Il tè del venerdì con Stefano Marguccio

Il tè del venerdì con Stefano Marguccio

Si torna a parlare di fantasy nel salotto di Miss Darcy, insieme a Stefano Marguccio, autore della nuova saga edita da Delos Digital, Caccia Mortale. Il nostro ospite ci aspetta per il tè e noi siamo pronti a fargli compagnia!

Ciao Stefano e benvenuto al tè del venerdì.

stefano marguccio fantasy

Miss Darcy, la nostra padrona di casa, esige che la prima domanda sia sempre molto personale, perciò ti chiedi di raccontarci qualcosa di te.

Innanzitutto grazie Miss Darcy per questo spazio dedicato. Mi chiamo Stefano Marguccio, ho 41 anni e sono un diplomatico del Ministero dell’Ambiente. Ho una fantastica bambina di 10 anni, amo la natura e ho una particolare fascinazione per i cavalli. Mi piace viaggiare e soprattutto… mi piace scrivere.

Come sei arrivato ad appassionarti al fantasy? Quali sono gli autori che ti hanno appassionato nel corso degli anni? C’è invece qualche scrittore che non hai amato?

Il fantasy per me è come una malattia esantematica: l’ho presa da piccolo e non ci ho pensato più. Credo sia tutto iniziato guardando le illustrazioni di un gioco da tavolo della Iron Crown ambientato nella Terra di Mezzo di Tolkien, uno di quelli a cui si giocava prima dell’avvento dei pc e delle console, un gioco con gli esagoni e i quadratini di cartone, una roba che farebbe tenerezza oggi. Ma aveva queste carte con dei disegni splendidi dei personaggi del Signore degli Anelli. Avevo 8 anni e volevo sapere di più. Ho chiesto il libro in prestito al proprietario del gioco, un amico di mio fratello che aveva dodici anni in più di me. Me l’ha dato con quello sguardo tipo: te lo do ma tanto non ce la farai mai a leggerlo tutto. Ci ho passato un’estate e da allora non ho più smesso. Ho letto tutto Tolkien e poi la saga di Shannara, la saga Dragonlance, i libri di Gemmel, Hobb, Paolini, Martin, Sapkowski. Il fantasy mi ha accompagnato in tutte le fasi della vita. Di Tolkien sono stato per anni un vero e proprio fanatico, gli altri autori li ho approcciati in modo più critico. Ognuno ha cosa che mi piacciono e cose che mi piacciono meno. Adoro l’austerità e le battaglie di Gemmell, ma la Hobb è imbattibile per approfondire la psicologia dei personaggi. Mi piace come Sapkowski ha riscritto le fiabe, il suo punto di vista innovativo, come caratterizza i personaggi secondari con una spennellata di dettagli. Alcuni autori fantasy non riesco proprio a leggerli tipo quelli spichedelici americani degli anni settanta, alla Moorcock e il suo principe albino, altri magari li inizio e non riesco a finirli.

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Come concili il tuo lavoro e la scrittura?

Riesco a scrivere solo quando i ritmi di lavoro sono più blandi oppure quando faccio lunghi viaggi. Per me la scrittura è una sorta di ipnosi creativa. Non riesco ad ipnotizzarmi in ogni situazione. Anche se ogni tanto la storia mi prende e allora sento una vera e propria urgenza di andare avanti.

Parliamo del tuo romanzo “Caccia mortale. Cronache dei due mondi”. Da dove è nata l’idea di questa storia? Quali sono le tue fonti di ispirazione?

Le idee per le Cronache dei Due Mondi nascono in un ristorante di Roma. Mangiavo da solo e mi ero comprato uno di quei bei taccuini rilegati in pelle. Ho iniziato a buttar giù delle idee. Nomi. Una cronologia di eventi. Le terre di Arn hanno iniziato a prendere forma, assieme alla storia di Delion. Ci ho messo dentro le suggestioni della mia vita: i viaggi, il mio lavoro da diplomatico, i cambiamenti climatici, la fatica delle nuove generazioni per trovare un posto nel mondo, le migrazioni, le ingiustizie. Insomma ho cercato di coniugare gli archetipi del genere fantasy, gli archetipi del viaggio dell’eroe, con la complessità della realtà di oggi.

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“Caccia mortale. Cronache dei due mondi” è il primo episodio di una saga. Ci puoi anticipare qualcosa? Hai già terminato la stesura? Come hai pianificato l’opera? 

