Il fidanzamento vittoriano

Il fidanzamento vittoriano

Il fidanzamento vittoriano: il sogno d’amore!

Il fidanzamento vittoriano è un evento di grande portata sociale.

Abbiamo, nei nostri viaggi nel tempo, seguito il percorso di fidanzamento e matrimonio in epoca Regency; osservato le manovre delle fanciulle e dei giovanotti in epoca vittoriana per arrivare a conoscersi e scegliersi per una vita comune.

Al contrario di quanto si può credere, il matrimonio combinato nell’Ottocento non era così tanto frequente: solo nei ranghi più elevati i giovani erano pilotati verso il compagno giusto.

Per le donne, sia in epoca Regency che vittoriana, tuttavia, le nozze sono il sistema principale di sostentamento: mentre l’uomo può mantenersi col proprio lavoro, la donna è destinata a ben poche professioni onorevoli. Sposarsi è quasi sempre la soluzione.

Il fidanzamento vittoriano

La scelta di un marito, perciò non può prendere in considerazione solo aspetti romantici, anche perché, una volta sposata, spesso la donna lavoratrice si dedica alla casa e ai figli.

Questi discorsi valgono per le classi medio- alte: in epoca vittoriana i confini cambiano, si assottigliano, ma il concetto rimane lo stesso, ogni donna cerca un marito in grado di mantenere o ancor di più migliorare la sua posizione sociale.

Nelle classi nobiliari il matrimonio serve, come in epoca Regency, a portare maggior lustro al casato o denaro, specie quando i possedimenti tendono a prosciugare le casse di casa.

Il fidanzamento vittoriano: i fidanzati!

Dopo le grandi manovre del flirt, i due si sono scelti.

Il giovanotto chiede la mano alla sua amata, quando con buona approssimazione è sicuro di essere accettato. Non sempre le cose vanno come ci si aspetta, ma di solito la dichiarazione viene apprezzata. In caso contrario, se la giovane ritiene di non aver dato affatto segno del proprio interesse, una dichiarazione sgradita è un affare imbarazzante: una pudica ragazza può anche offendersi.

Il fidanzamento vittoriano
In Nord e Sud di E. Gaskell, Margaret non apprezza la dichiarazione di Mr. Thornton.
(un fotogramma del serial BBC)

Se il primo passo invece va a buon fine, il secondo sarà quello del colloquio con il padre, o il tutore legale, della giovane fidanzata.

Il consenso è fondamentale, anche quando i fidanzati non sono giovanissimi: si tratta sempre di formalità sociali che pesano sul buon nome e sulla vita sociale della coppia.

Se anche il padre dà la sua benedizione, il fidanzamento viene reso pubblico, attraverso un ricevimento o una cena più o meno formale, di solito offerta dalla famiglia di lei.

Un brindisi in onore dei fidanzati sancisce l’ufficialità della coppia.

Dopo di che, ad amici e parenti, specie a quelli lontani, sarà annunciato il fidanzamento con biglietti simili alle partecipazioni di nozze.

La socialità nel fidanzamento vittoriano

La futura sposa dovrà poi conoscere i parenti e gli amici dello sposo, e viceversa: comincia per i due un periodo intenso di visite, incontri, presentazioni. E preparativi!

La futura sposa riceve anche i primi regali, non di nozze ma di fidanzamento. Meglio evitare tazze e bicchieri, perché sono considerati segni d’invidia (il tè è un po’ la consolazione delle zitelle, perciò…).

Il fidanzamento vittoriano
da pinterest

Nel frattempo la famiglia dello sposo organizza una cena a cui invita la famiglia di lei. Nulla di nuovo: queste tradizioni esistono ancora adesso. Se avete visto “il padre della sposa” ne sapete qualcosa!

A questa cena si comincia a organizzare la cerimonia, ci si confronta sulle aspettative degli sposi, ci si confronta.

Il fidanzamento vittoriano: chi decide la data?

