Manuela Cappon: la Signora del Lunedì

Manuela Cappon: la Signora del Lunedì

manuela cappon

Manuela Cappon è stata La Signora del Lunedì nel gruppo Regency & Victorian di Facebook.

Abbiamo incontrato i suoi romanzi grazie alla Highbury Gazette, ora scopriamo qualcosa di più su questa autrice e sulle sue opere con l’intervista del gruppo.

Manuela Cappon – l’ntervista

1 – Un tuo pregio e un tuo difetto.

Un pregio è la pazienza, me l’hanno detto spesso quindi lo prendo per vero ^^, un difetto la lentezza accompagnato dalla pigrizia…nel portachiavi ho un paio di oggetti tra i quali una Lumaca di legno che mi rappresenta.

2 – Che cosa arriveresti a fare per amore?

Bella domanda… da non seguire con la mente ma con la pancia…Vi riporto una scelta d’amore che ho fatto da giovane ventenne, lasciando la mia città, gli studi, gli amici è stata quella di seguire il mio LUI, che in seguito è diventato mio marito, in un’altra città.

 

3 – Campagna o città, nord o sud? Qual è il luogo del tuo cuore? Perché lo hai scelto?

Campagna con periodici spostamenti in città per riassaporare la giungla della città. Posso scegliere il Centro? Italia era la domanda? 😀 Il Nord, molto nord… mi attrae ma soffro il gelo e sono sicura che resterei chiusa in casa, il che non sarebbe male per leggere libri, però insomma è bello uscire nel verde, nei giardini, nei boschi, fare passeggiate… Luoghi del cuore ne ho due. Uno è Venezia dove sono nata e l’altro Firenze dove vivo. Firenze l’ho scelto per il motivo scritto sopra.

4 – Vorresti vivere (o trascorrere un periodo) nell’Ottocento? Di cosa vorresti fare esperienza in quel periodo?

Credo di sì, magari da uomo, il ruolo della donna nell’Ottocento credo lo conosciate bene. Farei l’esperienza del Grand Tour, mi affascinano i circoli degli artisti come i Preraffaelliti. Danzerei magari un valzer… ma soprattutto mi piacerebbe vedere e capire i modi dell’epoca come

5 – Il tuo sogno più grande?

Ho talmente tanti sogni che forse non desidero nulla, (l’ho letto da qualche parte). Davvero, vorrei vedere realizzati i sogni dei miei figli, quello sì, moltissimo.

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Le domande del gruppo

Piera Nascimbene: quali sono le priorità nello scrivere i tuoi romanzi (epoca, sentimenti, storia, dramma…….). Qual è il personaggio storico preferito e il personaggio libresco preferito? Ti piacerebbe, vista la tua passione per il disegno, poter pubblicare uno storico a fumetti e in caso affermativo quale epoca sceglieresti? 🙂

Manuela: grazie Piera Nascimbene della domanda 🙂 Le priorità sono state il sentimento e la storia (lo studio del periodo), nel senso che da un lato ho scritto in un momento probabilmente di necessità di sentimento, secondo la necessità di scrivere di un luogo che conosco, che amo, che devo ancora capire e studiare.

Personaggio storico preferito non saprei ce ne sono diversi interessanti mi appassiona di più sapere la vita popolare del tempo. Un personaggio letterario però è Mr Rochester in “Jane Eyre” o femminili “Bathsheba” in Via dalla pazza folla, ma anche Emma Bovary.

L’idea del fumetto è bellissima e la penso da anni resterei nel periodo 1700-1800. 🙂

manuela cappon

Angela Caputo: 1) Come hai approcciato la documentazione storica per il tuo romanzo? Con che metodo e su quali fonti? Hai delle fonti in particolare che consigli ad altre autrici che scrivono del tuo stesso periodo storico?

