Almack’s Assembly Rooms, il cuore danzante di Londra

Almack’s Assembly Rooms 

Almack’s Assembly Rooms: e la nostra mente corre indietro nel tempo, alla magnifica e un po’ magica Londra dei romanzi Regency e Vittoriani, a un mondo di debuttanti e chaperon, di musicisti e danze, di carrozze e bastoni da passeggio.

Almack’s Assembly Rooms è il locale più famoso e più citato nei romanzi ambientati nell’Ottocento inglese, soprattutto in quelli rosa, nei Regency che trovano in Georgette Heyer la loro capostipite (no, non Jane Austen, che non scrisse rosa e non scrisse Regency, ma romanzi incentrati sul mondo femminile contemporaneo!).

Almack’s Assembly Rooms è sinonimo di quel mondo di balli che caratterizzava la London Season ed era la meta più ambita per le debuttanti. Ma perché Almack’s Assembly Rooms era così famoso e apprezzato?

Almack’s
Almack’s
Fonte: https://raccontidalpassato.wordpress.com

Almack’s Assembly Rooms: il locale

Almack’s Assembly Rooms fu, innanzitutto, fra i primi club londinesi ad ammettere sia uomini che donne: solitamente, infatti i famosi Club erano appannaggio maschile, come il celeberrimo White’s che era fra i più antichi della città.

Almack’s fu inaugurato il 20 febbraio 1765, nella sede di King Street, nel quartiere di St. James, uno dei migliori di Londra: era un edificio molto elegante  e la zona in cui era situato era garanzia di rispettabilità e di successo.

La sua collocazione strategica fu la prima carta vincente di questo club “quasi” privato.

William Almack era il proprietario e fondatore. Si dice che il suo vero nome in realtà fosse William Macall, ma che egli, pensando che fosse “troppo scozzese” per piacere ai londinesi, invertì le sillabe per nascondere l’identificazione, temendo che avrebbe compromesso il successo del suo club. Funzionò e ben  presto Almack’s Assembly Rooms divenne il cuore danzante di Londra. 

Almack’s Assembly Rooms

Almack’s Assembly Rooms e la London Season.

Come abbiamo visto in questo articolo, la Stagione Londinese si svolgeva principalmente nei luoghi di ritrovo: molti ricevimenti prestigiosi erano tenuti nelle dimore dei membri del ton (l’alta società inglese), ma oltre ai balli e alle cene privati, erano i teatri e le sale da concerto a creare occasioni alle debuttanti di conoscere eventuali mariti e a tutti gli altri di intessere legami sociali.

In realtà erano i balli il vero centro della Stagione, perché era qui che le debuttanti potevano più liberamente interagire coi giovanotti e trovare marito: le rigide regole imponevano infatti che fra uomini e donne avvenissero ben pochi contatti e che gli incontri fra le giovani in età da marito e i giovanotti avvenissero sempre in pubblico ed erano ben poche le occasioni di intimità per approfondire la conoscenza: danzare era la vera occasione per una coppia di sperimentare quel minimo di intimità. Ma attenzione: non più di due balli con la stessa dama, se non si voleva rischiare di doverla sposare!

Almack’s Assembly Rooms

Cene e ritrovi privati, soprattutto quando ospitati dalle regine del ton, erano “luoghi di caccia”, ma lo era anche e soprattutto Almack’s Assembly Rooms: dopo le case private dei membri dell’aristocrazia, Almack’s divenne ben presto uno dei più importanti luoghi di ritrovo sociale, perché forniva spazi più ampi per danzare… ma non solo! A determinare il suo successo fu il particolare mix di locale pubblico ed esclusivo, che lo rese apprezzato dall’alta società e ricercato da tutti.

Almack’s, infatti era noto per la sua esclusività: per accedere era necessario un invito, non bastava comprare un biglietto o un abbonamento: per entrare da Almack’s bisognava essere scelti.

I voucher che permettevano di accedere erano per le debuttanti il biglietto per un buon matrimonio. Non riuscire ad essere invitata, per una debuttante, significava fallimento.

