Il tè del venerdì con Giovanna Barbieri

Il tè del venerdì con Giovanna Barbieri

Giovanna Barbieri, scrittrice di romanzi storici, oggi per il tè del venerdì ci accompagnerà in un viaggio nel tempo del tutto speciale, fra i segreti di una scrittura che scava nel passato e di personaggi indimenticabili in bilico fra realtà storica e invenzione letteraria. Ora, mentre prepariamo il tè da gustare insieme, lascio spazio alla nostra ospite e ai suoi libri…

Di lei e dei suoi racconti, una raccolta che Giovanna ha messo gratuitamente a disposizione su Amazon, avevamo parlato un po’ di tempo fa, ma sono tante e importanti le opere che questa scrittrice ha ricamato con la sua penna, fra cui Silfrida La Schiava di Roma, che avete conosciuto fra queste pagine: di queste vi racconteremo in calce all’intervista.

Ciao Giovanna e benvenuta nel Salotto di Miss Darcy!

Silfrida La Schiava Di Roma

Miss Darcy si impone, dobbiamo essere indiscrete e la prima domanda è personale.

Perciò: ci racconti un po’ di te? Com’è nata la tua passione per la Storia? Quali letture ti hanno fatta appassionare a questo campo? E come hai deciso di cimentarti a tua volta nella scrittura di romanzi storici?

Ciao a tutte e grazie per lo spazio. La passione per la Storia è nata da bambina grazie ai romanzi di mio padre. È un grande appassionato di II e I guerra mondiale, ma anche di epoche antiche. Negli anni tutta ho letto tutta la sua biblioteca: Ivanhoe di SW Scott; l’ultimo dei Mohicani di Cooper; tutti i romanzi di Follett, di Manfredi e di Jennings; Quo vadis di Sienkiewicz; Sinhue l’egiziano di Waltari e tanti altri.

giovanna barbieri

La scrittura di opere a sfondo storico richiede documentazione e grande perizia: come ti muovi nella creazione di un romanzo? Hai un metodo specifico per le ricerche?

Non so se si possa chiamare metodo, ma prima di tutto vengono i personaggi del romanzo (per es Can Francesco della Scala e Dante Alighieri), mi informo con biografie su di loro, su quello che hanno compiuto in un determinato periodo storico (es il 1312-1314) e in una determinata città (es Verona). Mi informo con guide turistiche sulla città scelta (devo sapere quali monumenti, chiese, strade, piazze erano già state costruite all’epoca) e con saggi storici per gli usi e costumi, l’alimentazione, il vestiario, i mestieri, le armi, i modi di combattimento (spade, scudi, protezioni del corpo, macchine d’assedio ecc) e le cure per le ferite. Anche gli avvenimenti politici o le grandi battaglie hanno una loro rilevanza e quasi di sicuro influenzeranno, anche senza volerlo, la vita dei protagonisti. Infine inserisco anche dei personaggi di mia invenzione che s’intrecciano con quelli realmente esistiti ma anche qui devo stare molto attenta a non crearli troppo sopra le righe, altrimenti sembreranno troppo “alieni” alla Storia e nelle epoche passate le persone troppo diverse dal popolo non erano ben viste (se non uccise).

E questo metodo lo utilizzo per tutte le epoche scelte per le mie ambientazioni: tardo Impero Romano e Rinascimento.

Prima di iniziare a scrivere un romanzo storico, a mio avviso, occorre sapere tutto del periodo scelto. Non è detto che tutte le informazioni debbano essere inserite nel libro, ma è sempre meglio saperle.

giovanna barbieri

Hai scritto romanzi e racconti ambientati in epoche diverse: qual è il periodo storico che preferisci trattare? E in quale invece vorresti vivere? Perché faresti queste scelte?

Mi trovo più a mio agio nel basso Medioevo e primi anni del Rinascimento. Comunque sarei curiosa di vivere almeno un giorno durante l’Impero Romano con le terme, il Foro, gli anfiteatri, le arene, le ville, le domus e le taberne.

giovanna barbieri

Personaggi e ambientazione: fra le tante creature della tua penna a quale ti sei affezionata di più? Chi invece si è dimostrato il personaggio più “tosto” da raccontare? Quali sono state le difficoltà nel creare personaggi da calare in un contesto storico?

