Il tè del venerdì con Francesca Noto

Il tè del venerdì con Francesca Noto

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Francesca Noto, autrice de “Il segno della tempesta”, che abbiamo incontrato qualche settimana fa in Parole d’Autore, torna nel salotto di Miss Darcy per farci compagnia in un tè pomeridiano, chiacchierando di scrittura, di fantasy e di magiche avventure.

Il suo romanzo, Il segno della tempesta, è un fantasy destinato a un pubblico di giovani adulti, a partire dai tredici anni.

Per leggere qualche brano dal romanzo vi rimando al precedente appuntamento, oggi invece tutta l’attenzione è per Francesca Noto e per il suo mondo letterario.

Ciao Francesca e bentornata nel nostro Salottino!

Il segno della tempesta
Il segno della tempesta

La prima domanda è personale, come sempre: come è nato l’amore per la scrittura? Come mai la scelta di dedicarti in particolare al fantasy per un pubblico giovanile?

Ciao a te, carissima! Innanzitutto, lasciamelo dire: è un piacere tornare ad accomodarmi qui nel salotto di Miss Darcy. Mi chiedi del mio amore per la scrittura… Ebbene, come sa chi mi conosce da tempo, è nato molto presto, in verità.

Mi è sempre piaciuto leggere, e fin da quando ero molto piccola ho avuto sempre la voglia di mettere per iscritto le storie che mi venivano in mente o che mi raccontavo prima di dormire. Già dalle elementari avevo provato a cimentarmi in qualche incipit abbozzato di racconto o romanzo breve, e la prima prova effettiva risale agli undici anni.

Ovviamente, come potrai immaginare, era qualcosa di molto immaturo… ma già definibile come fantasy, in un certo senso!

Il fantasy, in tutte le sue sfumature, mi ha sempre affascinato e mi ha accompagnato per tutta la fase dell’adolescenza: forse è per questo che vi sono rimasta così legata. Tuttavia, quando ho iniziato a scrivere “Il segno della tempesta”, ho optato per una forma di fantastico che fosse più collegata al mondo reale, realizzando così una storia considerabile, a modo suo, nei canoni dell’urban fantasy.

Mi piace scrivere per un pubblico giovanile perché nei miei scritti vorrei riuscire a trasmettere un messaggio proprio a quella fascia d’età, così fondamentale nella vita di ciascuno. In particolare, un messaggio positivo, in un mondo che sembra spesso rivelare ombre troppo buie.

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Il segno della tempesta: una storia sulle emozioni ricca di atmosfera e di avventure. Dove è nata l’ispirazione per creare questo romanzo?

L’ispirazione iniziale è venuta da un viaggio in Florida, risalente all’ormai lontano ’99.

Mi erano rimaste dentro atmosfere ed emozioni, e ho iniziato a buttare giù una storia poco dopo.

Ero ancora all’università, e il romanzo è rimasto incompiuto per anni, prima di vedere la sua conclusione verso il 2006, e successivamente essere completamente riscritto per trovare la sua forma definitiva soltanto nel 2016.

Nel frattempo, quindi, le ispirazioni si sono sovrapposte, incrociate e intrecciate… potrei dire che è un lavoro decisamente stratificato, anche perché nel frattempo sono cambiata anche io, ed è cambiato il mio stile, come è normale che succeda in un periodo così lungo!

Parliamo di personaggi: come sono nati i protagonisti de “Il segno della tempesta”? A quali sei più affezionata?

Lea, la protagonista femminile, è probabilmente una versione giovanile di me stessa (con qualche capacità speciale in più della sottoscritta, s’intende!), contando anche che è nata quando avevo una ventina d’anni come lei, e che all’inizio il romanzo era narrato in prima persona proprio da lei (probabilmente, ancora si avvertono tracce di questa costruzione iniziale anche nella versione finale del romanzo).

Dunque di sicuro sono molto affezionata a questo personaggio, che mi rispecchia parecchio sotto tanti aspetti, non ultima una folle passione per l’equitazione! 😀 Sven, il personaggio maschile, deve molto alle mie sessioni di gioco di ruolo di quando ero adolescente, invece: di fatto, è una trasposizione del mio personaggio di allora… Ebbene sì, in qualche modo mi posso rispecchiare in entrambi!

