Un tè con La Bolla di Onar di Elisabetta Carovani

Il tè del venerdì con “La Bolla di Onar. I Guardiani dei Sogni” – Elisabetta Carovani 

La Bolla di Onar. I Guardiani dei Sogni – Elisabetta Carovani

Ciao Elisabetta e benvenuta al tè del venerdì.

Miss Darcy ci tiene a cominciare… mettendo gli ospiti in imbarazzo! Perciò iniziamo chiedendoti qualcosa di te: come sei arrivata alla scrittura e in particolare a quella per i più giovani? Quali generi ami come lettrice? Quali vorresti affrontare come autrice?

Fin da tenera età ho amato la scrittura, inventavo storie e racconti per liberare la fantasia che avevo dentro di me, la quotidianità con i suoi mille impegni mi ha però allontanata da questo piacere. Ho lasciato la scrittura per riprenderla in un momento particolare della mia vita: la maternità. Diventare madre ha riacceso in me una passione ormai sopita da tempo: l’immaginazione, che mi aveva sempre contraddistinta fin da piccola, ha ritrovato la sua forza spumeggiante e mi ha trascinata in quest’avventura.

Ho scritto quest’opera per i ragazzi per stimolarli a coltivare la magia della fantasia e dell’immaginazione.

Attenzione però, non è rivolta solo ai giovani, è anche un richiamo per quei “grandicelli” che vorrebbero “rivivere l’infanzia” e riassaporare i tempi in cui la realtà  non li aveva ancora resi prigionieri di essa stessa.

Quale genere amo di più? Devo ammettere che questa è una domanda difficile per chi ama tanto i libri, credo sia come chiedere ad una madre quale tra i suoi figli preferisce! Anche perché, almeno per quanto mi riguarda, il genere che può piacermi varia molto anche in base al periodo e al momento della vita che sto vivendo, e può essere suscettibile di cambiamenti; ci sono però dei capisaldi che mi affascinano a prescindere da tutto.  Amo i gialli “da salotto”, come li definisco io: Agatha Mary Clarissa Miller (Agatha Christie), Arthur Conan Doyle ecc., anche se non disprezzo un buon thriller legale; il genere mistery mi ha coinvolto in appassionanti letture ma adoro i fantasy in generale, quelli storici in particolar modo. Con il tempo, crescendo e maturando, ho apprezzato anche generi più meditativi e riflessivi come le opere di Jostein Gaarder.

Per quanto riguarda il genere che intendo adottare per le mie storie, mi spiace deludervi ma non credo di potermi esprimere in merito (deciderò sul momento), perché sarebbe come porre dei limiti al mio estro.

La Bolla di Onar. I Guardiani dei Sogni – Elisabetta Carovani

La bolla di Onar è vincitore di un Premio Nazionale, ci racconti di questa avventura?

Da tempo i miei cari mi spronavano a scrivere una delle tante storie che mi “frullavano” per la testa. Ho dato ascolto a quanto mi hanno suggerito e devo ammettere, guardando a posteriori i risultati, che avevano visto in me qualcosa che io stessa non avevo ancora percepito. Così dopo aver partecipato ad alcuni concorsi, per gioco, ed aver sempre ottenuto importanti risultati, è arrivato l’inaspettato primo premio al concorso letterario nazionale “Streghe Vampiri & Co.” (organizzato dalla casa editrice Giovane Holden di Viareggio) nel Novembre 2016.

È proprio grazie a questo premio che sono entrata nel mondo dell’editoria. La cerimonia di premiazione è stata un’emozione crescente fino all’insperato annuncio del mio nome. Ad essere sincera ad un certo punto credevo fermamente che avessero smarrito la mia opera, non ritenevo possibile che avrebbero scelto me come vincitrice, tra tanti partecipanti. Un momento che rimarrà per sempre nel mio cuore.

Fantasy e bambini: credi che sia ancora un binomio vincente? I piccoli lettori amano ancora rifugiarsi in mondi fantastici, o la realtà si è davvero mangiata Fantasia, come accadeva nella Storia Infinita?

Oggi più che mai credo che questo binomio possa essere una formula vincente. Da sempre i piccoli cercano un luogo tutto loro dove rifugiarsi e sentirsi “grandi”, immedesimarsi in quello che non si è, riuscire a “fare finta” di vivere una vita alternativa magica e fuori dagli schemi convenzionali.

Il mio obiettivo è quello di usare la fantasia ma anche consegnare ai lettori informazioni e nozioni reali che possano arricchirlo culturalmente e farlo crescere come persona. All’interno della storia riferimenti a parole di una lingua antica mettono i lettori più attenti e “vispi” sulle tracce di una cultura realmente esistita in passato nel nostro mondo: una specie di enigma letterario da risolvere rivolto ai lettori un po’ più curiosi e volenterosi. Divertirsi ed imparare allo stesso tempo si può, è anche per questo che ho creato La Bolla di Onar.