Ma chi decideva chi e quando poteva essere invitato?

Lord Brummel da Almack’s Assembly Rooms
Lord Brummel da Almack’s

A determinare l’andamento di Almack’s Assembly Rooms non era il proprietario, ma un gruppo di signore appartenenti all’alta società, le celebri Patronesse. 

Già dalla sua fondazione, Almack’s fu terreno di gioco di alcune formidabili signore: mogli e sorelle dei più importanti uomini inglesi, queste dame si accordarono per fornire alla società un’alternativa più elegante e raffinata alle grandi feste organizzate da Theresa Cornely, un ex soprano che aveva scalato la società e non era molto ben vista dalle “vere” dame.

Spesso la Cornely infatti organizzava balli, particolarmente famose le sue feste in maschera, nelle quali per le signore rischiavano di compromettere la propria reputazione.

Almack’s Assembly Rooms

L’intento era quello di creare eventi adatti anche alle signore e signorine della buona società. Eventi irreprensibili per donne irreprensibili, organizzati da donne irreprensibili. Un tripudio di buona condotta e alti valori.Il luogo deputato a questo era Almack’s Assembly Rooms. Le signore ne presero il controllo:

Mrs Fitzroy, Lady Pembroke, Mrs Meynell, Lady Molyneux, Miss Pelham e Miss Lloyd, le prime determinate patronesse, ne presero dunque il controllo. 

 Emily Stewart, Lady Castlereagh
Emily Stewart, Lady Castlereagh

Dopo di loro si diedero il cambio varie signore, che avevano l’incarico di vigilare sulla reputazione di soci e invitati, mantenere alto il livello di rispettabilità di Almack’s, valutare i possibili soci e invitati ai balli. La loro attività di supervisione avveniva nella riunione del lunedì, che determinava le sorti di parecchia gente.

Di queste dame si legge con grande frequenza nei romanzi ambientati in epoca Ragency e Vittoriana: erano le vere padrone di Londra, sapevano tutto di tutti. E se nel passato di qualcuno c’era anche il più piccolo scandalo, difficilmente era accettato dal loro rigido codice morale.

Erano loro a decidere anche chi poteva entrare o addirittura chi buttare fuori, nel caso fosse reo di una condotta a loro non gradito. Quello poteva equivalere a un suicidio sociale.

Le patronesse appartenevano sempre al fior fiore della società: erano dame famose, che a loro volta potevano portare lustro al locale, anche se alcune hanno legato la loro fama proprio al fatto di essere divenute patronesse.

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Lady Jersey

Lo strapotere di queste donne durò fino al 1824: i tempi stavano rapidamente cambiando, i rigidi cerimoniali imposti da queste dame sempre meno graditi e l’avvento dei ceti borghesi rese necessario abbassare gli standard richiesti per l’accesso al club.

La società inglese è in una fase di profondo mutamento e l’accesso ad Almack’s da parte della borghesia è un chiaro segnale: i nuovi ricchi, la cosiddetta gentry, fa il suo ingresso in società.

essere esclusi o allontananti da Almack’s voleva dire finire ai margini dalla vita sociale.

Per sapere di più di queste dame, vi rimando all’articolo in cui vi racconto chi sono. 

Che cosa si faceva nelle Almack’s Assembly Rooms?

Almack’s Assembly RoomsEssendo un club aperto a uomini e donne, una delle principiali attività erano i balli: l’evento principale era il ballo che veniva dato ogni mercoledì.

In un primo momento, l’ammissione delle donne al club lasciò perplessa la buona società inglese, abituata agli storici club di appannaggio maschile come White’s e Brook. In questi club maschili era possibile svolgere varie attività, fra cui il gioco d’azzardo, molti di moda in periodo Regency. Anche Almack’s, oltre alle sale da ballo, perciò, era fornito di sale da gioco, nelle quali erano ammesse anche le donne, per quanto il gioco fosse un’attività prettamente maschile.

