La posta in epoca Regency – quando scrivere lettere era un’arte

La posta in epoca Regency – quando scrivere lettere era un’arte

La posta in epoca Regency era un affare… reale. Allora, come oggi, le missive, i biglietti e i pacchi venivano affidati alla Royal mail.

Scopriamo come viaggiavano le lettere nell’800 inglese.

La posta in epoca Regency e la Royal mail

La storia della Royal Mail inizia nel 1516, quando, sotto il regno di Enrico VIII, fu nominato per la prima volta un Master of the Posts, carica che cambiò nome in Postmaster General nel 1710.

La vera e propria Royal mail nasce però nel 1606, in seguito all’Unione delle Corone quando Giacomo I trasferì la corte a Londra e si premurò di istituire il servizio di posta reale fra Londra e Edimburgo per tenere sotto controllo lo Scottish Privy Council.

Perché anche i cittadini potessero usufruire del servizio bisogna aspettare Carlo I, che lo rese disponibile nel 1635 con pagamento a carico del destinatario. Il monopolio fu concesso a Thomas Witherings.

Oliver Cromwell tolse il monopolio a Witherings e lo diede a Edmund Prideaux: la posta reale in questo periodo era gestita dal “post office”, le cui entrate andavano a Prideaux direttamente.

Ogni corrispondenza passava per le mani di John Thurloe, segretario di stato e capo dello spionaggio di Cromwell.

Con la Restaurazione, nel 1657, Carlo II esautora Prideaux e affida la gestione della Royal Mail all’ufficio postale generale, facendo rientrare i proventi delle tasse postali nelle casse del regno: l’istituzione ufficiale è datata 1660. Nel 1661, poco tempo dopo l’unificazione di tutti i Post Office britannici nel General Post Office, per la prima volta viene apposto un sigillo sulla corrispondenza.

regency mail

Il servizio postale funzionava soprattutto per il trasporto, ma la ricezione della posta era ancora tuta da organizzare.

Il primo a pensare a un sistema di consegna fu William Dockwra, che col socio Robert Murray fondò il London Penny Post nel 1680. Istituirono una posta locale che al costo di un vecchio penny consentiva la consegna di lettere e pacchi fino a una libbra nelle città di Westminster e Londra come così come in Southwark. Ogni giorno venivano effettuate molte consegne all’interno della città e gli articoli venivano recapitati anche a indirizzi fino a dieci miglia fuori Londra per un costo aggiuntivo di un centesimo. Nel 1683, però,  Dockwra fu costretto a cedere il Penny Post alla monarchia inglese per aver fatto circolare messaggi sediziosi che criticavano aspramente il duca di York, che era responsabile e beneficiava direttamente dell’ufficio postale generale.

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Come si pagava la posta in epoca Regency

Fino al Penny Post, le tariffe postali venivano calcolate in base alle distanze percorse e al numero di fogli che componevano una lettera. A causa del loro costo, solo le attività economiche e i privati più ricchi potevano permettersi di inviare (e ricevere!)  lettere.

L’alternativa, era affidare la posta ad amici e familiari o chiedere a persone che si recavano in un’altra città di recapitare i messaggi.

Fin dalla nascita del servizio postale, alcune missive venivano inviate senza spesa: erano quelle per o dei parlamentari e di alcuni funzionari pubblici. Le lettere riportavano sulla parte esterna un timbro reale con scritto “free” o “frank”. Ovviamente subito arrivarono falsificatori furbetti, ma il sistema rimase in uso fino al 1840, quando il penny post, il francobollo da 1 penny, divenne d’uso per tutti.

Come scrivere una lettera in epoca Regency

Le lettere costavano in base al numero di fogli, perciò se possibile si usava un solo foglio che fungeva anche da busta, con all’interno il messaggio e all’esterno indirizzi e sigilli. Per poter scrivere di più, spesso il foglio veniva usato in più direzioni, in una scrittura incrociata.

Ovviamente questi erano problemi per la plebe… i nobili (parenti dei membri del Parlamento) scrivevano con comodo senza pagare nulla.

La carta era ancora un bene abbastanza di lusso, così come il materiale da scrittura: inchiostro, penne, tamponi. Per asciugare l’inchiostro, fino all’istituzione della tassa sul talco, veniva utilizzato anch’esso come materiale assorbente, anche se più frequentemente si usavano sabbia, segatura, polvere di limatura di ferro… fino all’invenzione della carta assorbente.

Infine si ripiegava il tutto e si chiudeva con una goccia di ceralacca. ma di questo vi racconterò!!!!

