Azzurrina: Le più terrificanti storie di fantasmi

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Visto l’interesse che riscuotono le storie di fantasmi che racconto qui nel blog (e visto il periodo dell’anno)eccone alcune fra le più terrificanti che ho raccolto nelle mie ricerche.

Non si tratta di storie horror, ma di manifestazioni e leggende che riguardano luoghi reali.

Azzurrina e il castello di Montebello

Fra i fantasmi italiani più famosi credo che il primo posto lo detenga il fantasma di Azzurrina.

Il castello di Montebello di Torriana, in provincia di Rimini.

Il castello, che ho avuto occasione di visitare, è arroccato sull’appennino e ha effettivamente già di suo un aspetto sinistro.

Narra la leggenda che nella seconda metà del 1300, il feudatario del castello,  Ugolinuccio o Uguccione di Montebello, avesse dalla moglie una bambina, il cui nome doveva essere Adele o Delia.

La bimba aveva però un (per l’epoca) grave problema: era albina. E i suoi capelli bianchi, l’occhio chiaro e la pelle candida rischiavano di essere considerati segni di stregoneria.

La madre, per proteggerla da eventuali accuse, tentò di tingerle i capelli, ma le erbe usate potevano fare ben poco per coprire il candore della chioma e fecero peggio: la resero azzurra.

Da qui, la bimba fu soprannominata Azzurrina.

Era relegata, sempre per evitare le accuse di stregoneria, fra le sicure mura del castello, Azzurrina veniva sorvegliata a vista.

Ma un giorno, mentre giocava con una palla nei presso dell’ingresso della ghiacciaia, il giocattolo le sfuggì di mano e finì nelle tenebre del sotterraneo. La bimba andò a recuperarla e dal sotterraneo non tornò più.

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il corridoio dove Azzurrina è scomparsa

Ricerche e indagini furono inutili: non fu più ritrovata né viva né morta.

Le guardie che l’avevano in custodia giurarono e spergiurarono sull’andamento dei fatti e nessuno riuscì mai a far luce sulla vicenda.

Quello che si sa, è che proprio dove Azzurrina giocava si trovava uno di quei meccanismi chiamati oubliette, con un comando nascosto lì vicino. Rapita, uccisa, finita per un tragico (o voluto) errore nella terribile prigione… non lo sappiamo.

Quello che si sa, però, è che ogni anno, il giorno della sua scomparsa, che coincide col solstizio d’estate, la notte del castello è attraversata a turbata da pianti, suoni, rumori misteriosi. E si è sentita, in più d’una occasione, una vocina infantile chiamare la mamma.

Il vero e il magico

Cosa c’è di vero e cosa invece è fasullo in tutto questo mistero?

Non abbiamo fonti storiche che ci possano illuminare sulla realtà dei fatti, se non a partire dal 1600, quando le narrazioni orali riguardanti Azzurrina sono state raccolte in forma scritta.

Certamente su tutta questa triste storia si è detto molto. C’è pure un film.

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Sono state fatte anche registrazioni, nelle quali si possono udire voci terrificanti.

Il CICAP, però, che nel 2010 ha effettuato le rilevazioni in modo scientifico, ha asserito di non aver registrato nulla che si possa ricondurre alla sfera soprannaturale.

Nel tour del castello, proprio in prossimità della ghiacchaia, è inserito un momento di sosta per ascoltare a tutto volume le registrazioni più spaventose.

E il suo effetto lo fa…

Di Azzurrina in rete gira un’immagine famosa che la ritrae: non si tratta di un quadro d’epoca, ma di un “identikit” disegnato su indicazione di una medium che asserisce di aver visto la bimba.

Sempre da una medium si ha una delle possibili soluzioni al mistero: in una seduta spiritica, infatti, Azzurrina ha “spiegato” di essere caduta dalla scala della ghiacciaia, di essere morta sul colpo.

I soldati che dovevano custodirla hanno poi mentito sui fatti, temendo la reazione del feudatario. La bimba, dunque, sarebbe  stata sepolta dai due nel giardino. Precauzione inutile: il padre di Azzurrina infatti li ha comunque condannati a morte per la loro negligenza.

Storia triste, storia senza risposte. Come tutte le storie di fantasmi: perché che cos’è un fantasma, se non la voce di un passato che non vuole essere dimenticato, di un passato che ancora cerca soluzioni?