Mi sono affezionata tanto a Caterina la contadinella d’origine ebraica che s’innamora, ricambiata, di un giovane e nobile cavaliere (nel romanzo Cangrande paladino dei ghibellini). All’epoca i nobili, anche se non ricchissimi, non si sposavano per amore, ma solo per interesse economico o politico. Inoltre, gli ebrei o i discendenti da una famiglia ebrea erano visti molto male dal popolo comune, dai religiosi e anche dai signori locali. Quindi la relazione tra i due giovani è molto travagliata, osteggiata sia dal clero sia dalle rispettive famiglie (e anche dal signore che assolda il cavaliere).

I più tosti da raccontare sono stati Stilicone, magister utriusque militiae romano (il generale dell’esercito) e Alarico, re dei Goti che ha invaso con la sua gente il nord Italia nel 402 dc. Le notizie su Stilicone sono diverse, ci sono anche delle biografie da studiare, ma la sua politica è abbastanza ostica (era filobarbarico). Scarne invece sono le informazioni su Alarico, su sua moglie e figli (non si conoscono neppure i nomi), quindi ho dovuto inventarli andando a consultare un sito che elencava i nomi Goti e nordici più usati in quel periodo (es Giberit, Agate, Ereleuva, Silfrida ecc). Calarmi della loro mentalità non è stato affatto semplice.

Prima d’inventare un personaggio realistico, un autore deve conoscere molto bene il periodo storico che sceglie per il libro: com’erano trattate le donne, se erano istruite oppure no, che tipo di mansioni svolgevano nella società e in casa ecc. Le creo spesso un po’ ribelli, ma non troppo. L’eccessivo anticonformismo nel comportamento femminile comportava spesso gravi conseguenze nella società (con l’esclusione sociale) e nella famiglia (con i matrimoni forzati oppure con la vita monastica) e questo fino a epoche piuttosto recenti.

giovanna barbieri

Progetti futuri? C’è un’epoca che non hai ancora affrontato e che ti piacerebbe approfondire? E un personaggio?

Ora sto scrivendo un giallo storico ambientato a Urbino nel 1483. Mi sto divertendo tantissimo. Non pensavo che scrivere di omicidi e intrighi fosse così divertente.

In futuro mi piacerebbe molto scrivere un romanzo con protagonista Isabella d’Este, a Mantova, nel 1500 con la sua corte ricca di pittori, architetti, scultori e poeti.

giovanna barbieri

Non scappi! Anche per te c’è la domanda di rito: come lo prendi il tè?

Il tè Lipton mi piace con limone e miele. Amo anche le tisane al limone, all’arancia e quelle speziate.

Ciao Giovanna e grazie di averci fatto compagnia!

Biografia:

giovanna barbieriGiovanna Barbieri vive a Verona ed è da sempre appassionata di Storia italiana e di Letteratura. ha pubblicato numerosi romanzi ambientati in varie epoche. Con lo pseudonimo  Isabel Greenwood  ha raccontato per Delos Digital l’antica Roma, in un’opera più romantica, Silfrida la Schiava di Roma (lo trovate in formato digitale su amazon al link http://amzn.to/2oWQmTX; bookrepulic: https://www.bookrepublic.it/book/9788825401431-silfrida-la-schiava-di-roma/ e nel sito della Delos digital: https://www.delosstore.it/ebook/50715/silfrida-la-schiava-di-roma/)

Ha pubblicato:

La stratega trilogia, un time travel storico ambientato nel XII secolo tra l’Italia e la Terra Santa.

https://www.amazon.it/Stratega-Trilogia-Giovanna-Barbieri-ebook/dp/B01N7HEXC8/ref=sr_1_2?s=books&ie=UTF8&qid=1495809259&sr=1-2&keywords=giovanna+barbieri

Cangrande paladino dei ghibellini, un romanzo storico ambientato nel XIV secolo tra Verona, Vicenza e la Valpolicella.

https://www.amazon.it/Cangrande-paladino-ghibellini-Giovanna-Barbieri/dp/8899355215

Dell’Amore e della spada: Beatrice e Giuliano, un romanzo storico-sentimentale ambientato a Roma nel 1513.

https://www.amazon.it/DellAmore-della-spada-Beatrice-Giuliano-ebook/dp/B06X3Y6545

Silfrida La Schiava Di Roma

 

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