Il principale concorrente di Almack’s, al suo esordio, furono il Pantheon e I Giardini Ranelagh, ma fortuna volle che il Pantheon andasse bruciato nel 1772 e, sebbene fosse in seguito ricostruito, l’incidente decretò la grande opportunità di Almack’s.

Almack’s era una felice unione dei club maschili, dove gli uomini potevano incontrarsi e discorrere di caccia, affari, politica, leggere giornali ecc., e i salotti femminili in cui le signore discorrevano di moda, di pettegolezzi e delle lievi tematiche muliebri. Ma Almack’s era molto di più: era un punto di ritrovo in cui uomini e donne potevano interagire: chiaramente per le debuttanti era un posto unico, anche perché i balli erano considerati assolutamente rispettabili perché vigilati e organizzati dalle patronesse, dame che costituivano il cuore del ton. L’anima del ton. Le patronesse erano il fulcro attorno a cui ruotava la Stagione.

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Un voucher del 1817, fonte: https://twitter.com/lucy_worsley/status/

Come  si entrava ad Almack’s

Come tutti i club, Almack’s era un club: per accedere ai balli il primo sistema era essere soci: l’abbonamento costava 10 ghinee, e comprendeva tre mesi (a durata della Great Season) di balli e cene ogni mercoledì.

Per diventare soci di Almack’s bisognava possedere requisiti molto stretti, lignaggio, fortuna, condotta irreprensibile.

Fino all’avvento delle patronesse, erano i membri del club che proponevano inviti esterni. Agli uomini era consentito proporre una rosa di inviti femminili, alle dame una rosa di inviti maschili. E così si componevano le liste di invitati, contenenti i soci e gli ospiti esterni.

Con l’avvento delle Patronesse, però, gli inviti cominciarono a essere filtrati dal loro insindacabile giudizio.download (10)

Per entrare da Almack’s senza essere soci era necessario il voucher d’invito: quando era rilasciato dalle patronesse si aveva già una marcia in più per la riuscita in società. Tornare una seconda volta, poi, era più facile, soprattutto se si riusciva a entrare nelle grazie delle famose patronesse.

Erano queste donne a determinare il futuro di centinaia di giovani donne, la riuscita dei loro matrimoni, la possibilità di entrare stabilmente nel ton di chiunque aspirasse a farlo.

L’edificio di Almack’s

Un voucher del 1817. Fonte: https://twitter.com/lucy_worsley/status/
Almack’s

L’edificio non era particolarmente vistoso: era costruito in stile palladiano, con alte finestre ad arco. Conteneva ampie sale da ballo e varie sale da gioco.

Almack’s era costruito su più livelli. L’accesso, al livello della strada, comprendeva il salone di ricevimento e il guardaroba.

Al primo piano c’erano le sale da gioco con i tavoli per il gioco delle carte, ad esempio il famosissimo “faraone” e, più in alto ancora, le sale da ballo.

Nonostante l’accesso limitato, Almack’s era molto frequentato e non di rado vi si trovava un certo sovraffollmento,  causa di svenimenti fra le dame strette nei corsetti e private dell’aria.

Nel 1871, purtroppo, anche Almack’s fu vittima delle fiamme e gran parte dell’edificio andò distrutto, la ricostruzione non fu in grado di riportarlo agli antichi fasti. La sua fine arrivò definitivamente coi bombardamenti della seconda guerra mondiale. Oggi, del luogo dove l’alta società per un secolo intero ha danzato e intessuto relazioni, non resta più nulla: lì sorge un nuovo edificio, che ospita prestigiosi uffici, e solo una targa ricorda che un tempo Almack’s sorgeva lì. 

 

https://en.wikipedia.org/wiki/Almack%27s

https://raccontidalpassato.wordpress.com/2015/04/15/almacks-assembly-room/

http://georgianagarden.blogspot.it/2009/10/almacks.html

 

 

http://www.britainexpress.com/History/almacks.htm

 

 

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