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Leap Castle – Il castello più infestato d’Irlanda

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Leap Castle

Leap Castle, Irlanda: questa è la terza meta del nostro viaggio virtuale attraverso i luoghi abitati da celebri fantasmi.

Questo antico maniero, che si trova presso Offaly, in Irlanda centrale, è sicuramente un sito dalla storia oscura e ha fatto da cornice a vicende raccapriccianti, alcune delle quali hanno trovato conferme nei macabri ritrovamenti avvenuti fra le sue mura.

Oggi non è più abitato (per lo meno da persone viventi), ma rimane una delle mete più ambite per i ghost hunters.

Leap Castle, la storia

Leap Castle è un castello nella contea di Offaly , Irlanda , circa quattro miglia a nord della città di Roscrea sulla R421 . Non si sa esattamente quando esattamente la torre principale è stato costruita, in un periodo imprecisato che va dal 13 ° secolo fino alla fine del 15 ° secolo, ma molto probabilmente il nucleo principale del maniero risale intorno al 1250 dC.

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Leap Castle è stato costruito dal clan O’Bannon ed era originariamente chiamato “Leim Uí Bhanáin”, o “Salto degli O’Bannons”.

Gli O’Bannons erano i “capi secondari” del territorio, soggetti al dominio degli O’Carroll.

Ci sono prove che il castello sia stato costruito sullo stesso sito di un’altra antica struttura in pietra, forse un luogo di culto, e che tale area fosse occupata costantemente da almeno l’età del ferro (500 aC) e, si pensa, sin dal Neolitico.

Secondo gli Annali dei Quattro Maestri,  il Conte di Kildare , Gerald FitzGerald  ha cercato invano di impadronirsi del castello nel 1513 . Tre anni più tardi, ha attaccato ancora una volta il castello ed è riuscito a demolirlo in parte. Tuttavia, dal 1557, gli O’Carrolls ne hanno ripreso il controllo.

Dopo la morte di Mulrooney O’Carroll nel 1532 , la famiglia è entrata in conflitto con il clan O’Carroll.

Come spesso accade alla morte di un capo, il clan O’Carroll si divise in questo periodo in una lotta fratricida per ottenere il comando e fu Leap Castle il teatro di un episodio particolarmente cruento: uno dei fratelli O’Carroll, divenuto sacerdote, abitava infatti fra queste mura e fu a Leap Castle che fu raggiunto da un altro fratello, intenzionato a eliminarlo.

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La cappella, foto di Ciaran McHugh Photography (dal web)

Il delitto fu perpetrato proprio nella cappella, mentre il sacerdote O’Carroll teneva massa per un gruppo della sua famiglia. Mentre lui cantava i riti sacri, il fratello rivale fece irruzione nella cappella, affondò la spada e ferì mortalmente il congiunto. Il sacerdote aggredito cadde davanti all’altare e morì di fronte alla sua famiglia.

Oggi la cappella è conosciuta col nome Bloody Chapel, la cappella del sangue, e non è più stata utilizzata fino a qualche decennio fa, quando uno degli ultimi proprietari, nel tentativo di dare pace alle anime del castello, non vi celebrò la festa per il battesimo del proprio figlio.

Nel 1659 , il castello passò per matrimonio nella proprietà della famiglia Darby, una famiglia illustre nella quale si annoverano il vice-ammiraglio George Darby , l’ammiraglio Sir Henry D’Esterre Darby e John Nelson Darby .

Il mastio centrale fu in seguito ampliato con estensioni significative. Tuttavia, per pagare per queste estensioni, i Darby dovettero aumentare gli affitti e vendere gran parte della terra appartenente alla tenuta. Fu forse a causa del malcontento generato dalle loro scelte che durante la guerra civile irlandese Leap Castle fu incendiato nel 1922 .

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Nel 1974 il castello fu acquistato dallo storico australiano Peter Bartlett, la cui madre era stata una Banon. Peter, insieme al costruttore Joe Sullivan, ha fatto un ampio lavoro di restauro del castello fino al momento della sua morte nel 1989. Materiali biografici di Peter, tra cui i dettagli del restauro di Leap Castle, si strovano presso la National Library of Australia.

Dal 1991, il castello è stato di proprietà privata da Seán Ryan, che ha avviato lavori di restauro.

