla.

Sullo sfondo di una Scozia incontaminata in cui il Castello dei Northcliff svetta sovrano e di una Londra, ora sordida, ora romantica, i due protagonisti conosceranno sensazioni inesplorate e un amore sensuale che cresce giorno per giorno lasciandoli senza difesa.

La suspense, i dialoghi frizzanti e irriverenti, l’erotismo coinvolgente regalano squarci realistici della vita dei personaggi.

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Il Duca – Nessuna Condizione

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Nell’ultimo volume di The Northcliff Series, Keiran ed Eleonor impareranno a gestire il loro rapporto intenso senza alcuna condizione.

I momenti di tensione, dramma, passione ed erotismo scandiscono la loro storia e quella dei personaggi che li circondano.

Inaspettate verità saranno finalmente svelate.

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