Per entrambi i due romanzi le fonti storiche sono state gli studi che ho fatto di architettura, uniti alle ricerche più recenti, libri come quello del Conti su Firenze, e testi spulciati in biblioteca sono stati fondamentali. Secondo, ho preferito narrare le storie in luoghi dove ho vissuto e realmente visitato. Questo è un consiglio che darei a chi scrive, ma non è sempre fondamentale perché ci sono molte varianti di scrittori e generi. Il genere romanzo storico pone diversi paletti che eludono dalla pura fiction ed è facile cadere in errori storici.

Angela Caputo: 2) Marta e il barone, è più una variazione del tipo “cenerentola” (avrai soddisfazioni proporzionali ai tuoi meriti per quanto improbabile possa essere) oppure “pigmalione” (se c’è buona materia prima è solo l’atteggiamento che distingue una fioraia da una principessa)? Cosa ti ha affascinato di questo “percorso” del tuo personaggio?

Lo dicevo in un post precedente, l’esempio di Cenerentola si può trovare in molti romanzi e film, da Jane Eyre a Pretty Woman, da Mansfield Park a Poldark. Una donna che riesce a elevarsi come rango grazie a qualcosa che è insito in lei. Il mio personaggio Marta non cerca di elevarsi a principessa, anzi, lei sta bene dove sta; é lui in fondo a cercarla e a chiederle di essere sua ospite al Castello. Una coppia opposta. Opposti che si attraggono direi, entrambi Pigmalioni.

Antonia Romagnoli: Una domanda cattivissima per Manuela Cappon: dei due romanzi a quale ti senti più legata? Perché?

Mi sento più affine con il secondo…Gustave, perché è più maturo e più ragionato nel plot. Ho un bel ricordo della Provenza e della Francia.

manuela cappon - marta e il barone

Marta e il Barone

“Marta era abituata a correre per i campi a tirare calci ai sassi, sedersi sull’erba scostando i rami delle ginestre che si infilavano sotto la gonna, annusare l’aria fresca del mattino, tenere le unghie sporche e magari fare qualche innocuo scherzo ai fratelli più piccoli.”

da “Marta e il Barone” di M. Cappon 2014

Queste sono due immagini, prese da una delle mie due bacheche di Pinterest, sulla protagonista del mio primo romanzo “Marta e il Barone”; passate anche lì mi farebbe piacere.

Marta è una ragazza semplice che viene notata da un gentiluomo quando, invitata dalla sorella a Firenze si trova nella sala di un Caffè. A Firenze, nel 1850, all’epoca ce n’erano diversi e fungevano anche da ritrovo letterario.

manuela cappon

La scelta che ho fatto è in effetti semplice, quella della ragazza povera che poi finirà al Castello, ma è proprio dalle cose semplici che penso di poter crescere e migliorare.

Questo libro l’ho rimaneggiato più di una volta per correggerlo e per migliorarlo… Per uno scrittore non c’è mai fine!

 

Il personaggio maschile del mio romanzo “Marta e il Barone” è il Barone Alberto Doroteo Dori che vive al Castello della famiglia Dori, ma torna a Firenze per la professione di avvocato; seguirà il caso del fratello di Marta al carcere Le Murate.

Ho scelto un’immagine di un ipotetico castello, uno di quelli che vedo ogni mattina in macchina, molti sono lontani, bellissimi, immersi nel verde e contornati da campi e cipressi.

All’epoca essere fuori dalle mura di un paio di chilometri era come stare in aperta campagna. Io sono rimasta affascinata da un paio di essi e vi ho immaginato la storia.

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Iniziare a scrivere è stato facile, proseguire nell’intento, mettere in atto la pubblicazione un po’ più difficile, anche perché ho fatto praticamente tutto da sola. Provengo più dal campo artistico, del disegno che dalla scrittura e, a mio svantaggio, ho sbattuto la testa in diversi problemi comprese le recensioni negative che mi hanno scoraggiato ma mi hanno suggerito di migliorare.

“Marta e il barone” – Scheda:

Marta è una ragazza semplice e senza titoli nobiliari, un giorno si ritrova invitata da sua sorella ad un buffet di gran gala in un famoso Caffè. Lì conosce il Barone Alberto Doroteo Dori che la crede ricca ed eccentrica; incuriosito e affascinato dai strani modi della ragazza egli se ne innamora. Purtroppo esiste un vecchio “vincolo famigliare” da rispettare… Nella florida Firenze del 1850 la giovane ragazza si troverà a maturare, alle prese con inaspettati accadimenti, proposte azzardate e rancori del passato.

