Mamma, si riparte.

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Avevo deciso di scrivere ogni giorno qualche riga nel blog. Ovviamente non l’ho fatto.

Ho usato internet per cercare ricette di cucina, per trovare vestiti, ma più di questo la mia testa non riesce a produrre.

La mancanza di sonno (il piccolo si sveglia almeno tre volte a notte) e il tour de force diurno mi hanno bruciato gli ultimi neuroni e ormai mi rimangono solo i riflessi automatici. Posso “fare” ma non “pensare”.

Il bilancio di questi primi mesi di nuova maternità è positivo. Nonostante tutto. La temutissima crisi post partum non è arrivata. Dopo i mesi della gravidanza, molto difficili, da quel punto di vista sto decisamente meglio, anche se non mancano alti e bassi.

Ma il resto? In effetti il resto della vita non esiste più. Insomma, casa e figli per ora riempiono il mio tempo e non riesco a infilare nient’altro nella giornata, il che è normale, a meno di tre mesi dalla nascita del piccolo. Già è miracoloso riuscire a stirare.

mamma

In rete, però, ho trovato un sacco di  blogger-mamme, con caterve di figli, che lavorano, tengono casa e nel frattempo gestiscono meravigliosi siti, in cui dispensano consigli alle mamme più sfigate tipo me. Queste cose mi fanno sentire un po’ tapina. Credetemi, il web è pieno pieno pieno di supermamme. googlare per credere.

Anche volendo non saprei dispensare nemmeno un consiglio, sono un po’ una che nella vita nuota a cagnolino, in mezzo a campioni olimpionici di nuoto a farfalla.

Anche questo blog è diventato un fallimento. Ma che cosa potrei raccontare qui di interessante? Ricette?  Cielo, no. Farei ridere. Articoli di interesse generale, qualcosa tipo “le creme di bellezza per neonati che preferisco” oppure “come arredare la cuccia del gatto”? Ecco, forse. Ma solo se riuscissi a parlarne ridendo. Che dite, ci provo?

Ma poi, c’è qualcuno che legge davvero questi post? No, perchè l’impressione è quella di parlare da sola. E, strano, prima non ci facevo caso. Ma ancora una volta è il mio poco tempo a farla da padrone, e se devo parlare da sola ci metto meno tempo a farlo allo specchio.

OK, ricarichiamo la vita on line: Antonia 2.0.

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