Parliamo di sogni, che sono così importanti nel tuo libro: quanto è importante secondo te che i genitori, gli adulti e gli educatori non solo guidino, ma condividano con i più piccini i sogni e le fantasie?

Il mio obiettivo è rivalutare il congedo notturno, spesso negli ultimi tempi assistiamo a scene di solitario abbandono televisivo dei nostri piccoli. Tanti fattori contribuiscono a questi scenari, ma lo sforzo fatto da un genitore o da un educatore di preparare l’animo e la mente del piccolo al momento del riposo è importantissimo e nel futuro ripagherà degli sforzi fatti.

Guidare le menti dei piccoli verso mondi inesplorati mai visti, ma solo sentiti raccontare tramite un buon libro, stimola l’immaginazione (ad oggi soffocata dal dilagare di immagini già predisposte e legate ai mondi animati televisivi), che è una componente fondamentale della nostra vita affinchè i piccoli siano un domani più sicuri di sé e capaci di ragionare con la propria testa.

Certamente Elisabetta Carovani non ha smesso di sognare: dove ci porterà il prossimo viaggio?

Rabdos il folletto Pennaio di Onar ha lasciato tutti con il fiato sospeso ma non temete, saprà sdebitarsi. Il secondo capitolo della trilogia sarà un viaggio nel nostro mondo alla scoperta di miti e leggende ovviamente, con l’incognita di ritrovare i nostri amici “Guardiani dei Sogni” dispersi sulla Terra.

Sarà d’obbligo porre la massima attenzione a non attirare troppo l’attenzione di Efialtes, l’acerrimo nemico, sempre pronto a entrare in possesso delle gemme dei Burak, i fedeli cavalli alati dei guardiani, per riuscire ad impossessarsi di Onar.

E… di nuovo Miss Darcy si intromette, con un po’ di impazienza e con la teiera bollente: come lo prendi il tè?

Decisamente caldo, adoro sentire il calore che sale e sfiora il mio viso mentre con le mani avvolgo la tazza (immagine poco “Austeniana”, lo so, ma realisticamente sincera), una scorza di limone che dà una sferzata di vitalità, e una zolletta di zucchero, perché la dolcezza salverà il mondo.

Grazie!

 

Grazie per averci fatto compagnia e a presto!

La Bolla di Onar. I Guardiani dei Sogni – Scheda

Titolo: “La Bolla di Onar. I Guardiani dei Sogni” (primo capitolo di una saga)

Genere: Fantasy

Casa editrice: Giovane Holden Edizioni

Pagine: 64

Prezzo: 13,00 euro (cartaceo) 5,99 euro (e-book)

ISBN: 9788863969931

La Bolla di Onar. I Guardiani dei Sogni – Trama

Rabdos, il Folletto Pennaio, sta per rivelare l’esistenza del suo popolo e le verità legate al suo mondo: la Bolla di Onar. Non tutti, infatti, sanno che dietro al semplice augurio notturno espresso dai genitori si nasconde l’infaticabile lavoro dei folletti di Onar, che con i loro fedeli cavalli alati Burak, sono pronti a intervenire per garantire a tutti i bambini di vivere nei loro sogni fantastiche avventure, proteggendoli da un temibile e acerrimo nemico: Efialtes, la cui presenza sul pianeta Terra sta mettendo in pericolo l’innocenza, la spensieratezza e l’incanto dell’immaginazione nei più piccoli.

Elisabetta Carovani

Io mi chiamo Elisabetta Carovani, a Novembre 2016 ho vinto il Concorso Letterario Nazionale “Streghe e Vampiri & Co.”, sezione romanzo. Il primo premio consisteva nella pubblicazione dell’opera da parte della casa editrice Giovane Holden. Il titolo è “La Bolla di Onar. I Guardiani dei Sogni”, di genere Fantasy, già in commercio dal 28 Aprile 2017 e acquistabile in libreria, su amazon, su ibs, e sul sito della casa editrice Giovane Holden; il testo è rivolto a tutti, nello specifico a bambini e ragazzi, con richiami storici a miti ormai passati e a vocaboli di una lingua antica. Con tale romanzo, primo capitolo di una saga, cerco di trasmettere al lettore curiosità e conoscenza volando con la fantasia in mondi magici ancora inesplorati. L’idea di questa storia nasce con l’intento di rivalutare l’attimo del congedo notturno, che prevede la condivisione del piacere della lettura tra genitori e figli.

Link:

www.facebook.com/laBolladiOnar

www.giovaneholden.it/autori-a-z/autori-c/category/1077-elisabetta-carovani

 

Il tè del venerdì

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