Il tè del venerdì: La trilogia dell’estraneo

Il tè del venerdì con La trilogia dell’estraneo di Marco Davide

Oggi Miss Darcy è molto emozionata, perché nel suo salotto questo pomeriggio è attesa una persona speciale. Marco Davide è non solo un bravissimo scrittore che ha dimostrato di reggere, coi suoi romanzi, il passare delle mode, ma anche un amico di lunga data.

I romanzi della sua prima saga, la trilogia di Lothar Basler, editi in prima edizione da Curcio, sono da poco usciti in nuova veste con Delos Digital, ma ad affiancare questa solida serie ora sta giungendo una nuova saga, La trilogia dell’estraneo, di cui è uscito il primo volume e sono attesi nei mesi prossimi i seguiti.

Ora, mentre Miss Darcy si prodiga nel ricevimento per il suo ospite, a me rimane il gradito compito di accoglierlo e di farlo accomodare nel nostro salotto.

Il richiamo del crepuscolo - marco davide - lothar basler La trilogia dell'estraneo

Ciao Marco e benvenuto nel salotto di Miss Darcy!

I miei ringraziamenti per l’invito, milady, e per la cortese ospitalità.

Vi confesso che non riesco a decidermi se indirizzare i miei complimenti all’eleganza degli stucchi del vostro salotto, oppure alla morbidezza di questa poltrona. Dove vi rifornite per le tappezzerie? Fanno terribilmente Principe di Galles…

La nostra ospite è una signorina molto curiosa e mentre prepara il tè mi invita sempre a essere indiscreta… perciò via alle domande personali! Quando è nata la tua passione per il fantasy? Come sei arrivato alla scrittura?

La passione? Beh, quella nel suo stato embrionale si è palesata nella mia predilezione infantile per cavalieri muniti spade e armature… nonché draghi contro cui impiegarle.

Narrativamente, sono molto legato alla “Storia Infinita”, il primo autentico romanzo letto all’età di otto anni insieme a mia madre.

In verità lo ritengo ‘fantastico’ piuttosto che ‘fantasy’ ma è comunque da lì che molto è partito.

Il ciclo arturiano letto durante le scuole medie mi ha poi condotto ai primi veri romanzi del genere: “Il Signore degli Anelli”, le saghe di “Conan”, “Shannara”, le “Dragonlance”… dopodiché non mi sono più fermato.

La scrittura vera e propria è giunta solo in seguito.

Mi è sempre piaciuto cimentarmi con essa ma, fino al primo periodo universitario, ho spesso preferito ricorrere al disegno come valvola di sfogo per le mie sensazioni. Avevo poco più di vent’anni quando mi ritrovai di fronte a un groviglio emotivo che – sempre più mi convincevo – non sarebbero bastati una matita e un solo foglio bianco a dipanare. Resistetti un po’ all’impulso di tradurlo in una storia. Quando decisi che non aveva senso contenerlo oltre, sostituii la matita con una penna.

E iniziai a scrivere.

marco davide la trilogia dell'estraneo

Il tuo rapporto con la penna è cambiato nel tempo? Come vivi ora il processo creativo?

Come uno sforzo e una liberazione. Provo a spiegarmi meglio… Per me la scrittura è innanzitutto un’esigenza, un canale in cui convogliare una parte importante della mia persona, una parte intima, intangibile, che non sono capace (non del tutto almeno) di esprimere altrimenti.

Ma è un processo che mi costa invariabilmente un sacrificio fisico ed emotivo tutt’altro che irrilevante.

E maggiore è la soddisfazione che ne traggo, l’impressione di avere concretizzato ciò che avevo dentro, maggiore è anche la fatica che mi costa.

Scrivo di pancia e di cuore, benché nel corso degli anni io abbia ovviamente imparato a profilare l’atto attraverso il cervello, a strutturarlo in una forma sensata e autoconsistente.

L’emotività nella scrittura non basta, un prodotto letterario abbisogna anche di logica e coerenza. Nella pratica puoi benissimo scrivere solo con la testa, come fanno tanti mestieranti o anche autori affermati, ma non puoi affidarti esclusivamente al cuore.

Io però non sono capace di scrivere in maniera unicamente ‘cerebrale’, dunque alimento le mie pagine con le mie stesse emozioni, modellandole a ogni modo col raziocinio.

L’aspetto emotivo negli anni non è cambiato.

La capacità di sedermi a tavolino a pianificare, intrecciare, raffinare e amalgamare le mie storie invece è maturata, di pari passo con l’esperienza accumulata. Oggi profondo molto più impegno nella programmazione di ciò che scrivo rispetto a un tempo, prima di lasciarmi andare a cuore e stomaco al momento di tradurre le idee in prosa.

marco davide la trilogia dell'estraneo

Cominciamo a parlare dei tuoi libri, in particolare della Trilogia dell’Estraneo, la tua seconda saga fantasy. Ci racconti qualcosa di questo progetto?

La trilogia dell’estraneo scaturisce dall’epilogo della Trilogia di Lothar Basler, benché di ciò non fossi minimamente consapevole all’atto di realizzare quest’ultima.

