La signora del Lunedì: Annarita Tranfici

signora lunedì

Annarita Tranfici, nel cuore dei libri

Annarita Tranfici, scrittrice e traduttrice, è ospite del gruppo Regency & Victorian per “la Signora del Lunedì”.

Annarita ci parlerà delle sue traduzioni, degli autori che ama e dei progetti per il futuro, e approfondirà insieme a noi il tema dei bambini nella letteratura vittoriana…

Annarita Tranfici, l’intervista.

Fra gli autori che hai tradotto ce n’è stato uno in particolare con cui senti di avere un legame?

51VNoLMthcL._SX373_BO1,204,203,200_Finora ho avuto modo di tradurre diversi esponenti della letteratura inglese e francese: Frances Hodgson Burnett, Charles Baudelaire, Irène Némirovsky, Arthur B. Waltermire e Gaston Leroux.

Tra tutti questi, ammetto senza remore di essere legata alla Burnett più di ogni altro. Come ho detto a chi mi ha posto una domanda simile, la Burnett è l’autrice che mi ha iniziata alla lettura e che mi ha fatto appassionare alla letteratura. “Il giardino segreto” è stato il primo libro che abbia letto e ancora oggi, quando risfoglio la copia dalla copertina rigida che custodisco con gelosia nella libreria di casa, mi emoziono come se lo stringessi tra le mani per la prima volta.

Come mai ha scelto di fare la traduttrice? E come hai scelto in particolare questa lingua?

annarita tranficiHo deciso di iniziare con lei la mia carriera da traduttrice editoriale professionista e non potete immaginare che gioia per me sia stata incontrare il favore e l’entusiasmo della direttrice della casa editrice che ha pubblicato “Le anime bianche“, Annalisa Panesi, della Panesi Edizioni. Lei e tutto il suo staff si sono mostrati da subito felicissimi di poter ospitare nella propria collana dedicata ai classici un’autrice tanto famosa e amata e mi hanno offerto pieno sostegno e fiducia.

Ho scelto questa professione per combinare le mie due grandi passioni: le lingue straniere e la letteratura. Ho una laurea magistrale in Lingue e attualmente mi sto specializzando anche in altri settori piuttosto distanti dalla traduzione letteraria (di cui purtroppo, almeno in Italia è difficile vivere).

Lavoro con l’inglese e il francese perché sono lingue che studio e pratico da quando avevo 11 anni, che ho sempre amato e di cui adoro la cultura dei Paesi d’origine. Non a caso, ho scelto di trasferirmi in Inghilterra (vi abito da due anni) e l’inglese è diventato, per ovvie ragioni, il mio pane quotidiano.

Oltre a tradurre, di solito accompagni i testi con un’introduzione: quali approfondimenti richiede il tuo lavoro?

annarita tranficiIn merito alle introduzioni (che ho scoperto non essere amate da tutti i lettori) opero una “scelta di coscienza”, nel senso che consapevolmente decido di offrire ai miei lettori quanti più approfondimenti e contesto possibile.

Per fare un esempio concreto, senza la prefazione (a cui ho lavorato molto) a corredo, il testo de “Le anime bianche” avrebbe, a mio parere, perso molto, perché il lettore non avrebbe potuto chiarire alcuni punti “oscuri” della vicenda, quali la stessa esistenza di coloro che la protagonista Ysobel chiama con l’appellativo di “anime bianche”, il rapporto tra Hector McNairn e la madre che riprende il personale legame che l’autrice aveva col figlio morto prematuramente o tutti i riferimenti alla brughiera scozzese e ai luoghi che fanno da sfondo alla vicenda.

Per la stesura di questa introduzione ho studiato e tradotto diversi saggi di approfondimento, uno in particolare di uno studioso giapponese il cui scopo era quello di mettere in relazione e fare luce sulle giovani figure femminili protagoniste dei racconti della Burnett: Mary de “Il giardino segreto”, Ysobel de “Le anime bianche” e Judith de “Nella stanza misteriosa“.

