Fahryon – Parole d’autore

Fahryon – Parole d’autore

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Fahryon è una saga fantasy, attualmente composta da due volumi, scritta da Daniela Lojarro.

Fra queste appassionanti pagine troverete le tematiche del genere fantastico più classico: maghi, cavalieri, grandi avventure e una missione da compiere. Tematiche intramontabili e declinate dall’autrice con grande personalità.

A voi alcune pagine del romanzo, giusto per vedere attraverso uno spiraglio qualche immagine del mondo dove incontrerete la giovane Fahryon. Il mondo che Daniela Lojarro ha creato per i suoi lettori.

Fahryon – l’estratto

Capitolo Primo – La Maschera

L’estate volgeva al termine ma il sole dardeggiava ancora su Tuhtmaar, la capitale del regno di Arjiam. L’acqua scorreva lenta nel letto dei due fiumi, il Suszray e il Whahajam: sembrava adattarsi al ritmo sonnolento di quel pomeriggio afoso trascinandosi pigramente in mezzo alle canne, aggirando rocce e massi per lambire le rive con un debole sciabordio.

A un tratto, la fiacca di quelle ore torride fu percorsa da un tremito e poi da una vibrazione d’energia mentre nel cielo si stagliava la sagoma di un’aquila del deserto. Il rapace sorvolò le residenze delle nobili Famiglie di Arjiam, volteggiando più volte sui lussuosi padiglioni del palazzo ter Hamadhen per poi dirigersi al Santuario del Suono Sacro sull’isola in mezzo al fiume Suszray.

L’aquila penetrò nel cuore del Santuario e si posò sulla pietra di luna sospesa sulla grande vasca sacra, restando immobile, come in attesa, con gli occhi chiusi. Quando una voce di donna si elevò con dolcezza ipnotica da una delle otto cappelle del Santuario, l’aquila, spalancati gli occhi, girò il capo per fissarne l’entrata.

La Magh, attratta da una consonanza incomprensibile e ignota, uscì indugiando però sulla soglia nello scorgere il rapace. Soggiogata dalla forza di quello sguardo magnetico, andò a collocarsi sotto la pietra di luna della piscina sacra, tramutando l’inno del raccoglimento in quello della contemplazione.

Il canto acquisì vigore animandosi in un ritmo sempre più frenetico, mentre l’enorme gemma iniziò a vibrare. L’acqua della vasca sacra prese a ruotare rapidamente, innalzandosi in un vortice che, avvolta completamente la donna, giunse a sfiorare la pietra di luna. La voce della Magh fu incrinata da un tremore d’indecisione. Avrebbe desiderato con tutta se stessa abbandonarsi a quelle vibrazioni magiche; ma aveva promesso al suo compagno di non compiere più alcun rito per non mettere in pericolo la vita che portava in grembo.

La donna tentò di smettere ma gli occhi dell’aquila tornarono a scrutarla. Il Suono Sacro, la vibrazione che aveva dato vita a tutto il Mondo e che lo animava, non avrebbe mai potuto essere pericoloso per la sua creatura. Rassicurata da quel pensiero che l’aquila pareva averle suggerito, Xhanys dispiegò la sua voce nelle sillabe arcane dell’inno sacro: affrontò con sicurezza le luminose note acute per sprofondare poi nel baratro vellutato e tenebroso di quelle gravi, cedendo al sentimento di piacere e d’ebbrezza che la stava invadendo. Suono e Silenzio, Luce e Oscurità, si cancellarono nella sua percezione e Xhanys si disciolse nella vibrazione della sua Armonia unita al Suono Sacro.

L’aria si accese di lampi azzurrognoli e un improvviso scoppio agghiacciante la fece barcollare. La donna, sconvolta dalle immagini che sorgevano dal Tempo che sarebbe venuto, lanciò un urlo di terrore: l’incantesimo s’infranse, l’acqua di colpo ricadde in onde scomposte e l’aquila, dopo aver lanciato uno strido, svanì.

 Fahryon

La Magh, priva di forze, si accasciò su se stessa, annaspando nell’acqua come un naufrago alla disperata ricerca di un appiglio. Solo dopo aver trovato la sicurezza del bordo della vasca, si rese conto di trovarsi nella piscina sacra.

Mentre aspettava che il respiro e il frenetico pulsare delle tempie si acquietassero, Xhanys scrutò inquieta intorno a sé, nel timore di veder risorgere dall’oscurità del Tempo il fantasma della visione: i raggi del sole, però, filtravano dall’ampia apertura sopra la vasca sacra inondandola di luce.

Era al Santuario e non ricordava nemmeno di essersi allontanata da palazzo. Cosa era successo?

«Stavo solo sognando», mormorò spaventata. «Stavo solo sognando!» reiterò con forza per convincersi.

In preda alla disperazione e al panico, Xhanys si precipitò fuori dal Santuario. Iniziò a vagare per le vie di Tuhtmaar senza una meta precisa, sempre più confusa dalle grida dei venditori e soffocata dal caldo. Facendosi largo tra il via vai di cavalli, portantine e carri che affollavano le anguste vie della Città Vecchia, riuscì a districarsi dai vicoli del quartiere commerciale raggiungendo, infine, la strada che costeggiava il Whahajam.