La sposa decide la data delle nozze. La scelta cade quasi sempre in alcuni mesi (e anche oggi sono i più gettonati). Giugno in primis: è il mese di Giunone, dea della famiglia! A quanto pare, però, giugno veniva scelto anche per un motivo pratico. Aggiungendo nove o dieci mesi a giugno, infatti, si arriva alla primavera successiva, l’ideale per avere un bebè, rimettersi in forze e partecipare al raccolto.

D’altra parte in quaresima non ci si sposa (dunque difficilmente prima di aprile) e i matrimoni della gente di campagna deve tenere conto dei ritmi dei campi. Bene quindi novembre e dicembre (c’è poco da fare) e aprile. Anche ottobre era un mese da matrimonio, portava prosperità. Uno schifo, invece, maggio: per tradizione sfortunato.

Il fidanzamento vittoriano

Per il giorno, c’è perfino una filastrocca per aiutare la scelta.

Marry on Monday for health,
Tuesday for wealth,
Wednesday the best day of all,
Thursday for crosses,
Friday for losses, and
Saturday for no luck at all.

Immagino che la domenica andasse sempre bene…

L’anello di fidanzamento vittoriano

Finalmente l’anello di fidanzamento entra nella tradizione. Fino all’epoca vittoriana, infatti, l’anello di fidanzamento non era d’obbligo, ma veniva regalato a discrezione dello sposo.

Le fogge sono piuttosto varie, così come le pietre che possono essere scelte.

SI può andare dal classico solitario alla rosetta di diamanti, al pavé di brillanti, ai modelli più vari. Uno dei più amati è l’anello con serpenti, simbolo di eternità e considerato di buon augurio. Gli occhietti erano formati da pietre preziose.

Il fidanzamento vittoriano
Anello con zaffiro d’epoca vittoriana.
Da Etsy.com

Fra le pietre erano apprezzati anche zaffiri, segno di fedeltà, ma anche smeraldi e rubini.

Le perle, invece, non erano indicate, perché “portano lacrime”: la sposa non le indossa infatti mai il giorno delle nozze.

L diamante, con l’apertura delle miniere in Sud Africa, diventa però sempre più reperibile e quindi soppianterà altre pietre.

L’anello viene consegnato durante la festa di fidanzamento, prima della cena, in modo che le signore, una volta nel salotto dopo il pasto, possano guardarlo a loro piacimento mentre gli uomini si congratulano con il fortunato fidanzato fumando il sigaro in sala da pranzo.

Che cosa possono fare i fidanzati?

I fidanzati non hanno grandi vantaggi rispetto alla coppia non sposata.

Non possono comunque restare da soli, ma devono vedersi in presenza dello chaperon; non possono viaggiare soli in carrozza, né stare nello stesso albergo; non possono andare a teatro da soli, né viaggiare da soli.

Il fidanzamento vittoriano
Da soli sì, ma camminando…
Da Pinterest

La fidanzata non deve andare a casa del fidanzato. Solo nel caso in cui la madre del futuro sposo sia presente e possa riceverla, la futura sposa può arrischiarsi a suonare il campanello.

I due, innamorati possono scriversi, però, lettere e scambiarsi doni.

Sui doni il galateo è rigido: a parte i fiori, il futuro sposo potrà solo fare doni restituibili in caso di rottura del rapporto, perché, qualora lei cambiasse idea, tutti i regali, insieme all’anello e possibilmente alle lettere, tornano al mittente. No, quindi, a vestiti e cuffie in regalo.

La rottura, come in epoca Regency, è consentita alla fidanzata: se è lui a rompere la questione si fa disdicevole.

Il corredo

Questo è il momento più bello per ogni donna: la scelta del corredo.

Il corredo non riguarda solo la biancheria per la casa, ma soprattutto il guardaroba della giovane signora.

In epoca vittoriana nasce e si afferma l’haute couture, la sartoria di lusso, grazie a Worth, che dalla seconda metà del secolo detterà legge sugli stili e sulle mode.

Avere un abito di Worth è il sogno di tutte: giovani ereditiere americane arrivano a commissionare a Parigi l’intero corredo. Se non tutto il guardaroba, le ricche signorine puntano almeno all’abito da sposa su suo modello.