Titolo: Marta e il barone

Autore: Manuela Cappon

Genere: Romanzo storico

Formato:Formato Kindle

Lunghezza stampa:140

Editore:MM; 3 edizione (11 marzo 2014)

Lingua:Italiano

ASIN:B00IYINH4G

Su Amazon in ebook e cartaceo:

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Il cartaceo su Youcanprint:

http://www.youcanprint.it/youcanprint-libreria/narrativa/marta-e-il-barone-9788891151537.html

manuela cappon - l'inquietudine di gustave

  L’inquietudine di Gustave

“Trovò Firenze piuttosto cambiata, dopotutto vi era stato una volta sola. Era il 1870, le vecchie mura non c’erano più ammassi di pietre se ne stavano in attesa di essere spostate e portate via. Le porte della città erano salve, dritte come vecchi soldati di guardia, lontani ricordi ormai, di epoche passate.”

Cap 19

“L’inquietudine di Gustave” 2015 in ebook e cartaceo su amazon.it

 

Il secondo romanzo che vorrei presentarvi prende spunto da “Marta e il Barone” ma i personaggi sono diversi e fanno comunque parte della famiglia e delle vicende al Castello Dori. Ci sono sempre Marta e Doroteo.

Siamo nel 1870, ma la storia parte con un avvenimento fondamentale per Gustave accaduto nel 1845 in Francia dove egli vive, per poi ritornare al 1870.

C’è la Provenza, Firenze, viaggi in carrozza, la vendemmia, l’autunno…

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“L’inquietudine di Gustave” – Scheda

L’inquietudine di Gustave deriva dall’insicurezza delle proprie origini.

Nella Francia del 1845 due bambini nascono nello stesso giorno e sotto lo stesso tetto ma uno dei due nasce morto. Una delle madri, folle dal desiderio di avere un figlio e armata di titolo nobiliare riesce a sottrarlo all’altra.

Venticinque anni dopo Gustave, inquieto, irrispettoso, amante del gioco e delle donne, è in cerca delle proprie origini.

La trama si infittisce quando il Barone Dori lo porta In Italia, nella Firenze del 1870, dove conosce Teodoro, Lavinia e i due gemelli della defunta sorella di Marta.

Titolo: L’inquietudine di Gustave

Autore: Manuela Cappon

Genere: Romanzo storico

Formato: Formato Kindle e cartaceo

Lunghezza stampa: 206

Editore: MM; 2 edizione (18 marzo 2015)

ASIN: B00UXL7FVS

Su Amazon: https://www.amazon.it/Linquietudine-di-Gustave-M-Cappon-ebook/dp/B00UXL7FVS/

manuela cappon

Manuela Cappon

Nata a  Venezia nel ‘74, Manuela Cappon vive a Firenze dal ’95 dove studia e si laurea alla Facoltà di Architettura. Da sempre alle prese con matite, colori e il pallino per la storia, illustra libri per ragazzi per case editrici italiane ed estere.Appassionata di film e di letteratura soprattutto italiana e inglese e ambientata nell’ ‘800, legge libri ambientati in quell’epoca storica.

Tiene corsi di disegno per adulti e ragazzi. I libri che scrive, influenzati dalle letture, sono ambientati nel 1800 e non vanno oltre il XIX secolo. A caccia di dettagli storici scrive “Marta e il Barone”, il suo primo romanzo pubblicato nel 2014, un romanzo storico sentimentale ambientato nel 1850 a Firenze, in epoca leopoldiana.

“L’inquietudine di Gustave” è il suo secondo romanzo storico (2015) che si ispira e prosegue dalle pagine di “Marta e il Barone” ed è ambientato sia in Provenza in Francia che a Firenze.

 

… Manuela ha anche illustrato varie opere per ragazzi, potete scoprirle su Amazon!

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