Il processo che mi ha fatto arrivare a Caccia Mortale è stato lungo. Prima  ho scritto un grossisimo tomo di di 70 capitoli e più di mille pagine, molto barocco e pieno di cose. Per scriverlo ci ho messo tre anni, dal 2010 al 2013. Poi ho incontrato Franco Forte della Delos Book e lui mi ha fatto quasi riscrivere tutto da capo. Caccia Mortale nasce dai primi 17 capitoli di quei 70, da cui ho preso l’ossatura della storia e ne ho fatto un libro autoconclusivo. Il seguito è pronto. Mi manca una revisione generale, ma credo sia già abbastanza leggibile. In Caccia Mortale scrivo di Delion, un giovane alla ricerca del suo posto nel mondo, un ragazzo che vuole cambiare il mondo, ma che si trova al centro di cambiamenti che prendono una piega totalmente inattesa. Da aspirante eroe, diventa preda e finisce cacciatore. Nel secondo libro la prospettiva si allarga, c’è più guerra e più politica: la storia di Delion si va a collocare in quella più ampia delle terre di Arkandia, si capisce che stiamo ascoltando le Cronache di Due Mondi e non la storia di un singolo.

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Hai altri progetti in cantiere? Ci sono altri generi in cui vorresti cimentarti? E quali invece pensi siano lontani dalle tue corde?

Per ora non ho altri progetti. Il mio lavoro è davvero impegnativo ed è già un miracolo se riuscirò a mettere le mani sul terzo libro della saga. Nel terzo potrò sfruttare molti meno capitoli del tomo originale e non ti nascondo che la cosa mi rende nervoso. Anche se spesso è più facile scrivere una pagina bianca che rendere comprensibile un testo che hai prodotto anni prima. Ogni tanto mi frulla per la testa qualche altra storia. Un urban fantasy sarebbe divertente. Mi piacerebbe anche scrivere a quattro mani con qualche altro collega. Vedremo.

L’ultima domanda è sempre di Miss Darcy: come lo prendi il tè?

Il te mi piace nero, forte e senza zucchero, ma accompagnato da un dolcetto potente, tipo una pasta di mandorle.

Grazie per essere stato in nostra compagnia!

 Grazie Miss Darcy!!!!

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Caccia mortale – la trama

Il primo romanzo delle Cronache dei Due Mondi, un nuovo, possente ciclo fantasy che vi porterà in un universo in cui per vivere e per ottenere piena dignità, gli uomini devono combattere. Anche contro creature che non provengono dal loro mondo…

Il cielo di Arkandia è avaro di nuvole quanto la sua terra lo è di giustizia. Delion di Rubra, primicerio del monastero di Urd il Profeta, è un senza cognome. Nel sistema corrotto della Confederazione uno come lui conta zero. Per questo ha deciso di unirsi a una società segreta che promette di rovesciare l’ordine costituito per sostituirlo con uno più equo, guidato da un uomo solo, come ai tempi dei re. Il suo sogno di cambiamento, però, vive il tempo di una notte. Un terremoto distruttore rade al suolo la città in cui vive, rimescolando le carte della sua partita con il destino. Un demone lo scruta dalle tenebre di una stanza gelida. Una fanciulla dai capelli immacolati trascrive tutto quello che dice e fa. La caccia è appena iniziata, e i mondi che sono stati separati presto saranno uniti di nuovo. Segui le avventure di Delion di Rubra nel ciclo delle Cronache dei Due Mondi!      

Stefano Marguccio

stefano marguccio fantasy Stefano Marguccio (Milano, 1975). Dopo aver viaggiato il mondo tramite gli album di fotografie di famiglia, decide di fare del viaggio la sua professione. Laureato in Giurisprudenza, Master in Diplomacy dell’ISPI, Master in Management Pubblico della SDA Bocconi, fa le sue prime esperienze di lavoro sia nel settore privato che nel pubblico. Nel 2004 entra a far parte del corpo diplomatico della Repubblica Italiana. Da allora gli aerei lo hanno portato per lavoro in mezzo mondo. Appassionato di fantasy e di cavalli fin dalle elementari, nel 2010 inizia a scrivere le Cronache dei Due Mondi. Sua figlia, in un tema, ci ha tenuto a mettere su carta che è il membro più strano della sua famglia. Dal maggio 2014 è il Consigliere Diplomatico del Ministro dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare.

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