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Perché consiglieresti la tua storia a un pubblico giovanile? Che cosa vorresti trasmettere a queste nuove generazioni di lettori?

Come dicevo, la mia idea è sempre stata quella di trasmettere ai miei lettori un messaggio positivo, di speranza. In fondo, anche se i miei protagonisti hanno delle capacità speciali e fuori dal comune, sono e restano due ragazzi che si affacciano alla vita e cercano il loro posto nel mondo, chiedendosi, magari con sgomento, “Perché sono qui? Qual è il mio scopo, quale sarà il mio obiettivo?”.

Capire perché siamo in questo mondo e quale sia la nostra “missione”, io credo, è un passaggio fondamentale dell’esistenza, e riuscire a comprenderlo è una delle cose più importanti che si possano ottenere nella vita.

La storia narrata ne “Il segno della tempesta” vuole essere una metafora di questa ricerca, di questa affermazione.

E vuole dire a chi la legge che siamo tutti persone speciali, che tutti abbiamo capacità fuori dal comune, e che tutti possiamo trovare la nostra strada, a patto di cercarla, fronteggiando le difficoltà che la vita ci mette davanti.

Quali sono i progetti per il futuro? Hai in mente di proseguire con questo filone, magari con un secondo episodio?

Piccola anticipazione per tutti i lettori: sto già scrivendo il secondo episodio ambientato nella lore de “Il segno della tempesta”.

La storia è tutta decisa, a grandi linee, ora la difficoltà sarà trovare il tempo da dedicare alla scrittura, tra il mio lavoro da traduttrice e giornalista a tempo pieno e quello di mamma… altrettanto a tempo pieno! 🙂

No, il venerdì da questa domanda non si scappa… come lo prendi il tè?

Zucchero e limone… e non possono mancare i biscotti di accompagnamento!

Grazie Francesca e a presto!

  Il segno della tempesta – Il libro

Il segno della tempesta
Il segno della tempesta

Lea Schneider ha un dono, o forse una maledizione. Riesce a percepire con impressionante chiarezza le emozioni altrui. È sempre stato un fardello complicato da gestire, in grado di trasformare la sua adolescenza in un inferno. In preda a strani sogni premonitori, Lea fugge verso la regione più selvaggia della Florida, dove è stata concepita vent’anni prima.

Ciò che non sa è che quel viaggio ‒ come il suo dono ‒ fa parte di un disegno più grande. Chi è Sven, il ragazzo senza un passato e dotato di capacità ben più potenti delle sue? Nuove forze scoprono le carte di una partita antica, di cui i due giovani sono il fulcro.

Lea e Sven si troveranno nel mezzo del conflitto tra i Waerne, antichi guardiani della nostra realtà, e i Fjandar, asserviti a esseri che di questo universo non fanno parte, ma che diverse volte hanno interferito con le sue sorti. Mentre un portale tra i mondi rischia di essere profanato, Lea dovrà trovare il coraggio di guardarsi dentro e affrontare le proprie paure.

Intanto, Ragnarök, il crepuscolo del mondo, si avvicina…

Strillo

Risveglia i nodi. Temi la tempesta, e il suo guerriero.

Il segno della tempesta – scheda

  • Titolo: Il segno della tempesta
  • Autore: Francesca Noto
  • Genere: fantasy romance
  • Target: young adult 13/18 anni
  • Editore: Astro edizioni Srls
  • Collana: Fantasy romance
  • Pagine: 352
  • Formato: 14 x 20 cm;
  • Prezzo: 14,90 euro

Uscita aprile 2016

ISBN-EAN 978-88-99768-08-9

Su Amazon: https://www.amazon.it/gp/product/B01EG7OKUS

Francesca Noto

Il segno della tempestaFrancesca Noto è giornalista e traduttrice di romanzi e riviste.

Appassionata di heroic fantasy, scherma medievale, equitazione, giochi di ruolo e videogiochi fin da bambina, è stata caporedattrice del magazine “Pokémon Mania”, nonché docente di Game design allo IED di Roma.

Il suo lavoro e i suoi interessi l’hanno spesso condotta all’estero, in particolare negli Stati Uniti, paese a cui è molto legata.

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