Il tè del venerdì con Cordelia Gentili

Il tè del venerdì con Cordelia Gentili

te del venerdì miss darcy

Inauguriamo il nuovo anno con un romanzo che a Miss Darcy piace molto, perché fa parte del “suo mondo”: Cordelia Gentili, infatti, ci racconta l’800, portandoci fra Roma e Parigi.

Ciao Cordelia e benvenuta nel Salotto di Miss Darcy.

cordelia gentili maria nereide

Il tuo è uno pseudonimo, ma la nostra ospite è sempre molto curiosa e vuol sapere qualcosa di te, della tua vita.

Innanzi tutto, grazie per avermi accolta in questo spazio. Per rispondere subito alla domanda, posso dire che ho trentacinque anni e, dopo aver messo su famiglia, ho ripreso gli studi universitari.

Mi occupo da sempre di teatro e di scritture teatrali. Sono un’appassionata di cinema, di libri, ovviamente, praticamente di ogni genere, con una predilezione idolatra per Shakespeare e Jane Austen.

Come sei arrivata alla scrittura di un romanzo storico? Come mai hai scelto proprio l’800 italiano? Che cosa ti affascina di questo periodo?

L’idea di questa storia risale alla mia giovinezza. Avevo scritto un romanzo infilandoci tutto ciò che amavo: gli Stati Uniti d’America, una protagonista forte e determinata a metà strada tra Scarlett O’Hara e Jo March e, naturalmente l’Ottocento americano che, in quel caso, significava Guerra Civile.

L’Ottocento mi ha sempre affascinato per la sua aura romantica, le passioni smisurate ma costrette entro i limiti di rigide regole, e per questo più sofferte. Crescendo, ovviamente, la visione di questo periodo storico è diventata più realistica e più cosciente.

La scrittura mi ha sempre accompagnata e non volevo buttare via questo lavoro che, però, andava sempre più diventando immaturo ai miei occhi. Dunque, l’ho rimaneggiato fino a che è diventato qualcosa di completamente diverso, tant’è che, se il tempo storico è rimasto lo stesso, a cambiare è stata anche l’ambientazione: non più la lontana America, ma l’Italia e Parigi.

Franz Xaver Winterhalter
La principessa di Metternich, 1860
Parliamo di Maira Nereide: chi è questa giovane donna? In che contesto si muove?

Maira Nereide è una giovane donna del suo tempo e del suo ambiente. Borghese agiata, vive in un periodo storico in cui le donne, in realtà, avevano ben poco di cui rallegrarsi.

La sua esistenza è di riflesso a quella degli uomini della sua vita che, di fatto, prendono tutte le decisioni. Oltretutto, lei stessa sembrerebbe di natura amorfa e incline alla malinconia. Probabilmente non è questa la sua vera natura e l’ambiente parigino, più permissivo dello Stato della Chiesa dove è vissuta praticamente da sempre, aprirà uno spiraglio di vitalità in lei.

Paris Painting – Paris by Paul Cornoyer da Fine art America
Le donne nell’800 non avevano vita facile, come hai affrontato il mondo femminile nella narrazione?

Esattamente da questo punto di vista. Senza dare giudizi o far giudicare i personaggi, ma semplicemente mostrando la realtà dei fatti, ho comunque voluto dare spazio a quest’aspetto. Non esiste solo un Ottocento di merletti e crinoline, di gentiluomini perfetti o mascalzoni da rotocalco.

Esiste un Ottocento sporco, difficile e crudo, fatto di soprusi, morte e di signorine relegate in un angolo di casa, con poche e rare eccezioni. La quotidianità stessa delle donne, l’igiene personale, la maternità e tutte le infinite piccole cose che ruotavano intorno a esse erano bandite, confinate entro i limiti ristretti di una stanza tutto per loro, che poco aveva a che fare con quella anelata da Virginia Woolf.

Alfred Glendening Jr.
Proseguirai nel genere storico?  Hai progetti in cantiere? Quali altri generi ti incuriosiscono?

Non so se proseguirò nel genere storico, per il momento non ho lavori simili in mente. In questo momento sto lavorando su vari testi teatrali che mi tengono impegnata, anche se ho già un’idea per il prossimo libro che ancora non ho messo su carta se non in forma di appunti vari.

Leggo anche altri generi, soprattutto fantasy, anche se, onestamente, di contemporaneo mi piace ben poco, e libri gialli. Di questi ultimi leggo soprattutto classici e soprattutto Agatha Christie, ma apprezzo molto anche Camilleri e Malvaldi, per citare nomi di contemporanei nostrani.

autunno nell'arte vittoriana
H. A. Brendekilde, Wooded Path in Autumn, 1902
Domanda fissa, altrimenti Miss Darcy mi sgrida! Come lo prendi il tè?

Forse sarà un colpo al cuore, ma sono una caffeinomane convinta e mai pentita! Comunque, nelle sporadiche occasioni in cui bevo tè, lo prendo preferibilmente nero con un goccio di latte.

 

Grazie Cordelia e a presto!!

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Maira Nereide – sinossi

Nella seconda metà del diciannovesimo secolo Maira Nereide, ragazza orfana, di padre inglese e madre italiana, viene cresciuta nella famiglia dello zio materno. Dopo aver trascorso l’infanzia e la giovinezza facendo la spola, al seguito dello zio medico, tra la capitale italiana e il possedimento fuori città dei parenti si trasferirà per un breve periodo a Parigi. Sarà al cospetto di questa modernissima città che si accorgerà di quanto la sua vita sia stata, fino ad allora, apatica e riscoprirà le sue origini dimenticate.

 

 

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