Leap Castle è stato sulla copertina di diverse edizioni del romanzo I piloti da parte australiano autore Tim Winton.

Leap Castle, le leggende.

Leap Castle è considerato un vero covo di spettri.

La Bloody Chapel è il luogo preferito per le manifestazioni del fantasma della sacerdote vittima di fratricidio, ma sono molti altri i luoghi dove si sono viste sinistre apparizioni.

Pare che l’intensa attività nel castello dipenda anche da alcuni tentativi, nel corso dei secoli, di interagire con gli spiriti che lo abitano: il più eclatante fu quello di miss Mildred Darby, nel secolo diciannovesimo, che facendo ricorso alla magia nera evocò anche uno spettro chiamato elementale, ossia un essere antico, legato ai riti pagani, che ora abita fra quelle pietre.

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Scale nel castello, da Daily Scribbling.

La stessa Darby riporta di aver avuto una visione terrificante, accompagnata dall’odore nauseabondo di putrefazione, di un uomo in avanzato stato di decomposizione.

Un altro spettro visto varie volte è quello di una giovane ragazza, che sembra essere figlia di qualche antico proprietario del castello, ma che non è stata identificata con precisione, anche se varie leggende raccontano di una tragica storia d’amore svoltasi fra le mura del castello: si tratta di un amore contrastato fra la figlia di un signore locale e di un giovane contadino della zona, terminata nel sangue a causa dell’opposizione del padre di lei.

Nella zona, comunque, il castello continua ad avere una pessima fama, si dice che lì alberghi il male… e di certo, le morti violente non sono mancate.

Durante i vari restauri del maniero, infatti, è stata fatta l’agghiacciante scoperta di una prigione segreta, un’oubliette (in francese suona come “dimenticatoio), che consiste in una profonda camera sotterranea, il cui unico accesso è una botola nel pavimento.

Questo tipo di prigione (c’è una cosa molto simile anche nel castello di Montebello) veniva costruito con lo scopo di sorprendere il malcapitato che doveva venirvi rinchiuso, facendolo cadere dall’alto grazie a una leva. Nella migliore delle ipotesi il nemico si infilzava nei pali contenuti nella cella, ma se aveva la sventura di sopravvivere alla caduta lo attendeva una morte lenta per sete e fame.

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L’oubliette di Leap Castle, da The Paranormal Guide.

In molti castelli dotati di questo tipo di prigione il meccanismo non è mai stato usto, ma qui a Leap Castle le cose sono andate diversamente: durante i restauri, al momento di esplorare l’oubliette sono stati rinvenuti così tanti corpi da riempire ben tre carri di ossa.

Non a caso molti visitatori giurano d’aver sentito fra le mura gemiti e pianti, provenienti da luoghi imprecisati del maniero.

Inquietante anche il racconto di alcuni abitanti della zona, che asseiscono di vedere, nella notte, alcune finestre illuminate, nonostante nessuno si aggiri nelle stanze ormai abbandonate.

C’è chi racconta addirittura di aggressioni soprannaturali.

Insomma, Leap Castle non sembra un luogo esattamente accogliente… per lo meno, per i vivi!

 

Castelli e fantasmi: Berry Pomeroy Castle

Berry Pomeroy Castle

Continuiamo il nostro viaggio fra i castelli abitati da fantasmi recandoci in un’altra magica località che si trova nel Regno Unito, Berry Pomeroy Castle, nei pressi dell’omonimo villaggio del Devon.

Oggi l’antico maniero è poco più di una rovina, ma fra le sue mura sono ancora visibili tracce dell’antico splendore e anche della sua storia di sangue, poich è considerato uno dei luoghi più infestati d’Inghilterra a causa della presenza di almeno due fantasmi, due dame eteree che ancora si aggirano fra le sue pietre.

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Berry Pomeroy Castle, la storia.

Le terre annesse all’attuale castello attuale furono originariamente conferite a Ralph de Pomeroy da Guglielmo il Conquistatore, come ricompensa per la sua lealtà e il supporto durante l’invasione normanna e la successiva battaglia di Hastings. La struttura normanna, ancora visibile nella guardiola delle esistenti rovine, risale alla fine del 13 ° secolo, quando Enrico de Pomeroy (la nona generazione di Pomeroy ) iniziò la costruzione del castello. La struttura fu completata all’epoca della morte di Henry nel 1305.
Il castello Berry Pomeroy rimase in possesso ai Pomeroy fino alla fine del 1540, quando  fu acquistato o acquisito in altro modo dall’influente Sir Edward Seymour. Egli era il Lord Protettore, e fratello di Jane Seymour, terza moglie di Enrico VIII. Edward commissionò la costruzione di una casa padronale all’interno dei confini del castello normanno, creando la miscela risultante di architettura vistibile oggi.

