John Atkinson Grimshaw

John Atkinson Grimshaw – il profumo delle foglie d’autunno

John Atkinson Grimshaw è oggi uno dei più amati pittori vissuti nell’epoca vittoriana.

John Atkinson Grimshaw - il profumo delle foglie d'autunno

Il suo stile inconfondibile, le sue atmosfere suggestive lo rendono particolarmente rappresentativo di quegli aspetti dell’epoca vittoriani se non prettamente gotici, più misteriosi e enigmatici.

John Atkinson Grimshaw deve principalmente la sua fama ai tanti panorami cittadini che ritraggono vie e strade, ma anche per le sue campagne nelle quali la presenza umana è spesso rappresentata da poco più che un’ombra.

Le sue prime opere riportano diverse firme, spesso solo sigle: “JAG”, “JA Grimshaw” o “John Atkinson Grimshaw”; negli ultimi lavori invece si “Atkinson Grimshaw”.

John Atkinson Grimshaw - il profumo delle foglie d'autunno

Biografia

John Atkinson Grimshaw nacque il 6 settembre 1836 a Leeds, da Mary e David Grimshaw.

Nel 1856 sposò la cugina Frances Hubbard (1835-1917).

Nel 1861, all’età di 24 anni, con lo sgomento dei genitori, lasciò il posto di impiegato nella Grande Ferrovia settentrionale per dedicarsi alla pittura.

John Atkinson Grimshaw - il profumo delle foglie d'autunno

Le sue prime opere furono esposte un anno dopo, nel 1862, sotto il patrocinio della Società filosofica e letteraria di Leeds. I soggetti a cui si era dedicato erano principalmente naturali, come uccelli, frutta e fiori.

John Atkinson Grimshaw - il profumo delle foglie d'autunno

Per arrivare alla fama, però, l’artista dovette arrivare al 1870, decennio nel quale si affermò e poté permettersi di affittare una seconda casa a Scarborough. Questo luogo, da lui molto amato, diventerò una delle principali fonti di ispirazione del pittore.

Dalle sue nozze nacquero numerosi figli, alcuni dei quali divennero a loro volta pittori: Arthur E. Grimshaw (1864-1913), Louis H. Grimshaw (1870-1944), Wilfred Grimshaw (1871-1937) e Elaine Grimshaw (1877-1970).

John Atkinson Grimshaw - il profumo delle foglie d'autunno

 

Negli anni ’80, John Atkinson Grimshaw aprì uno studio a Londra, a Chelsea, non lontano dallo studio di James Abbott McNeill Whistler, un pittore legato alla corrente degli impressionisti. Anche Whistler dipingeva spesso scene notturne, ma con uno stile diametralmente opposto a quello di Atkinson Grimshaw: il primo infatti tendeva a creare scene evanescenti, sfumate, mentre Atkinson Grimshaw sulle sue tele ricreava con realismo le immagini, con una precisione quasi fotografica.

John Atkinson Grimshaw - il profumo delle foglie d'autunno

Grimshaw morì di tubercolosi il 13 ottobre 1893 e fu sepolto nel cimitero di Woodhouse (ora chiamato St George’s Fields), a Leeds.

Di altri particolari sulla sua vita e sul suo lavoro non se ne conoscono, in quanto non ci sono pervenuti carteggi privati o documenti personali.

John Atkinson Grimshaw - il profumo delle foglie d'autunno

Le ispirazioni

Le prime influenze sull’opera di Grimshaw sono quelle delle tematiche e degli stili preraffaelliti. L’artista non si legò mai direttamente alla confraternita, ma ne sposò il realismo, fino a spingerlo a rendere dare alle opere più mature una forza descrittiva così elevata da coinvolgere tutti i cinque sensi con sensazioni ed evocazioni tenaci.

Nella sua prima fase, Grimshaw si dedica ad elementi naturalistici e a nature morte: il forte simbolismo di cui intride queste opere ci richiama agli obiettivi dell’arte preraffaellita, che esprime il simbolo attraverso una descrizione particolareggiata della realtà.

John Atkinson Grimshaw - il profumo delle foglie d'autunno

Dai preraffaelliti e dalla moda vittoriana il pittore mutua anche la fairy painting, che diviene sulle sue tele delicatissima. L’elemento magico è etereo e richiama al legame fra fate e natura, sottolineato da colori e da sfondi selvaggi e cupi.

Ben presto, però, l’attenzione di Grimshaw si sposta verso i paesaggi, che egli rappresenta con dovizia di particolari e con colori vividi.

Sempre caratterizzati da una tinta dominante, le opere di John Atkinson Grimshaw ci portano in campagne solitarie nelle quali predomina l’elemento naturale ma non manca mai l’accenno alla presenza umana, attraverso sentieri battuti o figure abbozzate che si perdono nella tavolozza della natura.

John Atkinson Grimshaw - il profumo delle foglie d'autunno

Quelle che sono però le rappresentazioni più tipiche di John Atkinson Grimshaw sono i panorami urbani, scorci strappati a strade cittadine e suburbane e delle banchine di Londra, Hull, Liverpool e Glasgow, spesso illuminate da pallidi raggi lunari.
Grandi ville vittoriane, marine, panorami fluviali, vie deserte in cui la luna si rispecchia sul selciato bagnato sono fra i soggetti più amati da Grimshaw.