Oggi si parla dei bambini in età vittoriana. Tu hai avuto occasione di affrontare questa tematica traducendo la Burnett. Come affronta la tematica dell’infanzia questa autrice?  

annarita tranfici
Un’illustrazione di epoca vittoriana

Per quanto riguarda il tema di oggi, i bambini sono i protagonisti di molti racconti della Burnett, conosciuti e meno conosciuti. Per esempio, le stesse Ysobel e Judith, protagoniste dei due racconti da me tradotti, hanno notevoli somiglianze e punti di contatto.

È bene precisare che il personaggio di Ysobel ha qualche anno in più della piccola Judith (non vi è alcun riferimento nel testo, ma la narrazione e gli incontri descritti fanno pensare che la fanciulla sia nel fiore degli anni e non abbia superato la ventina), mentre la seconda gioca ancora con le bambole e non ha più di 10 anni. Eppure, nel corso del mio lavoro di traduzione, le analogie mi sono subito sembrate evidenti.

Conoscevo Judith ma mi sembrava di rivedere Ysobel qualche anno prima, intenta a giocare da sola, silenziosa e assorta nei suoi pensieri. Entrambe le protagoniste vivono un’esperienza singolare, che non sanno spiegarsi ma da cui non sono spaventate.

Le presenze che Ysobel vede sono bellissime, luminose, quasi evanescenti, e non acquisisce la consapevolezza che si tratti di spiriti se non da adulta. Li descrive come spiriti “pallidi”, “chiari”, “bianchi”, tutti aggettivi che in genere si associano a immagini che richiamano la morte o la paura. Ma in questo testo la morte non è vista nella solita accezione negativa, né come qualcosa di cui avere timore.

Non a caso, l’aggettivo “fair” che l’autrice usa a più riprese lungo tutto il testo, rimanda a un’aurea di bellezza e grandiosità da cui le persone ancora in vita non sono mai avvolte.

Interessante è il modo in cui la fanciulla comunica con le sue “anime bianche”. Il rapporto che instaura con queste creature si basa su una capacità d’ascolto che trascende le parole.

Alcune volte Ysobel li osserva quando non se ne accorgono, e i loro incontri sono sempre dominati dal silenzio. Una comunicazione senza parole, ma non per questo meno efficace. Anche Judith, proprio come Ysobel, ha un temperamento mite e silenzioso e vive in una condizione di isolamento e solitudine. Questo favorisce lo sviluppo nelle due fanciulle di una spiccata sensibilità, una peculiarità caratteriale che permette loro di “vedere oltre le cose” e di “ascoltare” messaggi e voci silenziose che la gente comune non sa cogliere.

Attraverso questi racconti, l’autrice anglosassone intende condurre il lettore lungo un sentiero misterioso, affrontando – con la delicatezza e la profondità che le sono proprie – temi di spessore quali la morte e ciò che attende l’uomo all’abbandono della dimensione terrena.

Quali progetti stai affrontando attualmente?

annarita tranficiIn merito ai progetti a cui mi sto dedicando in questo periodo, sono moltissimi (ammetto infatti di aver bisogno di staccare un attimo la spina per recuperare un po’ di energia e tornare a lavorare con grinta ed entusiasmo).

Vorrei citare, primo fra tutti, un progetto che ho avviato a gennaio e di cui sono curatrice assieme ad altri traduttori professionisti (Valentina Avallone è una di questi), il cui nome è “La bottega dei traduttori” (https://labottegadeitraduttori.wordpress.com/).

L’iniziativa nasce per dare risalto ai classici della letteratura straniera mai tradotti in lingua italiana (o le cui precedenti traduzioni sono ormai introvabili perché fuori commercio) di autori noti e meno noti del panorama letterario mondiale, con particolare attenzione alla forma del racconto breve, genere oggigiorno da rivalutare e diffondere il più possibile.

