Cookie Law: i biscotti meno amati del web

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Cookie Law, che cos’è

Cookie law, la legge sui biscotti.
Da qualche mese a questa parte nel web qualcosa è cambiato. In tutti i siti italiani, avrete notato, sono comparsi banner e scritte un po’ inquietanti che dicono “questo sito contiene cookie”… e altre frasi di questo genere.

Non spaventatevi: non sono virus, non sono azioni maligne a danno del vostro PC, ma l’adeguamento a una nuova legge che dal 2 giugno scorso obbliga tutti i siti web italiani a richiedere agli utenti un consenso informato all’utilizzo di cookie.

Vediamo insieme di che cosa si tratta, che cosa sono questi misteriosi cookie e che cosa succede quando si entra in un sito che li rilascia.

cookie law

Cookie law, che cosa sono i cookie

I cookie sono piccoli programmi, brevi codici che all’apertura di alcune pagine web o di alcune parti dei siti, si scaricano sul pc dell’utente.

Hanno moltissime funzioni, per esempio sono loro che riconoscono un utente che ha già visitato il sito, che permettono di loggarsi, di visualizzare particolari menù di tipo responsive o svolgono altre funzioni tecniche dei siti; alcuni cookie tengono memoria degli acquisti fatti in un sito commerciale, permettono ai vari carrelli di funzionare…

I cookies servono per poter usare i pulsanti dei social nel siti, servono per i programmi di analisi e statistica… per esempio, nei siti dove sono presenti le mappe di google, ci sono molti cookie rilasciati proprio da queste. Anche i video di youtube ne rilasciano, perché il sito youtube tiene traccia delle visite, delle scelte, dei video guardati.
Poi, ci sono i cookie della pubblicità. Spesso, navigando, ci si accorge che i prodotti che abbiamo guardato in un sito commerciale ci “seguono” in altre pagine. È vero: Google ha un vero e proprio sistema di memoria e riconoscimento dei movimenti degli utenti per facilitare le scelte di acquisti. Questo, se da un lato ci può far sentire spiati, dall’altro è un vantaggio anche per chi naviga, che non viene bombardato di pubblicità di ogni tipo (quella ci sarebbe lo stesso) ma almeno vede prodotti che potrebbero rivestire un interesse in base alla sua navigazione. E questo, soprattutto se uno è abituato a fare acquisti on line, è abbastanza comodo, perché le ricerche vengono molto facilitate.
I cookie, in base alle funzioni che svolgono, si dividono in Tecnici, quando servono alle funzionalità del sito, di profilazione, quando servono invece a delineare un profilo degli utenti che accedono, e i cosiddetti “di terze parti” quando non è il sito in sè che li rilascia, ma i cookie provengono da altri siti e fanno parte di qualche servizio utilizzato nel sito visitato.

Per capirci, i cookie tecnici compaiono quando si fa un login, o quando i siti hanno template particolari con alcune funzioni aggiuntive; quelli di profilazione di solito si trovano in siti commerciali come Amazon, i cookie  di terze parti sono un po’ ovunque: sono generati dai pulsanti social di facebook, twitter, google +, sono nei video, nelle mappe, in moltissime funzioni ospitare dai blog e dai siti personali di tanta gente, grazie ai Plugin che rendono più piacevole o semplice la navigazione.

I cookie, poi, in base alla durata, si dividono in cookie di sessione, quando, uscendo dalla pagina visitata, spariscono da soli, e cookie persistenti, quando rimangono sul PC dell’utente anche al termine della sessione. Alcuni possono durare anche anni.

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Cookie law, la legge – parte prima

Da tempo in Europa si stanno mettendo a punto varie cookie law, perchè il fenomeno dei social e l’aumento dell’e-commerce hanno portato una serie di domande sulla privacy.

In effetti, pensare di essere tracciati, seguiti, ricordati e riconosciuti nei siti ci può fare un po’ paura. Sapere, poi, che questo accade perchè sul nostro PC, senza che noi lo sappiamo, arrivano zitti zitti dei pezzi di programmi, è davvero terrificante.

Per questo, l’UE ha deciso di mettere un po’ di paletti e di spingere perchè gli utenti si informino e capiscano che cosa accade durante la navigazione. Soprattutto, perché non TUTTO sia consentito a chi rilascia i cookie.

I paletti sono stati messi in molti Paesi, ma a seconda di come è stata recepita la direttiva, la situazione può essere molto variabile.

In Italia, il Garante della Privacy ha scelto di applicare le norme nel modo più restrittivo possibile. Nel prossimo articolo vedremo cosa accade nei nostri siti e che cosa comporta, per chi naviga e per chi gestisce i vari domini. Vedremo anche come gestire dai vari browser la presenza dei cookie (e se vale davvero la pena di bloccarli).

Per approfondire: http://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/3585077

Alla prossima!

 

Qui trovate il secondo articolo, dedicato alla cookie law. 

 

 

 

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