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Come spedire una lettera

Di solito, era il capo famiglia che andava e veniva dall’ufficio postale, o mandava un servitore fidato.

Qui, si pagava per la ricezione o eventualmente si anticipava il costo della spedizione.

Alla fine del 1700 nasce la figura del postino, che gira per le strade suonando un campanaccio: è la raccolta della posta. Il postino ritirava, dietro modico compenso, le lettere porta a porta o quasi, risparmiando il viaggio fino all’ufficio postale.

Anche la ricezione avveniva tramite ufficio: la servitù poteva fare più volte nella giornata il prelievo della posta, che arrivava in orari diversi a seconda della provenienza.

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Come viaggiava la posta in epoca Regency

E questa è la parte più interessante, perché la posta durante l’800 riceve una bella spinta dalla tecnologia.

Se i primi corrieri erano i postrider, che a cavallo correvano da una parte all’altra per consegnare le missive, intorno alla fine del 1700 vengono organizzate le diligenze postali.

I postrider in Inghilterra, già in epoca elisabettiana, quando ancora la posta era appannaggio di sovrani e altolocati, spesso si prestavano al trasporto della posta privata.

Aumentando l’alfabetizzazione e la necessità di comunicare, il servizio di posta non poteva più basarsi solo su corrieri a cavallo, per quanto questo rendesse il servizio relativamente veloce.

Già dagli albori del servizio postale, l’idea fu quella di creare stazioni che permettessero a questi corrieri pause nel viaggio, cambiando i cavalli stanchi e rifocillandosi per ripartire.

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Un’antica locanda di posta

I cavalli di posta erano dunque lasciati nelle stalle e accuditi, in un secondo tempo poi riportati alla stazione di provenienza, accompagnati spesso a piedi da un postiglione, per evitare di stancare il cavallo.

I cavalli di posta potevano anche essere affittati dai privati che viaggiavano e necessitavano di cambiare i cavalli.

I raider seguivano percorsi fissi e lasciavano agli uffici postali la posta locale, ritirando quella in uscita.

I viaggi erano molto pericolosi, perché i cavalli erano merce preziosa.

La diligenza postale

La diligenza postale nasce da una geniale idea di un impresario teatrale di Bath, John Palmer, che si era reso conto di quanto il servizio fosse inefficiente e di come i trasporti per gli attori da lui organizzati avessero invece tempi molto minori.

Propose il suo sistema, ma in un primo momento non fu preso sul serio, fino a che, facendo una prova a proprie spese, non dimostrò d’aver ragione.

La corsa sperimentale era tracciata fra Bristol e Londra. Con il vecchio sistema il viaggio durava fino a 38 ore, mentre la diligenza di Palmer, lasciata Bristol alle 16:00 del 2 agosto 1784, arrivò a Londra solo 16 ore dopo.

Ben presto furono stabilite vie postali, percorsi e tappe e il servizio di mail coach partì.

Le carrozze, studiate appositamente per lo scopo, non erano adatte al trasporto passeggeri e solo quattro persone potevano essere trasportate all’interno, più una o due accanto al conducente, ma viaggiare in carrozza postale era quanto mai disagevole, per quanto rapido.

Le mail coach, infatti, viaggiavano rapidamente, si fermavano alle stazioni intermedie solo per il tempo di cambiare i cavalli e i passeggeri non avevano modo di riposarsi o mangiare.

Il vero impiegato della Royal Mail, però, non era il conducente: le carrozze appartenevano a servizi privati: si trattava della guardia armata che accompagnava la diligenza, come armata era la persona che gestiva le tappe.

La guardia era pesantemente armata con un archibugio e due pistole ed era vestita con la livrea marrone e oro dell’ufficio postale. Le carrozze postali erano quindi ben difese contro i banditi. Era pure dotata di un orologio, perché i tempi di viaggio erano rigidissimi, e di un corno, che serviva ad avvertire dell’arrivo della carrozza.

La posta cambierà radicalmente solo con l’avvento della ferrovia, che renderà il servizio rapido, sicuro e meno costoso.

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https://janeaustensworld.wordpress.com/2009/09/09/the-postal-service-in-18th-century-britain-letters-and-the-penny-post/

http://lamiavitadajaneite.blogspot.com/2018/05/come-scrivere-una-lettera-in-epoca.html

http://www.victorianweb.org/previctorian/letters/whopaid.html

 

Chicca per autori: Una pagina con le principali locande di posta!

https://en.wikipedia.org/wiki/Category:Coaching_inns

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