John Atkinson Grimshaw - il profumo delle foglie d'autunno

Binomio particolarmente suggestivo è, appunto, quello della notte e dell’acqua, soprattutto rappresenta nei paesaggi bagnati di pioggia, che trasmettono un’emozione profonda e viscerale, trasportando fino a noi il profumo delle foglie intrise di pioggia, del fango, dell’aria umida e gelida che i raggi lunari rendono quasi surreale.

Le atmosfere sono quelle dei racconti di M. R. James, ci si aspetta che nell’ombra si aggiri l’inaspettato, che qualcosa stia per accadere e che aspetti solo l’attenzione di uno spettatore

John Atkinson Grimshaw - il profumo delle foglie d'autunno

John Atkinson Grimshaw è considerato fra i pittori che meglio hanno saputo raccontare l’urbanizzazione, con un senso poetico unico e inimitabile.

Ci racconta storie di alberi e sentieri, di case e viali, ma anche quelle dei porti, di un mondo notturno che solo pochi privilegiati hanno l’onore di cogliere.

Noi, silenziosi spettatori, siamo fuori dalla tela, ma solo col corpo: la nostra anima entra nei dipinti e si immerge nel chiarore lunare.

John Atkinson Grimshaw - il profumo delle foglie d'autunno

A partire dagli anni ’70 dell’Ottocento, John Atkinson Grimshaw lavora sotto l’influenza di James Tissot e del Movimento Estetico: il frutto sono varie opere ambientate in interni, nelle quali spesso troviamo giovani donne concentrate su pensieri segreti, lo sguardo perso verso esterni che a noi sono preclusi.

Altro sull'arte vittoriana: La lady of Shalot I preraffaelliti L'arte delle fate preraffaellita
Dulce Domum (1855), sul cui retro Grimshaw scrisse “soprattutto dipinta in grandi difficoltà”: la figura femminile al centro, assorta, ascolta la musica che la pianista in ombra sta suonando. Una casa ricca di particolari e di dettagli ma immersa nell’oscurità, che mette in rilievo la figura in rosa al centro.
Hampstead Hill è considerata una delle opere più belle di Grimshaw: in essa numerose fonti luminose, riflesse sulla strada madida di pioggia, ci plasmano davanti agli occhi una via cittadina nell’ora del crepuscolo.

Le atmosfere cittadine sono spesso malinconiche, autunnali. Le figure umane ombre dolenti e senza volto, perdute nel loro incedere.

John Atkinson Grimshaw - il profumo delle foglie d'autunno

Lady Of Shalot

Sempre degli anni ’70 sono i dipinti che si riallacciano al preraffaellismo, in particolare due interpretazioni della Lady of Shalot, poema di Tennyson molto amato dalla confraternita.

John Atkinson Grimshaw - il profumo delle foglie d'autunno

Nel primo dipinto la sua visione racconta una solitudine profonda, opprimente. La bellezza della dama ci affligge, il vuoto intorno a lei ci annienta. Una natura fredda, solitaria è testimone del suo ultimo viaggio.

John Atkinson Grimshaw - il profumo delle foglie d'autunno

Nel secondo, abbiamo una scena urbana, che ci ricorda quasi Venezia, sia per la forma delle case sia per la barca che trasporta Elaine. Ma siamo a Camelot, una camelot crepuscolare e altrettanto distante e fredda. Il barcaiolo è quasi uno spettro, che ricurvo spinge lentamente l’imbarcazione sull’acqua.

Le nubi chiare riflettono una luna invisibile e si stagliano sull’oscurità del cielo.

John Atkinson Grimshaw - il profumo delle foglie d'autunno

Nella terza tela, in cui dominano i toni del rosso, Eleaine nagiva solitaria in mezzo a un panorama incendiato dal tramonto, ma nonostante i colori caldi avvetiamo il gelo della morte e tutto il dramma che avvolge questa figura.

Della signora di Shalott, in tutte le tele, ci racconta la parte più amara del poema: non più l’atto coraggioso e vitale che l’ha condotta alla morte, ma la solitudine di un destino infausto, il dramma di quell’ultimo viaggio che la conduce proprio alla causa di tutti i suoi mali.

John Atkinson Grimshaw - il profumo delle foglie d'autunno

I quadri di Grimshaw hanno rappresentato il mondo a lui contemporaneo, ma hanno sfumato gli aspetti sporchi e deprimenti delle città industriali, per raccontarlo con lirismo e forza evocativa, grazie alla quale diventano elementi figurativi persino l’umidità e la nebbia.

Dimenticato per tutta la prima metà del Novecento, Atkinson Grimshaw è stato rivalutato nella seconda, anche grazie a diverse importanti mostre dedicate al suo lavoro. Nel nuovo millennio, una mostra retrospettiva “Atkinson Grimshaw – Pittore della Luna” si è svolta dal 16 aprile 2011 al 4 settembre 2011 alla Mercer Art Gallery di Harrogate e successivamente alla Guildhall Art Gallery di Londra.

Altro sull’arte vittoriana:

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https://en.wikipedia.org/wiki/John_Atkinson_Grimshaw

https://www.johnatkinsongrimshaw.org/

https://www.artsy.net/artist/john-atkinson-grimshaw

immagini da pinterest

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