La campagna inglese nell’arte ottocentesca
La campagna inglese nell’arte ottocentesca
La campagna inglese nell’arte ottocentesca: nella letteratura
Ho imparato ad amare e sognare la campagna inglese grazie alla letteratura e ai film che mi trasportavano negli spazi selvaggi della brughiera, sui prati delle scogliere a picco sul mare.
Jane Austen sceglie per quasi tutte le sue ambientazioni piccoli villaggi di campagna (uno per tutti: Highbury), le tenute della piccola nobiltà (come Mansfield Park) e solo raramente e non volentieri ci trasporta nelle città, dove però le sue eroine non riescono a trovare la via della vera felicità.
Ci dice l’Autrice nelle sue lettere, rispondendo alla nipote Anna che le sottopone i suoi scritti:
Ora stai radunando i tuoi Personaggi in modo delizioso, mettendoli esattamente in un posto che è la delizia della mia vita; – 3 o 4 Famiglie in un Villaggio di Campagna è la cosa migliore per lavorarci su – e spero che scriverai ancora moltissimo, e li sfrutterai pienamente ora che sono sistemati in modo così favorevole.
(107-1814).
Elizabeth Gaskell ci fa conoscere la sua Helstone, idilliaco villaggio dove la protagonista di Nord e Sud vive l’infanzia e che rimane nella sua mente come una sorta di Paradiso perduto, soprattutto a confronto con la fredda e sporca città di Milton, dove si traferisce da adulta con i genitori.
Hestone è un luogo che immaginiamo popolato di fiori e di cottage, fatto dei profumi dei campi e dei prati, dell’ombra degli alberi e del silenzio della natura.
La campagna inglese è anche quella di Via dalla Pazza folla di Thomas Hardy: una campagna dove la natura non si mostra avara per chi lavora con impegno, dove l’uomo e la terra vivono il un rapporto di reciproco rispetto. È il mondo delle fattorie e dei lavoratori, dei ritmi scanditi dalle stagioni e dei campi.
C’è ancora una campagna, quella vista e filtrata dagli occhi della nobiltà, quella che troviamo soprattutto nei romance Regency: è la campagna delle tenute, la cornice verde che rende piacevoli le giornate dei padroni e dei loro ospiti affaccendati in ben misere attività.
La vediamo mentre passeggiamo, la osserviamo mutare nel clima e nelle stagioni dai vetri delle grandi dimore, la addomestichiamo in giardini e vialetti.
L’ultima campagna letteraria è quella cupa, in cui si aggirano fantasmi, che cela fra le fronde misteri e leggende.
Là dove il campo coltivato cede il posto al bosco, là dove sorgono antiche rovine di abbazie o resti di religioni ancora più antiche, lì la fantasia trova fertile terreno.
Ci sono fate, nei boschi. Ci sono i mercati dei folletti, si aggirano splendide e fatali creature che attendono solo un incauto viandante. È la campagna del Nord, quella scozzese che cela spesso un mondo fantastico ed è popolata da misteri.
Ma non solo: la brughiera battuta dal vento di Cime tempestose, quella dove i fantasmi amici si presentano come Anime Bianche, i prati che nessuno calpesta da decenni perché appartengono agli spiriti più crudeli…
Dalle tinte vivaci della Alligham a quelle più cupe di John Atkinson Grimshaw, anche l’arte declina la campagna in tutte queste diverse sfaccettature.
La campagna inglese nell’arte dell’Ottocento è un sogno e un incubo, un posto dove riposare l’anima o dove perderla. È come la vita: fatta di gioie e di momenti bui, di riposo e di lavoro.
È il luogo del cuore.
La campagna inglese nell’arte pittorica
Helen Allingham
Vi rimando all’articolo su di lei.
Marie Stillman Spartali
Vi rimando all’articolo su di lei
Charles James Lewis (1830 – 1892)
Charles James Lewis fu un pittore popolare e prolifico, occupandosi principalmente di pittura di genere e scene domestiche. Spesso nelle sue tele raffigura bambini immersi nel verde della campagna o in attività domestiche.
Lewis ha esposto regolarmente alla Royal Academy (1853-1890) e presso il British Institute, la Society of British Artists, la Società Nuovo Acquerello, Grosvenor Gallery, e la New Gallery. Fu eletto membro del RI nel 1882.
John Constable
John Constable (East Bergholt, 11 giugno 1776 – Londra, 31 marzo 1837) è stato un pittore inglese, considerato insieme a William Turner uno dei massimi paesaggisti del Romanticismo.
Nato nel Suffolk, Constable è principalmente noto per i suoi dipinti ritraenti Dedham Vale, area di campagna collocata nelle immediate vicinanze del suo villaggio natio. Tra le sue opere più celebri si ricordano in particolare Il carro da fieno e La cattedrale di Salisbury vista dai terreni del vescovo.
Joseph Mallord William Turner
Joseph Mallord William Turner (Londra, 23 aprile 1775 – Chelsea, 19 dicembre 1851) è stato un pittore e incisore inglese. Appartenente al movimento romantico, il suo stile pose le basi per la nascita dell’Impressionismo.
Benché ai suoi tempi fosse visto come una figura controversa, Turner oggi considerato l’artista che elevò la pittura paesaggistica ad un livello tale da poter competere con la più blasonata pittura storica. Famoso per le sue opere ad olio, Turner fu anche uno dei più grandi maestri britannici nella realizzazione di paesaggi all’acquerello, e meritò il soprannome di «pittore della luce».
Ernest Walbourn
Ernest Charles Walbourn (16 Febbraio 1872 Dalston , Middlesex – 1927) è stato un pittore paesaggista britannico di scene rurali e agricole.
George Clausen
Joseph Farquharson
Joseph Farquharson (Edimburgo, 4 maggio 1846 – Finzean, 15 aprile 1935) è stato un pittore scozzese, si dedicò principalmente a paesaggi rurali, nei quali raffigurò la vita pastorale, la natura incontaminata della Scozia e la vita dei piccoli villaggi.
Robert Gallon
Atkinson Grimshaw
John Atkinson Grimshaw (6 settembre 1836 – 13 Ottobre 1893) è stato un artista di epoca vittoriana inglese, un “notevole e fantasioso pittore” noto per la sua città notturne scene e paesaggi.
Influenzato dai preraffaelliti, acquisì ben presto una sua identità molto spiccata nel raprpesentare panorami, soprattutto nella scelta dei soggetti che ci riportano alle cupe scene dei racconti di fantasmi e dell’orrore vittoriani.
Anche i preraffaelliti e gli artisti del realismo hanno raccontato la campagna, i primi sottolineandone gli aspetti più suggestivi e fantastici, i secondi per immortalare scene di vita, spesso drammatiche.
Alfred Rankley
La campagna inglese nell’arte – alcune fonti
Immagini da pinterest e dal web
https://it.wikipedia.org/wiki/Joseph_Farquharson
https://en.wikisource.org/wiki/Lewis,_Charles_James_(DNB00)
http://www.jausten.it/jalettere.pdf
https://it.wikipedia.org/wiki/John_Constable
https://en.wikipedia.org/wiki/Ernest_Walbourn