Il primo volume – Il Richiamo del Crepuscolo – è ambientato una decina d’anni dopo la chiusura della precedente saga, e funge da preludio piuttosto ampio alla storia complessiva.

Riconvoca sul palco vecchi personaggi e ne recluta di nuovi, introduce nuovi scenari iniziando a delinearne le prospettive.

Ma appena oltre l’orizzonte la luce muore e soltanto a partire dal secondo volume si potrà contemplare davvero l’entità del cataclisma che incombe, scoprendo il ruolo stabilito dal Destino per ciascun attore.

Più in generale, si tratta di una saga fantasy dalla connotazione spiccatamente gotica (a tratti horror, aspetto che si acuirà nei volumi successivi), in cui la componente fantastica aleggia spesso sottopelle a un contesto piuttosto realistico, assimilabile a un’ambientazione pseudo-storica più che a un classico heroic-fantasy.

Al di là della storia, il vero cardine (come sempre nei miei romanzi) sarà rappresentato dai personaggi, dai sentimenti di amore, odio, amicizia, vendetta, coraggio, paura e quanto altro potrà caratterizzarli in maniera tridimensionale, a prescindere dal genere letterario in cui si trovano a operare.

marco davide trilogia dell'estraneo

La Trilogia dell’Estraneo è legata alla tua precedente saga, la Trilogia di Lothar Basler. Come hai concepito questo complesso narrativo?

La Trilogia di Lothar Basler nasce vent’anni fa dall’esigenza di cui parlavo sopra. Mi resi conto di avere tirato fuori tutto quel che avevo dentro solo mettendo il punto all’epilogo del terzo volume.

Per me era chiusa lì, avevo dato corpo all’emozione complessa che mi premeva nel petto.

Solo a distanza di qualche anno realizzai che questo non era del tutto vero: la storia non aveva raccontato tutto di se stessa, e reclamava che mi mettessi di nuovo all’opera per riallacciarne i fili e condurla al suo autentico compimento.

La trilogia dell’estraneo ha una trama che può essere fruita anche in maniera autonoma. Fa riferimento a diversi episodi trascorsi, ma la narrazione li ingloba sotto forma di prequel, fornendo le informazioni necessarie a non perdersi nulla delle nuove vicende.

Dopotutto non devi avere letto lo Hobbit, o magari il Silmarillion, per goderti il Signore degli Anelli pur in tutti i suoi riferimenti alla storia della Terra di Mezzo. A ogni modo ho inserito un glossario alla fine del libro per facilitare questo processo al lettore che non avesse familiarità con quanto accaduto nella saga precedente.

Detto ciò, la Trilogia dell’Estraneo si ramifica dalla Trilogia di Lothar Basler, ne è l’evoluzione pur conservandone stile e atmosfere. L’esperienza massima a mio avviso il lettore la ottiene partendo dal primo libro della prima saga – La Lama del Dolore – per giungere all’ultimo della seconda, quando verrà pubblicato.

marco davide trilogia dell'estraneo

Parliamo dei personaggi della Trilogia dell’Estraneo. Chi sono i protagonisti attorno a cui ruota la vicenda? Soprattutto… ci anticipi qualcosa su questo Estraneo, così misterioso?

Rispetto alla Trilogia di Lothar Basler, La trilogia dell’estraneo è una saga più corale che coinvolge un numero maggiore di personaggi.

Fin dal primo volume se ne incontrano tanti. Ce ne sono alcuni vecchi e diversi nuovi, di ogni specie e provenienza.

Un ex-gladiatore fattosi chierico, lacerato dai propri conflitti interiori… un nano erudito, talento dell’ingegneria, assillato da troppa sete di conoscenza… una specie di barbone bislacco amante della natura, ricco di risorse inattese… una giovane donna veloce di nome e di fatto, col cuore in tumulto… e tanti altri davvero, compresi un paio di animali! Una bella troupe insomma cui affidare il proscenio.

Un discorso a parte va dedicato all’Estraneo. Egli è colui che la leggenda racconta appartenere a mondi diversi e a nessuno, estraneo agli altri e perfino a se stesso. L’ecatombe dilaga, il Crepuscolo uccide la luce, ed egli ne è al tempo stesso profeta ed elemento integrante.

Vabbe’, sto anticipando troppo, non è saggio dare troppa confidenza all’Estraneo…

marco davide trilogia dell'estraneo

Per il momento della Trilogia dell’estraneo è disponibile il primo volume: hai già terminato l’intera saga o è in corso la stesura? Come sono i tuoi piani editoriali?

La trilogia dell’estraneo è completa, sia come stesura che come progetto grafico.

Il primo volume – Il Richiamo del Crepuscolo – è disponibile in tutti i principali store e, pur non essendo ancora stata consolidata la pianificazione definitiva per l’uscita del prossimo – ritengo di poter dire che si tratta di aspettare qualche mese.

