Il tè del venerdì con Momi Gatto

Il tè del venerdì con Momi Gatto

Oggi il tè del venerdì si tinge di rosa, ma con molta ironia, insieme a Momi Gatto, che nei suoi romanzi ci racconta “Solo una storia d’amore e di troppe paturnie”. Una serie di tre romanzi che ha preso il nome di “trilogia delle paturnie”. Se vi ho incuriositi, e credo proprio di sì, è il momento di conoscere meglio la nostra Autrice e le sue opere!

Ciao Momi e benvenuta al tè del venerdì. 

te del venerdì miss darcy

Miss Darcy, impicciona, vuole sapere il perché di questo curioso nome, che non è uno pseudonimo, ma…?

Esatto, non è uno pseudonimo, è un nomignolo che mi porto dietro dalla nascita. Mio fratello ha undici mesi esatti più di me e, da piccolo, non riusciva a pronunciare il mio nome, Monica. Devo quindi a lui questa “storpiatura”, che adoro e che usano tutti coloro che mi sono vicini. Firmarmi così mi è venuto naturale e spontaneo.

momi gatto trilogia delle paturnie

Oggi sei venuta a trovarci in buona compagnia, perché con te ci sono i tuoi protagonisti, Giulia e Davide. Chi sono e come sono nati questi personaggi?

Anni fa ho fatto un sogno, era il primo incontro tra un ragazzo e una ragazza. Mi sono svegliata con ben vivide in mente le sensazioni che avevano provato, da lì ho iniziato a fantasticarci sopra costruendo tutta la loro storia. Avevo chiaro chi volevo fossero Giulia e Davide, due tipi normali, qualcuno in cui fosse facile immedesimarsi.

Lei è una studentessa di architettura, inconsapevolmente bella, impulsiva, caparbia, orgogliosa, emotiva e sensibile. È un’instancabile sognatrice e un’inesauribile fucina di balle, tutte a fin di bene… il suo. Il suo più grande difetto? Paraorecchie e paraocchi invisibili.

Lui, futuro avvocato e membro della nazionale italiana di pallanuoto, è anche il protagonista maschile di un romanzo, quindi perdonatemi se sono caduta nel cliché di descriverlo bellissimo, d’altronde io sono tra coloro che pensano che se devi sognare, tanto vale farlo alla grande. Sfacciato, testardo, spiritoso, brillante, protettivo, inconsapevolmente romantico e coscienziosamente possessivo. Difetti presenti ma non pervenuti. 

momi gatto trilogia delle paturnie

Giulia e Davide, nell’arco dei tre romanzi “delle paturnie” vivono una strana, vivace storia d’amore. Come presenteresti queste vicende in poche parole?

Volevo una storia romantica ma non smielata, divertente e frizzante, col giusto spazio per quelle lacrime che non possono mancare quando si mettono in gioco i sentimenti. 

La Trilogia segue passo a passo l’evoluzione del rapporto tra questi due ragazzi, dal primo incontro fino al futuro che il destino ha deciso per loro… o meglio, fino all’epilogo che io ho scelto per loro. Come in una sorta di diario, Giulia ci racconta della non facile impresa di conquistare Davide, dell’escalation di bisticci tipici (o quasi) di ogni nuova coppia, e delle difficoltà affrontate per proteggere i propri sogni. Intrufolarsi nel cervello di Davide dandogli la possibilità di farvi vedere le cose a modo suo è stato spassoso e illuminante. 

momi gatto trilogia delle paturnie

Anche la trilogia, come te, ha un soprannome molto simpatico. Ci racconti qualcosa su come è nata l’idea di raccontare questa storia attraverso le… paturnie dei protagonisti?

Trovo che immedesimarsi in quel che si legge sia la parte migliore del viaggio, per questo ho creato una storia simile a quella di tante di noi che, come me, si sono fatte condizionare dalle paturnie. Sono il filo conduttore della trilogia, mi piaceva l’idea di metterle in piazza e, perché no, sorriderci su.

Giulia ne è portatrice sana, rivivere attraverso i suoi occhi alcuni episodi della mia giovinezza è stato terapeutico, e spero lo sia anche per qualche lettrice. Certo, sarebbe utile avere una controparte come Davide, che con la talvolta eccessiva sicurezza in sé stesso compensa le insicurezze dell’amata… Attenzione però, le paturnie non sono prerogativa femminile, quelle maschili sono solo calibrate meglio. 

momi gatto trilogia delle paturnie

La domanda mi sorge spontanea e questa volta l’impicciona la faccio io! Come vedi i rapporti fra uomini e donne? Come vivi tu l’amore?

Quest’anno festeggio i ventidue anni di matrimonio, non amo mio marito come all’inizio, lo amo di più. Abbiamo affrontato periodi belli e brutti, ci siamo impegnati, supportati, tollerati, compensati. Grazie a lui, ho scoperto che uomini e donne non possono essere classificati, entrambi devono potersi permettere di crollare sapendo che l’altro sarà la sua roccia.

La trilogia delle paturnie è conclusa: e adesso? Cosa ci racconterà Momi Gatto?

Beh, quasi conclusa perché tra poco uscirà un romanzo breve tutto dal punto di vista di Davide. A seguire, ho in cantiere altre tre storie molto diverse tra loro, devo solo decidere a quale dedicarmi per prima. Nella trilogia c’era molto di mio, con queste nuove avventure mi allontano dalla confort zone quindi un po’ mi spaventano. Ti dico solo questo, star di Hollywood, intrighi malavitosi, universo parallelo… 

momi gatto trilogia delle paturnie

Miss Darcy ora ci aspetta con la teiera fumante: come lo prendi il tè?

Intanto rigorosamente con biscotto al burro sul piattino, meglio se più di uno. Mi piace sperimentare diversi infusi, amo il tè alla vaniglia ma non vado matta per il tè verde. Tazza in una mano, un buon libro nell’altra, una poltrona comoda e il gatto che sonnecchia sulle ginocchia, ed ecco la mia domenica pomeriggio perfetta.

 

Ciao Momi e grazie per essere stata con noi!

Trilogia delle paturnie – scheda

La vita di Giulia, studentessa di architettura, è sottosopra fin dal primo incontro con Davide.

Con l’ironica emotività che la contraddistingue, assistiamo alla nascita di un’amicizia che forse solo tale non è mai stata, alla messa al bando delle certezze, al palesarsi di sconosciute paturnie, e agli sproloqui cervellotici su ciò che il bel pallanuotista le provoca.

In sintesi, lei è perdutamente innamorata e si impegna con tenacia per farlo capitolare, lui non cede.

Non si vuole impegnare, discutibile ma accettabile, non fosse altro per spirito umanitario, perché quando uno è il dono del cielo al genere femminile, incastrarlo è peccato mortale.

Spiegare il concetto a ormoni impazziti e cuoricino turbolento non è impresa facile.

Entrando nel duro cranio di Davide, scopriamo che le paturnie non sono prerogativa nostra, l’unica differenza è che quelle maschili sono calibrate meglio.

Il destabilizzante senso di irrinunciabilità e la conseguente paura di perdersi sono comuni, e sono il motivo che li spinge a nascondere il vero sentimento che li unisce.

Solo il precipitare repentino delle cose, e l’immancabile batosta, faranno aprire loro gli occhi… forse.

 

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