Il progetto mira, col tempo, a creare una solida community di traduttori, animati dalla passione per la letteratura, il desiderio di sfruttare le proprie competenze per condividere con i lettori piccole grandi gemme dimenticate e maturare esperienza attraverso il confronto e lo scambio reciproco con i membri del gruppo e con revisori più esperti.

 

Personalmente ho deciso di tradurre per la Bottega tre racconti brevi di Elizabeth Gaskell (“My French Master”, “An Italian Institution” e “Hands & Heart) che credo di ultimare verso settembre/ottobre.

Sempre parlando della Gaskell, ho preparato una proposta di traduzione del testo “The Moorland Cottage” che a giorni invierò a una casa editrice importante (per cui tengo le dita incrociate), assieme ad un’altra proposta di un testo di Louisa May Alcott, “A Garland for Girls”, una raccolta di storie inedite dell’autrice dell’amatissimo “Piccole donne” (e di cui ho già tradotto un racconto, “May Flowers”, che richiama in molti dettagli il capolavoro che tutte adoriamo).

annarita tranficiCome anticipazione, in riferimento alla Alcott, posso dirvi che la Panesi Edizioni ha deciso di pubblicare, nel 2017 (mese ancora da confermare) la mia traduzione del quarto volume di una collezione di racconti brevi intitolata “Aunt Jo’s Scrap-Bag” (che sto adorando per tematiche, delicatezza e personaggi), mentre quasi sicuramente Tracceperlameta Edizioni pubblicherà una silloge poetica del poeta di guerra Edward Thomas, autore a cui mi sono appassionata leggendo le poesie affisse nella metropolitana londinese.

In tutto questo, sto curando la traduzione di un paio di ricettari, di un manuale di crescita personale e di un testo di informatica. Manuali brevi e settoriali, che mi stanno permettendo di ampliare e diversificare la mia offerta di servizi di traduzione e di entrare in contatto con diverse tipologie di testo. Perdonate se mi sono dilungata. Grazie a chi avrà la voglia e la pazienza di leggere tutto.

Conosciamo meglio Annarita Tranfici

annarita-tranficiNapoletana di Nascita, Londinese d’Adozione, laureata in Lingue e letterature moderne. Fin da adolescente, la scrittura ha rappresentato per me una passione, un rifugio, un modo unico per dar voce a pensieri e riflessioni. Adoro l’arte, la Lettura, i viaggi e spero presto di coronare, con la Pubblicazione di un romanzo, Uno dei miei sogni più grandi commenti. Adoro Scrivere per mille e Più Ragioni: per emozionare, per emozionarmi, per Riflettere, per crescere, per Evolvere, per sentirmi Vicina a tante PERSONE, per mantenere viva e al sicuro la mia Sensibilità. Attualmente scrivo Articoli Tecnici in inglese inerenti il variegato mondo della grafica e del web design, altra passione Che porto avanti da Diversi anni. Collaboro venire redattrice di contenuti ad un magazine on-line e, nel libero tempo, partecipo un concorso e gare letterarie di narrativa e poesia.

 

Le traduzioni di Annarita Tranfici

Nella Stanza misteriosa https://www.amazon.it/stanza-misteriosa-Frances-Hodgson-Burnett-ebook/dp/B01FJ3CBNQ

Le anime bianche

https://www.amazon.it/anime-bianche-white-people-Eris-ebook/dp/B019PR7IZS

I tre desideri

https://www.amazon.it/I-tre-desideri-Gaston-Leroux-ebook/dp/B01D5LFP1Y

Le porte della morte

https://www.amazon.it/porte-della-morte-Annarita-Tranfici-ebook/dp/B01CKPTEPY

I due volti due nuova Delhi è una raccolta di racconti firmata da Annarita Tranfici.

https://www.amazon.it/due-volti-nuova-Delhi-brevissimi-ebook/dp/B00SM1WS22

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