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Abito da sposa di Worth, 1878, esposto al museo dei suoi abiti a Parigi.
Da pinterest.

Spesso, se la famiglia dello sposo è abbiente, il corredo della sposa si aggiunge ad abbondante biancheria già presente nella casa. In questi casi viene in aiuto il ricamo.

L’abitudine di siglare i corredi serve a ricordare a chi sono appartenuti i capi.

Ogni giovane donna che si rispetti porta con sé stoffe di vario genere: lenzuola, e biancheria per la camera, asciugamani, tovaglie, teli per vari usi, ma spesso anche suppellettili, stoviglie, vasellame e persino mobili. La vedova che si risposa può portarsi dietro tutto nella nuova casa in quanto il corredo è del tutto di sua proprietà e non passa al marito dopo il matrimonio.

La dote

La dote, al contrario del corredo, entrava nei beni condivisi: sostanzialmente, andava al marito. Solo in Italia dote e corredo, come significato, sono coincidenti.

La dote viene stabilita negli accordi prematrimoniali fra padre della sposa e fidanzato: può consistere in una cifra in denaro, ma può comprendere anche terreni, bestiame, titoli, persino immobili.

Le famiglie, nell’Ottocento, accumulavano la dote delle figlie fin dalla loro nascita, sapendo che senza pecunia non si sarebbero facilmente sposate.

Il fidanzamento vittoriano
Wassilij Wladimirowitsch Pukirew: il corredo della sposa.

I cacciatori di dote non erano (e non sono) una rarità, specie fra i gentiluomini che non lavorando dovevano rimpinguare le casse vuotate dalle spese ingenti della vita sociale o dal gioco d’azzardo.

In realtà il denaro entrato in famiglia attraverso la dote, in caso di separazione o vedovanza, dovrebbe tornare alla donna e passare in linea diretta in eredità ai figli (se i beni sono passati indenni fra le mani del marito). Una volta ricevuta la dote, inoltre, la donna perde diritto a ogni altra eredità dalla famiglia paterna.

Il fidanzamento vittoriano: a un passo dall’altare!

Eccoci coi nostri fidanzati a un passo dall’altare.

I fidanzamenti vittoriani, al contrario di quelli Regency, tendevano a essere piuttosto lunghi. Erano il periodo migliore per una ragazza e le giovani donne se lo volevano godere, prima di finire chiuse in casa a curare bambini e a cucire.

Tutto sommato, le ragazze fidanzate godevano di maggiore libertà rispetto alle nubili e non avevano ancora gli obblighi delle mogli: si può criticarle se tiravano per le lunghe?

Una volta poi fatte partire le partecipazioni, le future spose si ritiravano a vita privata fino alle nozze, per i preparativi. Niente vita sociale fino al matrimonio.

Il fidanzamento vittoriano
Non si fa!!!
Immagine dal web.

So che siete curiosi: come sarà l’abito della sposa? E lo sposo? Come sarà la cerimonia?

Vi aspetto per il prossimo viaggio nel tempo, ad aspettare la sposa davanti alla chiesa!

I precedenti viaggi nel tempo:

Il corteggiamento in epoca Regency

Il fidanzamento in epoca Regency

Il matrimonio in epoca Regency

Flirtare in epoca vittoriana

Il linguaggio del ventaglio

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Dote

https://raccontidalpassato.wordpress.com/2016/02/22/il-matrimonio-5-la-dote-e-il-corredo-due-cose-distinte-epoca-vittoriana/

http://www.victoriana.com/bridal/engagement.htm

http://www.angelpig.net/victorian/engagement.html

https://raccontidalpassato.wordpress.com/2016/07/04/anelli-di-fidanzamento-e-nuziali-epoca-vittoriana/comment-page-1/

http://www.literary-liaisons.com/article003.html

 

L’età dell’innocenza, Edith Wharton: un ottima fonte di notizie sul fidanzamento vittoriano.

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