Cenzie Loparco: parole d’autore

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Cenzie Loparco è l’autrice che oggi per Parole d’Autore ci fa compagnia con un estratto dal suo romanzo “La mano”, un giallo appassionante e incalzante, ambientato in calde giornate estive e nel cuore della splendida terra lucana.

Una vacanza da brivido anche per chi non si muove da casa… come me!

Ecco a voi l’estratto scelto da Cenzie Loparco, in cui presenta i protagonisti all’inizio della loro avventura.

Cenzie Loparco

La mano – un estratto

Pedalarono di gran lena, oltrepassando i campi gialli, ormai mietuti da qualche settimana e quelli verdi di pomodori che, a causa dell’umidità notturna, emanavano quell’odore caratteristico così caro a Salvo. Dopo un po’ di chilometri si fermarono. Sebbene il sole non fosse ancora alto nel cielo, faceva già caldo e loro sudavano copiosamente.

«Quanto manca alla meta?» chiese Vittorio ansante, porgendo una delle bottiglie agli amici, che grati ne bevvero a turno.

«Ci siamo quasi» lo rassicurò Nino. «Se non mi sbaglio, dobbiamo svoltare al prossimo tratturo che incontreremo. Ci dovrebbe essere uno di quei cartelli turistici di colore marrone.»

«Non è che ci giochiamo le gomme alle bici?» chiese allarmato Andrea, che non aveva minimamente voglia di tornare a casa a piedi per quelle strade pietrose e polverose. Temeva infatti che le sue preziose scarpe firmate potessero rovinarsi.

Gli altri, ignorando le sue rimostranze continuarono dritto, finché non scorsero il cartello turistico.

Imboccarono il sentiero utilizzato fino al secolo scorso dai pastori per la transumanza delle pecore e delle mucche.

«E vai!» esclamò Nino accelerando. «Chi resta indietro è un perdente!»

Finalmente giunsero al famoso bosco delle rose. In realtà del bosco non erano rimasti che pochi alberi, tutt’al più avrebbe potuto essere una radura, e delle rose, che in tempi antichi le avevano dato il nome, non v’era più traccia.

«Tutto qui?!» esclamò Andrea deluso.

Anche gli altri erano alquanto insoddisfatti, ma Salvo non voleva darsi per vinto.

«Ma no sciocchi» disse deciso. «Non vedete che dobbiamo proseguire per quella stradina accidentata? Ora lasceremo le bici al riparo e avanzeremo a piedi. Non ho ancora scorto le transenne.»

«Ci manca solo che qualcuno passi da queste parti e ci freghi le bici!» brontolò Andrea. «Voi avete dei vecchi catorci, ma lo sapete quanto è costata la mia mountain bike?»

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Cenzie Loparco

Cenzie Loparco ci racconta il libro

Il mio è un romanzo giallo, in cui un gruppo di ragazzini annoiati scopre per caso una mano che spunta dal terreno. Spaventati se la danno a gambe, ma in un secondo momento Salvo, il protagonista, ci ripensa e va dai carabinieri. Non creduto, è costretto a fare un lavoro socialmente utile. Solo un appuntato dell’arma sembra dargli credito, iniziando delle indagini per conto proprio. Sarà però Salvo, aiutato dai suoi amici di sempre, a trovare il bandolo per sbrogliare questa vicenda intricata.

Cenzie Loparco  – la biografia

Cenzie LoparcoHo 46 anni e dopo un breve periodo della mia vita trascorso in Olanda, mi sono trasferita a Lavello in provincia di Potenza, dove attualmente vivo con mio marito e i miei tre figli. Dopo la maturità tecnico commerciale, mi sono iscritta alla facoltà di lingue e letteratura straniera di Bari non terminando gli studi per la mia voglia irrefrenabile di lavorare. Sono stata impiegata per anni presso l’ufficio amministrativo e del personale di una grande azienda metalmeccanica. Quando nacquero i miei figli, decisi però di mollare tutto per dedicarmi solo a loro. E adesso eccomi qui, aspirante scrittrice e racconta storie!

La scheda del libro

In una rovente mattina di un’estate lucana, quattro amici decidono di andare in escursione al bosco delle rose.

Ciò che doveva essere un’avventura divertente, si trasforma ben presto in un incubo inquietante, quando il gruppo scorge una mano con un anello particolare spuntare dal terreno.

Dopo una fuga iniziale, uno di loro, Salvo, ritorna sui propri passi, recandosi dai carabinieri guidati dal maresciallo Nisticò.

Quando gli uomini dell’Arma lo accompagnano sul luogo del macabro ritrovamento, scoprono però che della mano non vi è traccia.

Per Salvo iniziano i guai e solo l’appuntato Gargiulo sembra volergli dare credito, indagando per conto proprio.

L’unico indizio è quell’ anello particolare che appartiene a una sorellanza universitaria americana…

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