Come una sonnambula, ne seguì un lungo tratto fin quasi all’altro capo della città dove, in un improvviso barlume di coscienza, riconobbe uno dei ponti che segnavano il confine tra i quartieri popolari della capitale e quello nobiliare.

Lo attraversò con passo vacillante, senza accorgersi del rispettoso saluto delle guardie del palazzo ter Hamadhen e, seguita dagli sguardi sorpresi degli uomini, s’inoltrò nel lussureggiante parco. Mentre percorreva il viale che conduceva al padiglione principale, si sentì mancare: estenuata, si sedette all’ombra delle grandi palme e dei cipressi. Freneticamente la sua mano strinse il ciondolo a forma di Uroburo che le pendeva sulla fronte.

 Fahryon
Johann Heinrich Füssli

Trama

Dopo secoli di pace e prosperità per il regno di Arjiam si profila una terrificante minaccia: il nobile Mazdraan, affascinante e astuto Primo Cavaliere del Re, contravvenendo a tutti i divieti imposti a suo tempo da Sahrjym, pratica la Malia con cui, all’avverarsi di determinate condizioni, potrà ottenere addirittura il controllo assoluto delle vibrazioni del Suono Sacro, il divino principio creatore di tutto l’universo.

Il compito di ripristinare l’equilibrio della magia e d’impedire che il Mondo creato precipiti nel caos, spetta alla giovane Fahryon, neofita dell’Ordine sacerdotale dell’Uroburo, il cui cammino sembra casualmente incrociarsi con quello del nobile Mazdraan, dell’anziano Magh del Conclave Tyrnahan, tenace e irriducibile avversario del Primo Cavaliere, e dell’ingenuo e valoroso Cavaliere Uszrany.

Le difficoltà con cui saranno messi a confronto durante la lotta per il possesso di un magico cristallo e del trono del regno, permetteranno ai due giovani di crescere e di diventare consapevoli del loro ruolo e delle loro responsabilità in questa guerra per il potere sul mondo e sugli uomini.

Fahryon – scheda

Titolo

Fahryon – Parte prima de Il Suono Sacro di Arjiam

Genere romanzo

Fantasy classico

Casa editrice

GDS editrice – Luglio 2015

Pagine

290

Prezzo

2.99€ / 15.90

Formato

Ebook e Cartaceo

Link

http://www.ibs.it/ebook/lojarro-daniela/suono-sacro-di-arjiam/9788867824373.html

http://www.mondadoristore.it/Fahryon-suono-sacro-arjiam-Daniela-Lojarro/eai978886782437/

http://www.amazon.it/Fahryon-suono-sacro-arjiam-Parte-ebook/dp/B012JOPXW4/ref=sr_1_1?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1441546714&sr=1-1&keywords=fahryon

http://www.lafeltrinelli.it/ebook/lojarro-daniela/fahryon-suono-sacro-arjiam-parte/9788867824373

Daniela Lojarro

Daniela Lojarro è nata a Torino. Terminati gli studi classici e musicali (canto e pianoforte), vince alcuni concorsi internazionali di canto che le aprono le porte fin da giovanissima a una carriera internazionale sui più prestigiosi palcoscenici in Europa, negli U.S.A., in Sud Corea, in Sud Africa nei ruoli di Lucia di Lammermoor, Gilda in Rigoletto e Violetta in Traviata.

 

Ha inciso diversi CD:

  • G. Rossini Ermione (con M. Caballè, M. Horne)
  • G. Paisiello Nina, ossia la pazza per amore
  • CD Gala Concert con brani da Lucia di Lammermoor di Donizetti, Rigoletto di G. Verdi e Le nozze di Figaro di W. A. Mozart
  • F. & L. Ricci Crispino e la Comare
  • Exawatt: Time Frame
  • Ars Nova: Seventh Hell

 

Diverse opere da lei interpretate sono state riprese da radio o televisione:

  • G. Rossini Ermione
  • V. Bellini La Sonnambula
  • G.F. Haendel Alcina
  • L. Delibes Lakmé

 

Alcuni brani da lei incisi sono stati inseriti come Soundtrack in diversi Film:

  • Zeffirelli Toscanini con brani da Lucia di Lammermoor di G. Donizetti (con C. Bergonzi) e Rigoletto (con C. Bergonzi) di G. Verdi.
  • Harron I shot Andy Warhol con brani da Rigoletto di G. Verdi
  • Scorsese The departed con brani da Lucia di Lammermoor di G. Donizetti

Si dedica anche all’insegnamento del canto e alla musico-terapia come terapista in audio-fonologia, una rieducazione della voce e dell’ascolto rivolta ad adulti o bambini con difficoltà nello sviluppo della lingua oppure ad attori, cantanti, commentatori televisivi, insegnanti, manager per sviluppare le potenzialità vocali.

«Fahryon» parte prima della saga «Il Suono Sacro di Arjiam», edito da GDS, è il suo primo romanzo.

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