Riguardo il futuro, diversi progetti bollono in pentola. Intanto, vista la richiesta insistente di cartaceo, sto riflettendo sull’ipotesi di integrare la versione elettronica di entrambe le saghe con un’offerta ‘tradizionale’ (che non sarebbe una novità per la Trilogia di Lothar Basler, mentre invece la Trilogia dell’Estraneo l’avevo intesa in origine per il solo supporto digitale).

Parlando di ‘tradizionale’, c’è in ballo il progetto di un romanzo sempre fantasy (e sempre alla mia maniera) avulso dall’ambientazione delle due trilogie finora citate, per il quale hanno mostrato interesse già diversi editori.

Infine, c’è sempre l’idea di un romanzo storico a cui tengo molto e che vorrei affidare nelle mani giuste (e su questa definizione molto ci sarebbe da dire), un’opera la cui ambientazione farebbe passare i vostri ripiani Regency per moderne mensole Ekby di Ikea! Ops… chiedo venia, milady, l’eccessivo entusiasmo mi ha spinto a un’inopportuna caduta di stile…

 

Miss Darcy aspetta con impazienza anche un’altra domanda… e io riporto fedelmente: come lo prendi il tè?

Earl Grey, grazie. Con una goccia di latte e due zollette di zucchero. Forse milady aderisce al partito di chi lo sorbisce unicamente con qualche goccia di limone, ma io reputo il latte perfetto a stemperare quel minimo il retrogusto di bergamotto. Confido che Sua Eccellenza Charles Grey non me ne vorrà per questa piccola eresia.

Il richiamo del crepuscolo - marco davide - lothar basler

Grazie per averci fatto compagnia e a presto con il prossimo libro!!!

Grazie a voi, milady, la vostra accoglienza è degna della sua nomea. A proposito, il tappezziere che si occupa dei vostri divani è il medesimo che ha confezionato quello squisito paralume? Da far invidia a Re Giorgio…

Il richiamo del crepuscolo – Sinossi

Mentre a Kaisersburg Etienne d’Averar, attuale Kaiser Supremo della confederazione, raduna i suoi generali per decidere quali strategie adottare dinanzi alle minacce che assediano i Principati da ogni fronte, a Lum, prossima sede di un nobile sposalizio, Thorval si riunisce ai compagni di un tempo per rievocare l’amico perduto Lothar Basler, facendo nuove conoscenze.

Presagi annunciano il sopraggiungere di un’ombra, uno spettro oscuro i cui scopi appaiono indecifrabili.

Tanti sono gli enigmi e i pericoli imminenti: chi è il Giusto, il misterioso bandito che si ribella all’ordine costituito? Qual è l’origine del morbo che costringe le popolazioni del sud a fuggire in preda a vaneggiamenti, arse da una febbre letale? Quali sono i piani della Fratellanza, consorteria che sta tessendo trame di dominio e potere a ogni livello?

Molti misteri e altrettante prove attendono i protagonisti di vicende tragiche ed eroiche, destinati ad affrontare la morte con tutta la consapevolezza della propria umana fragilità, al cospetto di forze più grandi della loro comprensione.

Al giungere dell’Estraneo, tuttavia, niente sarà più lo stesso.

L’autore

Il richiamo del crepuscolo - marco davide - lothar baslerAppassionato di tecnologia, di letteratura e del mondo fantasy, Marco Davide ha esordito come scrittore nel 2007 con La Lama del Dolore, il primo volume della Trilogia di Lothar Basler (edita da Armando Curcio Editore), a cui sono seguiti nel 2008 la seconda parte, Il Sangue della Terra, e nel 2009 il volume finale Figli di Tenebra (vincitore nel 2010 del Premio Cittadella).

Nel 2010 pubblica il racconto Si Vis Pacem Para Bellum all’interno dell’antologia Stirpe Angelica (edita da Edizioni della Sera).

In occasione dei Giochi Olimpici 2012 pubblica il racconto L’Emozione nell’Attimo inserito nell’antologia Londra 2012 (edita da Pulp Edizioni).

Nel 2016 il suo racconto Il Canto Oscuro della Memoria viene inserito nell’antologia Io Scrivo per Voi, realizzata per raccogliere fondi in favore delle vittime del terremoto di Amatrice.

Nello stesso anno, dopo la ripubblicazione in edizione elettronica della Trilogia di Lothar Basler, Delos Digital inizia a proporne il seguito, la Trilogia dell’Estraneo, della quale Il Richiamo del Crepuscolo è il primo volume.

Marco Davide, Il richiamo del crepuscolo,

Ciclo: Trilogia dell’estraneo

Delos Digital, Odissea Digital Fantasy 10,

isbn: 9788865309001,

ebook formato kindle (su Amazon.it) o epub (sugli altri store) con social drm (watermark) dove disponibile ,

Euro € 3,99 iva inclusa

http://www.amazon.it/s/ref=nb_sb_noss?url=search-alias%3Daps&field-keywords=9788865309001&tag=fantascienzac-21

http://www.delosstore.it/ebook/50201/il-richiamo-del-crepuscolo/

https://store.kobobooks.com/search?Query=9788865309001

Pubblicità