Edward Seymour come Lord Protettore si ritrovò presto circondato da nemici, fu estromesso dal conte di Warwick e imprigionato nella Torre di Londra nel mese di ottobre 1549, con 29 accuse. Fu condannato a morte e giustiziato il 22 gennaio 1552.

In qualche modo il castello rimase nelle mani dei Seymour, e continuò ad essere occupato da loro fino al 1688, quando fu dismesso come dimora. Vi è qualche evidenza che una parte delle stanze rimase inabitabile fino al regno di Giorgio IV, e il castello è rimasto in custodia dei Seymour, attualmente al 19 ° Conte di Somerset.

Con l’avvento del Pittoresco, movimento nato alla fine del 1700, il castello, grazie alle cornacchie che lo abitavano e all’edera che lo infestava, divenne una rovina romantica. Divenne quindi meta di pittori ed artisti oltre che di turisti appassionati alla corrente e del castello si trovano diverse illustrazioni risalenti a quel periodo.

Attorno al 1830 alcune mura vennero riparate dal Duca di Somerset in carica, uno dei primi esempi di Restauro architettonico effettuato su muri in rovina probabilmente eseguito per proteggere i visitatori. Dal 1980 al 1996 è stato fatto oggetto di imponenti scavi archeologici che dimostrarono come il castello non fosse così vecchio come si era creduto fino a quel momento e che fino alla fine del XV secolo probabilmente non ospitasse niente più che un casino di caccia o la casa del custode del parco, conclusione raggiunta dalla scarsità di manufatti trovati che risalivano a prima di quel periodo.

Attualmente il castello è di proprietà dei Duchi di Somerset ma è amministrato dall’English Heritage.

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Berry Pomeroy Castle, le leggende.

Il castello è stato teatro di numerosi avvistamenti di fantasmi e di fenomeni strani.
I fantasmi più frequenti sembrano essere le apparizioni terrificanti di una Dama Bianca e una Lady Blue. La Dama Bianca infesta le prigioni e le sale dalla Torre di St Margaret ai bastioni.

Secondo la leggenda si tratta dello spirito di Margaret Pomeroy, rinchiusa nelle segrete da sua sorella Eleonora, gelosa a causa della sua bellezza e per l’amore ricambiato di un uomo di cui lei stessa era innamorata. Margaret fu lasciata morire lentamente di fame nei sotterranei.

La Lady Blue compare invece sulla torre, da dove chiama i passanti: si dice che il suo intento sia attirarli lassù per farli cadere nel vuoto. Tradizionalmente si pensa sia il fantasma della figlia di uno dei signori del castello normanno, la quale, violentata dal padre, ha strangolato con le sue mani il figlio nato dall’incesto. Secondo alcuni, alnhe il bambino apparirebbe in alcune stanze del castello.
La Dama Blu è considerata come un presagio di morte per i membri della famiglia Seymour.

Sir Walter Farquar (Dr Farquar) dice di aver visto lo spirito mentre frequentava la moglie di uno dei Commissari Sportivi, nel 19 ° secolo.

I fratelli Pomeroy

Un’altra tradizione popolare racconta del destino eroico di due fratelli Pomeroy, che sono stati assediati nel castello in un momento imprecisato della sua storia. Per salvare la faccia dalla sconfitta, i due si vestirono in armatura completa montarono a cavallo, e cavalcarono fino alla cima dei bastioni del castello, da cui si gettarono.

La zona in seguito al drammatico episodio fu chiamata “il salto del Pomeroy”, ed è associata a rumori anomali quali urla e tonfi sordi. Questa storia può avere origine in un evento di vita reale, anche se non ne compare traccia nelle fonti storiche.

Il castello è stato teatro di molti altri avvistamenti di fantasmi e fenomeni. Strane luci, voci misteriose… altre apparizioni segnalate includono una signora in un abito grigio, l’onnipresente Cavaliere, e strane ombre non generate da oggetti reali.

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